Non solo easter egg

Il panorama videoludico è pieno di segreti e non stiamo parlando soltanto di Easter Egg particolari, o cammei nascosti all’interno dei titoli, ma anche di idee che, in alcuni casi, non hanno subito un vero e proprio “processo di creazione” come si potrebbe pensare. Abbiamo deciso di raccogliere per voi varie curiosità sul mondo dei videogiochi, che spaziano dalla nascita dei protagonisti delle saghe più acclamate fino ad arrivare a delle peculiarità di alcuni titoli che forse non tutti avranno notato.
Siete curiosi di saperne di più? Allora continuate a leggere!

La nascita di Guybrush Threepwood

Chi ha giocato la fantastica serie di Monkey Island, sicuramente conoscerà bene il protagonista Guybrush Threepwood. Ma vi siete mai chiesti com’è nato il nome “Guybrush”? Dopotutto, la prima parte del nome potrebbe destare qualche sospetto, in quanto il termine inglese “Guy” è tipicamente usato per “tipo/tizio/ragazzo” ed è proprio questo il senso!
Nella fase iniziale dello sviluppo del primo Monkey Island, il nome del protagonista non era ancora stato definito, nonostante fosse già stato disegnato e animato. L’editor grafico usato per creare le animazioni del gioco, Deluxe Paint, aggiungeva automaticamente l’estensione “.Brush” agli Sprite e questi, non essendo ancora chiaro il nome del personaggio, venivano semplicemente salvati in modo generico con il nome “Guy”. Un’altra teoria afferma, invece, che la desinenza brush fosse stata aggiunta per indicare appunto la versione “Brush” dello Sprite “Guy”, poiché sembra che in realtà l’estensione reale di Deluxe Paint fosse “bbt”, quindi GuyBrush.bbt. Un riferimento alle origini del nome si trova proprio nel primo capitolo della serie, quando il pirata Mancomb Seepgood offende il protagonista dicendo: “Guybrush non è neanche un nome”.

Un film di Schwarzenegger in Silent Hill?

Ricordate il primo episodio della saga di Silent Hill pubblicato da Konami nel 1999? Probabilmente sì, e con altrettanta probabilità ricorderete anche la scuola presente nel gioco. Tuttavia forse non avete notato che questa è molto simile a quella presente nel film Un Poliziotto alle Elementari con Arnold Schwarzenegger. La somiglianza non si limita soltanto all’aspetto estetico, ma anche alle bacheche e ai poster presenti nell’edificio, come potete vedere dalle immagini comparative riportate di seguito. Coincidenze? Noi non crediamo…

Un Link dall’Isola che non C’è

Avete mai notato la particolare somiglianza di Link, protagonista di The Legend of Zelda, con il Peter Pan del classico di animazione Disney? Se lo avete fatto avete colto proprio nel segno! Il personaggio è chiaramente ispirato a Peter Pan, e non solo nell’aspetto esteriore (abbigliamento, orecchie a punta), ma anche per altri particolari, tra cui l’essere orfano e la fata che spesso lo accompagna.

I mattoni di Super Mario Bros

Quante volte, giocando a Super Mario Bros, avete distrutto innumerevoli mattoncini alla ricerca di monete e funghi? Beh, forse quello che stiamo per raccontarvi non vi piacerà molto. Secondo le istruzioni di Super Mario Bros per Nintendo Enterteiment System, i Koopa, prima di invadere interamente il regno dei funghi, hanno trasformato tutti gli abitanti in mattoni. Avete idea di quello che avete fatto? Da oggi in poi ripensateci una seconda volta prima di distruggere i mattoncini senza pietà!

Le origini di Sonic

Stando a quanto rivelato da Yuji Naka, creatore di Sonic, nel numero 260 di Nintendo Power, l’idea di base è nata giocando di continuo il livello 1-1 di Super Mario Bros. Il programmatore e game designer trovava particolarmente divertente l’idea di completare il livello sempre più velocemente, al punto che decise di creare un gioco interamente basato sulla velocità e su quella bellissima sensazione che lo accompagnava correndo all’interno del livello di Super Mario Bros, sostituendo la mascotte di SEGA Alex Kidd, proprio con Sonic, che prima di allora era soltanto un ornamento allo specchietto retrovisore nel racing game Rad Mobile.

Ermac, ERROR MACRO

Il personaggio Ermac, che ha fatto la sua prima apparizione in Mortal Kombat III, è nato da un errore di sistema e dalla volontà di Midway di assecondare una leggenda metropolitana nata in seguito al problema. In alcuni casi (molto isolati, a dire il vero), giocando a Mortal Kombat, poteva capitare che selezionando Scorpion il suo vestito apparisse rosso invece che giallo, evento accompagnato dalla scritta su schermo “ERMAC” (abbreviazione di Error Macro), che si poteva leggere anche nella schermata dei punteggi finali. In seguito a questo inconveniente, molti giocatori iniziarono a pensare che Ermac fosse un personaggio segreto sbloccabile all’interno del gioco e Midway decise di cavalcare l’onda nascondendo alcuni riferimenti in Mortal Kombat 2. Il primo era il messaggio “Ermac Who?”, che appariva nel momento in cui si sbloccava il personaggio segreto Jade; il secondo era la scritta CEAMR ODSE NTO EXITS (acronimo di Ermac non esiste) visibile una volta terminato il gioco. Successivamente, date le numerose richieste da parte degli appassionati della serie, gli sviluppatori si trovarono costretti ad inserire Ermac in Ultimate Mortal Kombat 3 e in Mortal Kombat Trilogy, con una storia che rispecchiava proprio il processo di creazione del personaggio, prima di trovare un’identità tutta sua a partire da Mortal Kombat Deception.

Metal Gear Solid 3: The End.

Chi ha avuto modo di giocare a Metal Gear Solid 3 Snake Eater (se non lo avete fatto correte subito a recuperare questo titolo!) sicuramente ricorderà lo scontro con The End, l’ultracentenario cecchino presente nella nella foresta di Sokrovenno. Sapevate che questo Boss può essere sconfitto senza muovere un dito? Se si salva la partita durante lo scontro e si ricarica il salvataggio una settimana dopo (o semplicemente si sposta in avanti l’orario della piattaforma di gioco), il duello non avrà luogo, in quanto The End si ritroverà morto a causa dell’età avanzata. In questo caso, il gioco si aprirà con un video che mostra Snake giungere alle spalle del cecchino, invitandolo a gettare l’arma, prima di accorgersi del corpo privo di vita. Il protagonista del gioco, in seguito, si mostra estremamente contrariato durante la conversazione via CODEC, per il mancato scontro.

La famiglia Kong

Ci sono parecchie controversie sui vari Donkey Kong apparsi nell’omonima serie, ma mettendo insieme alcuni tasselli è possibile capire che Cranky Kong, il Gorilla anziano apparso per la prima volta in Donkey Kong Country, è il protagonista del gioco arcade degli anni ‘80. Questo è stato confermato da Nintendo solo di recente, nonostante all’interno di DKC erano presenti molti riferimenti, a partire dalla frase “Rapire fanciulle e lanciare barili 7 giorni a settimana”. Successivamente, nel manuale di Donkey Kong Country Returns, viene svelato che Cranky è il nonno del Donkey Kong “moderno”.

Eli Vance di Half Life è… un senzatetto!

I lineamenti di molti personaggi, principali e non, presenti all’interno dei videogames, nascono spesso nella mente dei designer, oppure sono ispirati ad alcune persone realmente esistenti. Come dimostra Valve, però, può anche capitare di uscire a farsi una bella passeggiata rilassante e trovarsi di fronte il volto adatto per interpretare un particolare ruolo: è proprio così che è nato Eli Vance, personaggio presente nella saga di Half Life. Pare infatti, che il volto di quest’ultimo sia nato da un incontro tra alcuni membri di Valve e un senzatetto di nome Larry Heard, pagato dalla società perché ritenuto adatto a prestare il volto a Vance.

Nicole – Dead Space

Se non avete giocato a Dead Space, ma avete intenzione di farlo in futuro, vi consigliamo di passare alla prossima curiosità, in quanto la seguente fa riferimento ad una delle rivelazioni più importanti del titolo. Nel corso dell’avventura, il protagonista Isaac Clarke ritroverà un video che sembra essere una richiesta di aiuto da parte della sua fidanzata, impiegata come medico sulla stazione spaziale, incontrandola inoltre nelle fasi successive del gioco. In realtà, poco prima del finale, si viene a conoscenza del fatto che Nicole si è tolta la vita poco prima di essere raggiunta dai Necromorfi. Gli sviluppatori hanno nascosto la verità su Nicole proprio all’interno dei capitoli del gioco (nella sua versione inglese): Estrapolando la prima lettera dal titolo di ogni capitolo è possibile comporre la frase “Nicole is Dead”.
Maledetti Spoiler!

Un super computer basato su PlayStation 3

Già dal giorno della sua presentazione, la terza generazione della console Sony ha stupito più che per le qualità grafiche, per la potenza dell’unità di elaborazione, altamente specializzata nel calcolo delle operazioni in virgola mobile. Proprio per questo motivo, nel 2010 la United States Air Force decise di costruire un supercomputer basato proprio su PlayStation 3. La scelta è stata dettata soprattutto dall’aspetto economico, sfruttando il prezzo della console che si aggirava intorno ai 400$: mettendo insieme 1760 unità nacque Condor Cluster, il computer più veloce dell’intero Dipartimento della Difesa, capace di elaborare 500.000 miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo. La macchina è stata usata principalmente per l’elaborazione veloce di immagini satellitari, operazioni di pattern recognition e per la ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale.

Final Fantasy VII su Nintendo 64

Ricordate quel giorno di circa 20 anni fa, quando usciste di casa per acquistare quel gran capolavoro di Final Fantasy VII, diviso in 3 dischi e venduto al prezzo di oltre 100.000 delle vecchie lire? Pensate che poteva andarvi molto peggio! Lo sviluppo del settimo capitolo della saga di Square Enix, infatti, ebbe inizio nel 1994 (subito dopo la pubblicazione di Final Fantasy VI) ed era destinato a NES, per poi essere spostato su Nintendo 64. La società decise di indirizzare il progetto verso la console di casa Sony quando il team di sviluppo si rese conto che sarebbero servite ben 13 cartucce per contenere il gioco, date le ristrette capacità di memoria di queste ultime.

Problemi con Halo 2

In alcuni casi, all’interno del codice sorgente dei giochi, vengono scoperti contenuti nascosti, come ad esempio refusi di alcune parti della produzione che sono stati tagliati, indizi ed easter egg. Quello che invece era nascosto nelle profondità del codice della versione PC di Halo 2, non apparteneva a nessuna di queste categorie. A quanto pare, subito dopo aver distribuito le prime copie dell’acclamato Halo 2, in versione “Games For Windows”, Microsoft si accorse che al verificarsi di un determinato errore con l’editor delle mappe, veniva mostrato uno scatto del posteriore di uno sviluppatore di Bungie! La società fu costretta a sostituire tutte le copie che si trovavano in circolazione, con altre nelle quali era stato opportunamente rimosso il contenuto incriminato.

L’intelligenza conta!

Nella stragrande maggioranza dei giochi di ruolo è possibile scegliere le caratteristiche dei personaggi e i loro attributi, partendo da un valore minimo, mai particolarmente basso. Probabilmente questa curiosità vi aprirà gli occhi sulla scelta! Nel primo episodio della saga di Fallout era possibile creare un personaggio con soli 4 punti di intelligenza. Conseguenze? Il personaggio si sarebbe espresso solo attraverso grugniti e strani versi durante le conversazioni con gli NPC presenti nel gioco, ed inoltre rendeva il titolo particolarmente ostico da portare a termine.

Mr. Apple eroe di Gallowmere

Signore e Signori, è giunta l’ora dell’unico ed inimitabile Medievil! Se avete giocato al primo capitolo del titolo per PlayStation, sicuramente avrete notato qualcosa di strano tra i credits finali del gioco: un omaggio ad un certo “Mr. Apple”, con tanto di foto.

“Questo gioco è dedicato alla memoria di Mr Apple. Se solo non avessimo mai rimosso il suo cappello magico”.

Ma chi è in realtà Mr. Apple? Beh, la risposta a questa domanda è stata data direttamente dal game designer Jason Wilson, la mente che ha ideato il gioco, che ha spiegato che il personaggio altri non era che la mascotte del team, “creato” dal programmatore James Busby, posizionando un cappellino su una mela sulla quale era stato disegnato un volto. Qualche membro del team fece cuocere Mr. Apple all’interno di un forno a microonde ma, nonostante tutto, la buffa mascotte continuò a tenere compagnia al team, come afferma lo stesso Wilson:

“È stato irradiato ma non è mai decaduto! Anzi è diventato un Super Mr. Apple! Ha vissuto in ufficio per molti anni ed è comparso anche nei credits del gioco”.

Super Mario 64: un Mario affamato

Solitamente, quando si crea un videogame, sono sempre previste alcune frasi o animazioni per le situazioni in cui il giocatore non usa i controlli per un determinato periodo di tempo. Nel caso dell’indimenticabile Super Mario 64, se si lasciava il pad per qualche secondo, il nostro idraulico preferito finiva per addormentarsi pronunciando la frase “I’m a Tired!”. L’aspetto divertente è che, se si lasciava dormire Mario per circa 20 secondi, questo iniziava a sognare alcuni piatti tipici italiani, più precisamente Ravioli e Spaghetti, seguiti dalla celebre frase “Mamma Mia!”. Non ci credete? Allora tirate fuori la vostra Nintendo 64 e verificate di persona!

DOOM vs Windows 95

DOOM (e stiamo parlando del primo DOOM) è uno di quei classici intramontabili ai quali qualsiasi appassionato di videogame ha giocato almeno una volta. Ma quanto è stato popolare DOOM negli anni ‘90? Non si conosce esattamente il numero di copie vendute dal titolo, che in ogni caso supera i 4 milioni, ma il dato interessante è che la popolarità del gioco era così grande che le macchine sulle quali era installato DOOM superavano quelle sulle quali era presente Windows 95! Questa situazione portò lo stesso lo stesso Bill Gates a far sviluppare una versione del gioco per il neonato sistema operativo di casa Microsoft, in quanto la versione originale era stata concepita per MS-DOS. Inoltre, restando in tema “popolarità”, la prima versione pubblica ed ufficiale di DOOM fu trasmessa nel server FTP dell’Università di Wisconsin-Madison, il 10 dicembre del 1993, intorno alla mezzanotte. Dopo pochi minuti si assistette al crash totale del sistema, dovuto all’incredibile numero di utenti che cercavano di scaricare il gioco contemporaneamente!

Il Mantello di Batman… che fatica!

Che ogni sviluppatore abbia un compito ben preciso nella creazione di un progetto è una cosa ovvia, ma lo è anche lavorare per un numero interminabile di ore su di un singolo, piccolo dettaglio di un personaggio? Sì, e Batman Arkham Asylum ne è l’esempio lampante. Pare che un ragazzo appartenente al limitato team di sviluppo del gioco abbia lavorato per ben 2 anni sul mantello del giustiziere notturno. Il suo compito è stato “semplicemente” quello di lavorare alle animazioni, circa 700, curando nel dettaglio anche i vari effetti sonori associati.

Una campagna elettorale videoludica

Nel corso delle elezioni Presidenziali Americane del 2008, l’ormai ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, dopo aver acquistato innumerevoli spazi pubblicitari sul web e all’interno dei più utilizzati Social Network, decide di espandere la campagna anche su Xbox Live. Un Portavoce di Electronic Arts confermò che Obama aveva acquistato vari spazi pubblicitari, visibili all’interno di giochi come Burnout Paradise, Madden 09, Nascar 09 e NHL 09, fino alla fine delle elezioni. Più precisamente, i cartelloni pubblicitari apparivano nelle sessioni online dei giochi citati, ma soltanto negli Stati Uniti e qualche altra decina di Stati chiave, invitando i giocatori al voto e a consultare il sito web per ottenere maggiori informazioni.

Il saggio Diablo

Mangia le tue verdure e lavati i denti dopo ogni pasto! No, non è semplicemente un invito a mantenere una buona igiene dentale, ma è esattamente la frase pronunciata dal boss finale di Diablo. Infatti, se si ascolta al contrario l’incomprensibile espressione del mostro, si possono distinguere le parole “Eat your vegetables and brush after every meal”, ovvero la frase citata in apertura. Che grande saggio il caro Diablo!