Ormai lo sappiamo tutti: il mondo di Game of Thrones è estremamente pericoloso. La morte è ovunque, nascosta nell’ombra oppure in piena vista, pronta a colpire nei modi più subdoli e improbabili anche le persone meno sospettabili. Quanti di noi, vedendo un personaggio, non hanno esclamato con entusiasmo: “Ehi, guarda figo quel tizio, lo adoro!” solo per ritrovarsi, cinque minuti dopo e per giunta durante lo stesso episodio, a imprecare contro George R. R. Martin per averlo (brutalmente) ucciso? Capite bene che stilare una lista dei modi per morire nel Trono di Spade sarebbe un’impresa a dir poco titanica; qualcuno si è preso la briga di segnarle con post-it colorati mentre leggeva i libri, ottenendo un risultato che ci fa riflettere tanto sulla fragilità della vita umana quanto sull’impietoso trattamento che l’amato scrittore americano riserva alle sue creazioni. Lo scopo di questa agghiacciante classifica, dunque, è quello di darvi un’idea concreta della fervida, deliziosamente macabra fantasia di Martin illustrandovi ben sette modi per morire esclusivi alla zona settentrionale di Westeros, sulla Barriera. Quale altro luogo può costituire una scena del crimine meglio di un enorme muro di ghiaccio perenne oltre il quale si estendono territori inesplorati infestati da mostri arcani e popolazioni selvagge? Ecco. Poi si chiedono perché nessuno vuole diventare un Guardiano della Notte.

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  1. Congelati

Beh, una causa di morte abbastanza scontata laddove può esistere un muro di ghiaccio perenne che non si scioglie da migliaia e migliaia di anni. Gli uomini fanno sempre del loro meglio per difendersi dal freddo, avvolgendosi in numerosi strati di pelliccia ed accendendo fuochi durante la notte per stare più caldi. Non sempre però è facile trovare legna secca a sufficienza. Oppure a volte il vento soffia troppo forte e le fiamme non riescono a resistergli. Ecco che l’incauto umano che si ritrova in queste condizioni comincia ad avvertire il gelo, pungente, costante. Paralizzante. E in men che non si dica diventa esso stesso un cubetto di ghiaccio, o peggio, un’Ombra Bianca.

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  1. Uccisi in combattimento

Bruti. Selvaggi senza cuore che rapiscono le donne e sacrificano i pargoli abbandonandoli nelle buie foreste oltre la Barriera. Barbari senza civiltà. Eppure il Popolo Libero utilizza gli stessi attributi quando parla dei corvi e di tutti coloro a sud del muro di ghiaccio. Com’è possibile? Chi sono davvero i cattivi? Noi pensiamo che sia una questione di punti di vista. In qualunque modo la pensiate, è innegabile che l’eterno conflitto tra Bruti e Guardiani della Notte ha lasciato dietro di sé una scia interminabile di cadaveri su entrambi i fronti. Vuoi per una freccia avvelenata o meno, vuoi per un colpo ben assestato di ascia o spada, vuoi per una ferita infetta che formule magiche e pozioni non sono riuscite a curare: i modi sono tanti e, a meno che non siano mirati al cuore, portano tutti una morte dolorosa dalla lunga agonia.

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  1. Sbranati da una bestia feroce

La carica del ranger è, a esclusione del Lord Comandante, la più prestigiosa fra quelle dei Guardiani della Notte. Significa che l’uomo in causa è un valente guerriero, in grado di sopravvivere ai selvaggi territori oltre il grande muro. O almeno così dicono. La realtà è ben diversa: anche il più valoroso dei combattenti può venire sorpreso, soprattutto durante la notte, da uno dei tanti animali che abitano la Foresta Stregata. Ragni di ghiaccio giganti, lupi, metalupi, orsi delle nevi, pantere delle ombre, uccelli rapaci, e chi più ne ha, più ne metta, perché ce ne sono davvero per tutti i gusti. Inclusi cavalli zombie, i fedeli destrieri degli estranei. Perfino giganti e mammut possono costituire un pericolo per gli incauti esploratori del nord. E quando uno non ci vede più dalla fame, un piccolo spuntino caldo a base di tenera carne umana è sempre ben accetto…

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  1. Caduti dal muro

La chiamano Barriera, ma se chiedete a chi ha camminato sulla sua sommità scoprirete che non esiste alcuna balaustra a garantire una minima protezione contro le cadute. Non parliamo poi dei fenomenali scalatori che credono sia possibile arrivare in cima arrampicandosi dalla base. Certo, c’è chi ce l’ha fatta, nonostante il vento, la neve, il ghiaccio, le frecce e le pietre scagliate dai Guardiani della Notte… Eppure basta così poco: un passo falso, un sassolino, un punto particolarmente scivoloso, e prendete subito il volo. Bello, dirà qualcuno; se non fosse che la Barriera non vi mette le ali come la Red Bull, ma vi abbandona al vostro destino. Il quale, dopo una caduta da un’altezza di oltre 700 piedi (ovvero circa 200 metri), è rosso, spappolato, e circondato da tanti organi vitali sparsi al suolo, ormai senza vita. Come voi.

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  1. Divorati dalle fiamme

Sulla Barriera fa maledettamente freddo, ormai lo abbiamo capito. Cosa c’entra il fuoco, dite? Pensate un po’ alla morte di Ygritte, avvenuta durante un attacco a Castello Nero. Sono certa che fra una lacrima e l’altra ve lo ricordate quell’incendio scoppiato a causa delle frecce infuocate. Esatto, avete capito. Ci sono sempre gli sfigati di turno che invece di morire valorosamente in combattimento vengono divorati dalle fiamme che inevitabilmente fioriscono in qualunque battaglia cinematografica che si rispetti. Nonostante il gran gelo, il nostro insormontabile muro non fa eccezione. Ah, e non dimentichiamo i condannati al rogo, bruciati vivi per volere del Lord Comandante di turno. Tanto per farvi versare altre lacrime, vi ricordiamo che una vittima illustre è stato il Re Oltre la Barriera Mance Rayder.

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  1. Dilaniati dagli Estranei

Non gioite se durante la notte non siete stati sbranati da un animale feroce: le Ombre Bianche sono sempre in agguato, pronte a mutilarvi brutalmente per trasformarvi in uno di loro. I White Walkers arrivano silenziosi, preceduti da una gran freddo. A detta di Tormund Giantsbane, “i nostri fuochi sembravano addirittura accartocciarsi e poi morire. In notti come quelle, quando viene il mattino scopri sempre che qualcuno è morto. A meno che non ti trovino prima loro. Buono a sapersi per addormentarsi sereni all’ombra dei freddi alberi secolari.

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  1. Pugnalati alle spalle

Se c’è una cosa per cui Game of Thrones è celebre oltre le morti impreviste dei suoi personaggi, sono i tradimenti. Che ovviamente portano a una brutta fine, aggiungendo vittime alla più che meritata fama della serie. Jon Snow, a differenza di tante altre cose, questo lo sa. Molto bene. Purtroppo fra i Guardiani della Notte girano tante opinioni diverse quanti sono gli uomini, ed i contrasti non fanno mai sentire la loro assenza. Ovviamente lo stesso vale anche per il Popolo Libero, come abbiamo constatato quando, dopo la morte di Mance Rayder, le tribù sono andate ognuna per la sua strada. In loro difesa però dobbiamo notare che, pur dividendosi, non si sono massacrati a vicenda. Per ora.

(Articolo a cura di Paula Mihalcea)

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