I trailer non si vedono, si vivono

Ci siamo, è arrivato il Super Bowl e, con esso, una vagonata di nuovi trailer. Abbiamo visto e rivisto quelli di Solo: A Star Wars Story, di Jurassic World: Fallen Kingdom, di Mission Impossibile: Fallout e poi, ultimo ma non meno importante, il piccolo trailer di Avengers: Infinity War, in uscita da noi il prossimo 25 aprile.
È stato, come sempre, uno shock precisamente controllato, fatto di volti, espressioni, incontri, emozioni e scontri, su note epiche come non mai, in vista di quello che sarà un film enorme, nel bene o nel male. Ebbene, come al solito, noi di Stay Nerd amiamo partecipare fino in fondo alle gioie e dolori dell’attesa, mettendoci quindi al vostro servizio nello sviscerare, come già fatto per i trailer precedenti, i mai troppo lunghi secondi di questa nuova botta di feels & hype.

 

Via la gemma, via il dolore

La storia sentimentale tra Scarlet Witch e Visione, ormai, è cosa praticamente assodata, sia per il tenero vibe palpabile tra i due sin da Captain America: Civil War, sia per il legame tecnico e fisico che entrambi hanno con la Gemma della Mente, quella, per l’appunto, che l’androide figlio di Ultron tiene gelosamente conficcata in mezzo alla fronte. La gemma conferisce a Visione energia e potenza extra, e sempre da lei sono arrivati, via esperimenti non meglio identificati, i poteri della strega scarlatta. Ebbene, ciò detto, in questo trailer vediamo Scarlet interagire con la gemma direttamente, più precisamente in quello che sembra l’atto di rimuoverla dalla fronte del partner. È una cosa possibile, senza che Visione ne rimanga gravemente ferito, o peggio? È una misura di sicurezza, per nascondere la gemma dalle grinfie di Thanos? Chi vivrà, vedrà, anzi, visionerà.

Il triangolo no

Pronti, via, ecco già un altro sopracciglio alzato dalla curiosità. Tony Stark, che sia vestito della sua armatura o che appaia “in borghese”, custodisce al centro del petto un nuovo alimentatore energetico, come il mini-reattore Ark che aveva inventato ed elaborato nei suoi primi due film standalone, e di cui poi si era sbarazzato alla fine del terzo. Questo nuovo reattore, non più circolare, è di forma triangolare, particolare che ci permette di distinguerlo da un semplice “ritorno alle origini”, si tratta di una novità a tutti gli effetti. È qualcosa di cui Tony ha, nuovamente, bisogno? È una misura di sicurezza, di comodità? Forse è ancora presto per spingersi oltre queste banali ipotesi, ma di certo la riflessione sul suo sistema di alimentazione potrebbe anche farci pensare che, in futuro, come succede per Visione, Tony decida di combinare il suo reattore con una delle gemme dell’infinito… A patto di avere un’armatura abbastanza potente, ovvio.

Aggiungi un posto a tavola, che c’è un amico in più

Già prefigurato dal trailer precedente, il sodalizio tra Thor e i Guardiani della Galassia viene mostrato di nuovo in questa occasione, con il dio norreno impegnato a navigare lo spazio a bordo di una navicella ospitante anche Rocket Raccoon, al timone, e Teen Groot, la forma adolescente dell’albero alieno vista nella scena post-credit di Guardiani della Galassia Vol. 2. Considerato il summenzionato trailer precedente a questo, Thor non è più in compagnia di Hulk, catapultato bruscamente sulla Terra, e nello specifico nel Sancta Sanctorum del Dr. Strange. Abbiamo visto anche Thor avere a che fare con un marchingegno altamente tecnologico e spaziale, che potrebbe rivelarsi un portale, e poi incontrarsi per la prima volta con i Guardiani. A questo punto, con il materiale inedito fornito galantemente da questo Super Bowl, possiamo ipotizzare che, in qualche modo, Thor sia rimasto indietro per far tornare, alla meglio, Hulk e il resto della sua nave sulla Terra, verso cui si sarebbe diretto lui stesso in un secondo momento, con l’aiuto inaspettato ma esiziale di Star Lord e compagnia spaziale. Vale la pena anche notare l’età, confusamente variabile, di Groot, che ci permette di stabilire pur imprecisamente la distanza temporale tra il secondo film sui Guardians of the Galaxy e questo primo Avengers Infinity War.

Né scendere né salire

In molti ricorderanno sicuramente la scena del trailer precedente, in cui un Peter Parker vestito di tutto punto della sua nuova e scintillante Iron Spider Suit scalava spavaldo la nave-portale comparsa sopra il cielo di New York City, foriera di sciagure. Ebbene, in questo trailer, vediamo lo stesso Peter Parker aggrapparsi faticosamente a tale navicella, ma vestito del suo costume “classico” (virgolette obbligatorie, per rispetto verso gli integralisti del costume fumettistico). Perciò dobbiamo desumere che nel film, Spidey si arrampichi sul portale almeno due volte, e che la prima lo faccia d’impulso, senza la preparazione né l’equipaggiamento necessario. La seconda, invece, munito di Iron Spider Suit, che poi indosserà anche nello scontro, piuttosto aspro, con Thanos stesso.

Insegnare nuovi trucchi ad un vecchio cane

Steve Rogers, nel corso della furiosa lite con Tony Stark durante Civil War, ha rinunciato al suo scudo, simbolo anche del suo stato di super-eroe e capitano nazionale, ma ciò non significa che abbia smesso di fare del bene. Pertanto lo ritroviamo impegnato anche in questa Infinity War, a stretto contatto con T’challa, a.k.a. Pantera Nera, a.k.a. nuovo Re del Wakanda, nazione ricca di tecnologia e di… beh, denaro. Tra i due si è chiaramente instaurato un tacito accordo, per cui, oltre a tenere “al fresco” il pericoloso Soldato d’Inverno fino al momento opportuno (ovvero proprio la battaglia contro Thanos per la salvezza della Terra), il governatore wakandiano fornisce a Steve uno scudo tutto nuovo e ipertecnologico. Lo avevamo intuito dal trailer precedente, e in questo assistiamo meglio al funzionamento dei due vistosi avambracci armati di Cap, componibili in quello che è a tutti gli effetti un nuovo scudo all’avanguardia. A proposito, possiamo ammirare lo scudo “composto” grazie alla presentazione dell’ultima action figure del Capitano, che oltre alla nuova arma si è giustamente munito di una nuova, foltissima, barba. D’altronde, non si è mai troppo preparati per la guerra.

I’m blue da ba dee da ba daa

Nebula è della partita, non c’è più alcun dubbio. E come potrebbe, proprio lei, non esserci ora, nello scoppio della battaglia contro Thanos, tanto odiato quanto temuto patrigno suo e di Gamora? Il rapporto con la sorellastra è anch’esso… diciamo pure “turbolento”, ma ora da che parte si schiererà, la determinatissima Nebula? Quale odio prevarrà e quale, invece, sarà messo da parte in nome di un bene superiore? E se, invece, Nebula combattesse soltanto per sé, rivelandosi un’imprevedibile wild card nel giocarsi delle sorti dell’universo?

There’s a hole in my soul, you can see it in my face

Il fotogramma con cui si chiude questo breve ma intenso trailer è un lapidario primo piano di Thanos, nientedimeno. Si è già parlato tante volte di come e quanto lo stesso villain possa essere co-protagonista della pellicola, in una o entrambe le sue metà. Personalmente, non ci togliamo ancora dalla testa la convinzione che, come d’usanza, il grosso cattivone non scenda in campo, peraltro drammaticamente, fino alle battute finali della prima parte, o in questo caso del primo capitolo della guerra dell’infinito. In questo modo, il finale di questa pellicola potrebbe essere tragico, lasciandoci per un anno in sospeso, ad attendere la risoluzione sperata del seguito e conclusione. Ad ogni modo, è quanto mai significativo porre Thanos, in primo piano, alla fine di questo trailer, mostrandoci da vicino il suo ghigno e, altra cosa da non sottovalutare, le cicatrici del suo volto. Da dove vengono? Dubitiamo fortemente che siano “fresche”, subite quindi in uno scontro con i nostri eroi, ma ci sono comunque e ci raccontano qualcosa sul folle Titano. Forse un particolare del suo passato, magari qualcosa che approfondisca le sue sanguinarie motivazioni. Forse, al contrario, non ci verrà narrato alcunché ed è solo il nostro traumatico bisogno di backstory a parlare, frustrato e tenuto ripetutamente a digiuno (vedi, ad esempio senza spoiler, Snoke ne Gli Ultimi Jedi).

What if(s)

Eccoci finalmente giunti alla bonus track di questa serie di spunti. Se finora abbiamo ipotizzato, riflettuto, pensato, ora ci inoltreremo nel campo della speculazione più pura ed estrema, con ben due teorie ai limiti dell’impossibili. La prima, piuttosto diffusa tra i social e l’internet in genere, sostiene che, al secondo dodicesimo di questo trailer, dietro Captain America non si intravedano i capelli di Scarlet Witch bensì, rullo di tamburi, Captain Marvel, in costume e pronta all’azione. Visto che il film standalone sulla supereroina volante interpretata da Brie Larson sarà ambientato nel passato (anni ’90, con Nick Fury dotato di entrambi gli occhi!), la cosa non sarebbe temporalmente impossibile, tuttavia questo non basta a rendere minimamente l’ipotesi verosimile. Anche se, più ci pensiamo, più l’idea ci sembra seducente…

cose trailer avengers infinity war

La seconda teoria è, invece, tutta nostra, e forse ancor più improbabile della prima. Avete presente quando, nel trailer, Iron Man sfreccia a tutta velocità tra Dr. Strange e qualcun altro che, accanto a lui, sta utilizzando il “cerchio magico” classico degli stregoni? Ebbene, non vediamo di chi si tratta, ma l’ovvia risposta è che si tratterebbe del simpatico Wong, già visto nel trailer passato, insieme a Stephen Strange e Tony Stark. Eppure, in questa particolare scena, non vediamo che le linee circolari della magia di qualcuno… E se non fosse Wong? Se fosse un altro personaggio, apparso in questo stesso trailer e negli altri, uno capace di usare la magia, sebbene di altra natura? Che poi, pensarci bene, non esistono diversi tipi di magia, ma solo diversi utilizzi che se ne fanno. Insomma, arriviamo alla nostra provocazione: e se in Infinity War, anche Loki utilizzasse la magia? Magari insieme, magari contro il Dr. Strange. Non è probabile, ma non sarebbe neanche male; voi che ne dite?