Più duri del bastone della verità!

Ricominciato da appena un paio di settimane, South Park sta già mietendo le sue prime vittime, con tematiche sempre sul pezzo che quest’anno hanno già coinvolto l’immigrazione, Donald Trump e l’ondata di perbenismo (P.C.) che investe il mondo in generale spesso in modo insensato. South Park, come sempre, non risparmia proprio nessuno e che lo si odi o lo si ami (amatelo) finisce sempre e comunque sulla bocca di tutti. Noi di Stay Nerd abbiamo deciso, allora, di celebrare lo show più scorretto di sempre con un bell’articoluccio a tema che vi sveli qualche curiosità sulla serie di Trey Parker e Matt Stone che, già alle sue origini, era un concentrato di follia, genialità e cacchette parlanti. Abbiamo però optato per consegnarvi qualcosa di veramente curioso ed inedito,  e non frutto invece delle solite trovate in salsa Wikipedia così da essere sicuri più che mai che le curiosità qui proposte siano davvero “curiose”. Siete pronti? Questi sono… 12 incredibili momenti nella storia di South Park! ‘pito?

1 – Non così economico…

Oggigiorno tutti lo sanno. South Park è uno degli show con la produzione più veloce di sempre. Fatto interamente in digitale, ogni episodio dello show non richiede più di qualche giorno per essere completato, permettendo così anche la possibilità di essere modificato in qualche punto anche poco prima della premiere televisiva. Ma così non era in principio, soprattutto per ciò che concerne il primo episodio. Originariamente sviluppato in “cut out animation” (un particolare tipo di ripresa stop motion a base di sagome di cartoncino), il primo episodio dello show richiese addirittura tre mesi e mezzo per essere completato per un costo complessivo di circa 300.000 dollari! La lavorazione fu così lunga perché Parker e Stone, a causa del particolare tipo di animazione, dovettero letteralmente ritagliare a mano centinaia e centinaia di modelli di cartone diversi, con tanto di varianti di movimento ed espressione. Per gli episodi successivi si utilizzarono quindi i modelli creati per il pilota, riducendo di moltissimo sia il tempo che i costi di montaggio. Oggi, tutto quel lavoro sembra quasi un goffo diorama scolastico, la tecnica – come detto – è stata completamente rimpiazzata da un apposito programma per computer con cui il team di South Park crea e anima praticamente qualsiasi situazione… e pensare che gli effetti speciali come il sangue una volta li facevano con i pennarelli!

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2 – Quel cane di George Clooney

Come da tradizione per questa tipologia di show, quando la popolarità cresce, il cast va rimpinguandosi episodio dopo episodio di special guest. Generalmente, come i Simpson insegnano, attori famosi prendono parte nel ruolo di se stessi, doppiando le proprie linee di dialogo ma per South Park non poteva ovviamente essere lo stesso. Tradizione dello show è infatti ospitare delle celebrità dando loro la possibilità di interpretare personaggi assolutamente inutili ed accessori, la qual cosa non ha tuttavia scoraggiato molti attori che, ben volentieri, si sono prestati allo show. Uno dei casi più celebri e divertenti in tal senso vede protagonista George Clooney che proprio nella prima stagione doppiò… il cane di Stan! Anche altre celebrità si sono prestati a ruoli improbabili come il comico Jay Leno che doppiò il gatto di Cartman, o Henry Winkler (nient’altri che il mitico Fonzie) che gorgogliò al microfono doppiando un mostro.

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3 – oh mio Dio hanno ammazzato… Kyle?!

Come tutti saprete, uno dei marchi di fabbrica dello show era, originariamente, il far morire il personaggio di Kenny in ogni singolo episodio finché, arrivati alla stagione 5, Parker e Stone decisero di ucciderlo definitivamente sostituendolo con il nuovo personaggio di Butters (oh madonnina!). Orbene quello che non sapete è che alla fine della quinta stagione il triste destino di essere mietuto non sarebbe dovuto toccare a Kenny… ma a Kyle. Gli autori avevano già da un po’ l’idea di uccidere un personaggio alla fine di una stagione e con la quinta cominciavano a ponderare l’idea di portare alla ribalta il personaggio di Butters da loro particolarmente amato. Onde spostare Butter da comprimario a protagonista, decisero quindi di liberarsi di Kyle giudicato, a loro dire, troppo simile a Stan e pertanto superfluo. A poco meno di due settimane dalla mesa in onda dello show, i loro piani tuttavia cambiarono decidendo di uccidere Kenny. Ciò avvenne non tanto per amore nei confronti di Kyle (a cui, nel tempo, si è provveduto ad una nuova caratterizzazione) quanto all’oggettivo tedio che il duo di creatori provava nel doversi inventare ogni settimana un modo per uccidere Kenny.

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4 – Addotti

Per qualche oscuro motivo gli alieni e l’adduzione sono parte delle tematiche di South Park sin dai primissimi episodi (come ricorderete dal celeberrimo episodio della sonda anale di Cartman) e così per scherzo o chissà per cos’altro, in un numero esorbitante di episodi di South Park si può trovare, nascosto da qualche parte, un alieno. A volte lo piazzano lì dove possono vederlo tutti, altre volte si tratta di un joke veramente ben nascosto, visibile magari solo in un paio di frame. Ad oggi si credeva che ci fosse un alieno nascosto in ogni episodio ma la conferma non è mai arrivata. Parker e Stone si sono sempre divertiti con questa dinamica, invogliando i fan a cercare tracce dei grigi nascoste un po’ dovunque. Qualche folle della rete si è addirittura unito ad altri folli nello stilare una lista precisa degli alieni per episodio e, ad oggi, se ne sono contati circa 100. Difficile dire se sia un numero provvisorio o meno perché certi alieni nascosti potrebbero non essere stati ancora scovati.

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5 – Nemici di Scientology parte 1

E visto che siamo in tema “alieni”, ricorderete tutti il celeberrimo episodio che sbeffeggiava Scientology e il suo dogma (Stagione 9, Episodio 13). Orbene come prevedibile si accese un’aspra diatriba tra Scientology e il duo di creatori dello show, con i primi agguerritissimi nel tentativo di bloccare in qualche modo la pubblicazione dell’episodio o almeno nello screditare i suoi creatori. Come fu poi ammesso con un membro della chiesa di Scientology durante un’intervista sul tema, per fare ciò Scientology assunse uno o più investigatori privati che mise alla calcagna di Parker e Stone. L’obbiettivo era quello di (e citiamo): “Ottenere registrazioni telefoniche, movimenti bancari e corrispondenza privata che mettessero in evidenza qualche tipo di di vulnerabilità. Gli investigatori dovevano scoprire cose come le cose che bevevano e in che quantità. Le prescrizioni mediche e la dieta ed anche cosa gettavano nella spazzatura”. Se Parker e Stone sapessero della cosa non ci è dato sapere, fatto sta che Scientology ed i suoi investigatori non trovarono nulla di eclatante e non riuscirono a screditare lo show che per mezzo di una prevedibile campagna moralista. L’episodio in questione, “intrappolato nello stanzino” (Stagione 9, Episodio 12) fu comunque mandato in onda anche se poi portò all’inizio della rottura tra lo show ed uno dei suoi personaggi storici: il cantante Isaac Hayes, noto anche nello show come Chef.

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6 – Nemici di Scientology parte 2

Ma l’episodio dedicato a Scientology non portò solo all’abbandono di Isaac Hayes, ma scoprì anche il fianco ad una dura battaglia legale tra il culto e Comedy Central, una battaglia di cui non si conoscono bene i dettaglia. Ancor più interessante fu poi l’abbandono di uno dei membri del culto avvenuto proprio in seguito alla visione dell’episodio. Orbene la cosa già sarebbe interessante se non che ad abbandonare Scientology fu nientemeno che la nipote del presidente della chiesa David Miscavige, tale Jenna Miscavige Hill. Intervistata in tv, la Hill disse di aver abbandonato Scientology quando, vedendo l’episodio di South Park, scoprì i fatti relativi all’alieno Xenu in cui il culto crederebbe. La Hill spiegò che fino alla visione dell’episodio non aveva la più pallida idea che Scientology credesse a quelle cose e questo perché i membri della chiesa di Scientology sono tenuti allo scuro di ogni aspetto del credo fino al raggiungimento di un certo “livello” e per fare ciò servono molti anni di lezioni e “apprendimento”. Sul perché Scientology sia divisa in livelli, su come essi si raggiungano e su chi diamine sia l’alieno Xenu vi rimandiamo a Wikipedia però, che qui il discorso si farebbe troppo lungo.

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7 – Stima reciproca

Diviso in due episodi della decima stagione, per la precisione negli episodi 3 e 4, “Cartoon Wars” è un bellissimo spunto di riflessione su quello che fu (e che ancora è) l’annoso problema della censura della satira, tema allora più che mai caldo a causa delle diverse minacce dei fondamentalisti islamici per quanti utilizzavano l’immagine del profeta Maometto per motivi satirici. Orbene al di là di questo, l’episodio è anche un momento per osservare alcuni dei più celebri show televisivi secondo l’ottica di Parker e Stone che ne approfittarono per parodiare pezzi da novanta come i Simpson, King of the Hill e I Griffin. Orbene in seguito alla messa in onda delle puntate, successe che gli sceneggiatori de I Simpson inviarono dei fiori al duo di South Park complimentandosi con loro per quanto bene avevano preso per il culo i Griffin. In seguito proprio Parker volle dire la sua sulla questione dicendo che non solo arrivarono dei fiori da parte degli sceneggiatori, ma che essi addirittura vollero complimentarsi via telefono perché – pare – gli sceneggiatori dei Simpson “odiavano davvero i Griffin, molto più di quanto avrebbero mai ammesso”.

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8 – Grazie Blizzard!

Sempre nella decima stagione, per la precisione nell’episodio 8, assistiamo ad una non troppo velata critica al gioco online, ed a come esso letteralmente intappoli molti dei suoi utenti cambiandone lo stile di vita e le abitudini. E così in “Fate l’amore non Warcraft”, i ragazzi di South park cominciano le loro avventure sui server di World of Warcraft, intenti a livellare il più possibile per andare incontro a problemi di “bullismo digitale”. Il bello è che gran parte dell’episodio è ambientata proprio in WoW e per lungo tempo ci si è chiesti come avessero fatto quelli di South park a ricreare così bene i modelli e l’intero mondo poligonale del gioco. La risposta arrivò tempo dopo quando si scoprì che Blizzard aveva direttamente collaborato con lo show, mettendo a disposizione di Parker e Stone un server privato su cui far girare il gioco per girare l’episodio. Come se non bastasse, Blizzard fu anche responsabile della creazione dei modelli che si possono vedere nell’episodio dando, quindi, il massimo supporto immaginabile.

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9 – Il timing è tutto

Abbiamo già detto di quanto South Park goda di una produzione velocissima e serrata. Questo metodo di creazione dei singoli episodi, che in pratica richiedono pochissimi giorni per essere animati, ha permesso a South Park una caratteristica che nessun altro show può vantare: essere sul pezzo. Con il passare del tempo South Park è stato infatti in grado di parlare quasi in “diretta” degli accadimenti del mondo, riportandoli nel suo show quasi immediatamente. Un esempio celebre di questa dinamica è il dodicesimo episodio della dodicesima stagione, “Accadde una notte” in cui è presente la vittoria alle presidenziali di Barack Obama con tanto di quote ripresi dal suo discorso di insediamento che… era avvenuto appena 24 ore prima! Per molto tempo si è pensato che esistesse una versione alternativa dell’episodio con le medesime scene montate con l’altro candidato, John McCain, ma la verità è che Parker e Stone scommisero direttamente su di Obama creando quell’unica versione e affrettandosi poi ad aggiungere le citazioni del discorso post vittoria. Stone ammise più tardi che il team era assolutamente impanicato al momento dello scrutinio e che il loro piano B, dato che non c’era tempo di creare degli spezzoni con McCain, era quello di sostituire le scene di Obama con un video commentary artigianale che mostrasse i due (Parker e Stone) ubriachi.

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10 – Immaginationland

E visto che si è parlato di tempi. Uno degli episodi dalla realizzazione più lunga è certamente il trittico dell’undicesima stagione dedicato ad Immaginationland. In questi episodi compaiono un numero esorbitante di personaggi ripresi dal mondo della fantasia tra letteratura, film, fumetti e credenze popolari. I tre episodi costarono al team oltre 3 mesi di lavoro (quando la media per un episodio tipo della serie è di non più di 6 giorni). Ciò accadde perché originariamente Immaginationland era stato progettato per essere il secondo film di South Park al cinema, dopo ben 8 anni da “Bigger, Longer and Uncut”. Parker e Stone decisero poi, in dirittura d’arrivo dell’undicesima stagione, di non portare il film al cinema ma di dividerlo in tre episodi, questo perché non se la sentivano di obbligare le persone ad andare al cinema per farli godere della visione. In effetti la saga di Immaginationland è largamente considerata sul podio dei migliori episodi di South Park e fu il clou della stagione 11. La stessa Comedy Central si rese conto della cosa è spinse affinché si creassero gadget per celebrare “l’evento”. In seguito alla fine della stagione, comunque, i tre episodi furono pubblicati in home video sia all’interno del cofanetto della stagione 11, sia in versione stand alone proprio come fossero un film.

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11 – Fanculo Kanye West!

Tra gli episodi memorabili degli ultimi anni è impossibile non ricordare “Bastoncini di pesce”, quinto episodio della tredicesima stagione con cui lo show si fa beffe del cantante e produttore Kanye West e della sua assoluta incapacità di ridere di se stesso. Proclamatosi più volte come un messia della musica e come genio assoluto, West fu bersagliato nell’episodio in questione, tutto basato sul tema dell’omosessualità ittica (no sul serio, correte a guardarlo!). In seguito all’episodio West, che pure è un fan di South Park, scrisse su Twitter: “La scorsa sera South Park mi ha ucciso ed è stato dannatamente divertente. Ha colpito profondamente i miei sentimenti, a che potete aspettarvi da South Park!”. Il bello di tutta questa faccenda è che appena un paio di giorni dopo Kanye si rese protagonista di un momento di assoluto egocentrismo nel corso della premiazione di Taylor Swift agli Mtv Music Awards del 2009 (cercate sul Tubo e vedrete che “classe”). Comedy Central, di tutta risposta, modificò la programmazione dei due giorni successivi agli awards con due ore al giorno di episodio su Kanye West in loop.

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12 – La parodia di Game of Thrones… ha influenzato Game of Thrones

Il finale della diciassettesima stagione fu particolarmente apprezzato. Si trattava infatti di una serie di episodi incentrati su di una parodia tanto de Lo Hobbit quanto di Game of Thrones, il tutto escogitato poi per lanciare il divertentissimo South Park: Il Bastone della verità (GDR vecchia scuola sviluppato da Obsidian… gran bei cazzi insomma!). Orbene nella puntata numero 7, chiamata “Il venerdì nero” si assiste a diverse scene in cui Cartman cospira e confabula con altri personaggi mentre con essi passeggia in un giardino. La scena fa apertamente il verso alle numerosissime scene simili che, sino ad allora, c’erano state in Game of Thrones (tanto che persino nel videogame di Telltale i “dialoghi in giardino” vengono spesso riproposti). Orbene si scoprì nei contenuti speciali dell’edizione blu-ray della quarta stagione di Game of Thrones, che gli sceneggiatori non solo avevano visto la puntata in questione (e successive), ma che si trovavano d’accordo con la critica di South Park tanto che nella quinta stagione tali scene non ci sono e c’è addirittura un simpatico “joke” sul tema. Oleanna Tyrell, infatti, nel mezzo di una discussione con Margery dirà: “Se dovrò fare un’altra noiosa passeggiata nei giardini, mi lancerò dalle mura”.

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