Triste risveglio per il mondo della scienza, che ha appena perso uno dei suoi pilastri: il celebre astrofisico britannico Stephen Hawking è morto all’età di 76 anni.

La scomparsa è avvenuta nella sua casa di Cambridge, come annunciato dai figli in un comunicato stampa.

Hawking era bloccato su una sedia a rotelle dagli anni ’80 ed era costretto a parlare tramite un sintetizzatore vocale, a causa di una forma di SLA che gli fu diagnosticata all’età di 21 anni, quando peraltro gli furono diagnosticati appena altri 2 anni di vita.

Era noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e sulle origini dell’universo, e la sua storia fu narrata nel film del 2014 La Teoria del Tutto, per il quale Eddie Redmayne si aggiudicò l’Oscar come migliore attore protagonista.

Hawking era però anche un personaggio carismatico, di spessore ed anche molto divertente. Era uno che sapeva prendersi poco sul serio, come dimostrano i vari cammeo in The Big Bang Theory, ne I Simpson, ed aveva addirittura collaborato ad un brano dei Pink Floyd, Keep Talking.

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.