Nintendo e Platinum Games portano su Switch la serie dell’affascinante e letale strega Bayonetta.

Il primo Bayonetta era senza dubbio uno dei titoli migliori della scorsa generazione, un action game stylish firmato da Kamiya di indubbia qualità, vero e unico erede del celebre Devil May Cry. In seguito, Nintendo permise alla serie di sopravvivere comprando il franchise e assicurandosi l’esclusiva del meraviglioso seguito, per il quale ai tempi di Wii U, piattaforma su cui fece debutto, abbiamo speso giusti elogi, giudicandolo come uno dei migliori giochi di genere di tutti i tempi. Come sappiamo remastered e remake, non sono viste sempre e comunque di buon occhio, e le considerazioni che si possono fare variano a seconda delle circostante, ciò non di meno, innegabilmente si tratta spesso e volentieri di operazione commerciali poco virtuose, e questo vale soprattutto per quelle che sono di fatto semplici conversioni, come quella di cui ci apprestiamo a parlare, ovvero la riproposizione di Bayonetta 2 sull’ultima console di Nintendo, lo Switch.

In questo caso particolare però, forse uno dei pochi, siamo di fronte ad una scelta intelligente e che acquista un certo senso. Il secondo capitolo del titolo Platinum infatti, non godette assolutamente del successo che avrebbe meritato, a causa della scarsa diffusione della console che lo ospitava, il Wii U. Troppi appassionati di action, ma anche della stessa Nintendo, hanno infatti completamente saltato a piè pari l’acquisto di Wii U in quanto l’hardware di Nintendo non  mai riuscito ad accaparrarsi il consenso delle masse, e la percezione dello stesso è sempre stato quello di una piattaforma poso sfruttata. Portare Bayonetta su Switch infatti, significa non solo dare al titolo una seconda preziosa possibilità, ma riportarlo letteralmente in vita, in quanto per moltissimi neo possessori di Switch si tratta di un titolo a tutti gli effetti nuovo, che trova ancora più senso d’esistere in virtù del già annunciato terzo capitolo. Oltre al banale fatto di avere su Switch quindi un videogioco dagli altissimi valori qualitativi, c’è infatti da considerare che, se il terzo capitolo risulterà narrativamente indissolubilmente collegato al secondo così come quest’ultimo è legato al primo, è cosa buona e giusta avere a disposizione sulla stessa console l’intera serie.

Come avrete capito, Bayonette 2 è un porting 1:1 dell’originale versione per Wii U. La risoluzione di 720p rimane inalterata, ma anche su pannelli full HD, fa tutto sommato ancora la sua sporca figura, complice un comparto estetico che brilla non tanto in virtù di chissà quali magniloquenti prodezze grafiche ma per uno stile ricercato, frizzante, accattivante e carismatico, che sostanzialmente non mostra certo il fianco all’età. Ciò nondimeno, i pochi miglioramenti vanno a influire su un elemento a dir poco fondamentale per un gioco così frenetico, ovvero la fluidità. Intendiamoci, non peccava certo di grossi cali nemmeno la versione originale, ma sono felice di constatare quanto quei 60fps scricchiolanti su Wii U, si ripresentino con tale inamovibile solidità su Switch, garantendo una scorrevolezza visiva anche nei momenti più concitati, esplosivi e pirotecnici dell’azione, tra mille effetti e svariati nemici su schermo. Impossibile poi non considerare il valore aggiunto che porta di per sé Switch per sua stessa natura: la portabilità.

Abbiamo a lungo testato il gioco anche in questa configurazione e la nostra esperienza è presto esplicata. Sullo schermo tablet di Switch, il gioco si vede che è una vera meraviglia. Saturazione dei colori, pulizia dell’immagine, tutto è perfetto e se possibile, rende ancora meglio che sul televisore, complice probabilmente la risoluzione nativa del dispositivo Nintendo, che corrisponde esattamente a 720p. Ma questo forse potevate immaginarlo. Quello su cui potreste avere dei dubbi semmai, è quanto sia “ergonomica” e praticabile la via dei controlli in portabilità. Ebbene, pur considerando posizione dei due joycon, peso e quant’altro possa suggerire performance non al top per un gioco di questo tipo, devo dirvi che i miei svariati “Platini” presi in diverse sfide Switch alla mano, smentiscono con decisione questi timori. La “fregatura”, se così vogliamo chiamarla, sta piuttosto laddove non ci avremmo mai pensato, ovvero sulla confusione a schermo che nelle ridotte dimensioni di quest’ultimo, in combattimenti molto serrati non permette di identificare benissimo cosa succede, con Bayonetta che si fonde con nemici ed attacchi vari in un tripudio esplosivo di colori sicuramente molto bello da vedere, ma caotico e poco funzionale al gameplay.

In realtà basta farci un po’ l’occhio, (dopo averlo però stancato non poco), rimane comunque il difetto principale di questa configurazione. Una nota a margine sui controlli che a questo punto potete aver intuito da soli: naturalmente se Bayonetta 2 si lascia giocare in formato portatile, a maggior ragione non dovete preoccuparvi di aver problemi in modalità docked. I Joycon fanno il loro lavoro, ovviamente fermo restando che è banale sottolineare che per la massima comodità, il Pro controller è sempre al scelta migliore. Ma si tratta appunto di comodità, e non funzionalità.

A questo punto, non ci resta che ricordarvi perché Bayonetta 2, rimane ad oggi uno dei migliori action giapponesi in assoluto, premesso che per scendere a fondo nella questione, vi invito a leggere la nostra recensione del gioco uscita in occasione della release originale. Nonostante il cambio del director, Hirono Sato raccoglie l’eredità di Kamiya in maniera intelligente. Bayonetta è in effetti un “more of the same” a tutti gli effetti, ma di quelli che servono e che comunque, riescono a portare quanto c’è di buono all’eccesso. Fondamentalmente, tutti gli elementi del primo capitolo sono al loro posto. A partire dalla profondità del sistema di combattimento. Ogni arma ha un moveset sconfinato, fatto di attacchi da caricare, da eseguire con il giusto timing di pressione, che combinano direzioni e pulsanti, che si sposano alla perfezione con colpi di genere diverso tra pugni e calci, ecc. Una lista così lunga di possibili combinazioni per una singola arma, l’abbiamo vista solo in titoli come Ninja Gaiden 2 e forse in nessun’altra occasione.

Se consideriamo poi che ogni arma può essere distribuita su due set sempre switchabili tra loro, che impegnano braccia e gambe e che a seconda di dove sia piazzata (tra arti inferiori e superiori), danno accesso a tecniche totalmente diverse, capirete quanto sia esponenzialmente infinità la versatilità del sistema di combattimento, ulteriormente personalizzabile con i molti accessori acquistabili da Rodin, e che cambiano anche le opzioni di counter, per sostituire il “Witch time” che rallenta il tempo con un potente contro-attacco, o formule per impiegare con più efficacia la barra “magica”, a discapito ovviamente di qualche altro valore. Il tutto inserito in un gioco snello e veloce (16 capitoli al fulmicotone che non rubano più di sette-otto ore di gioco per essere completati) ma dall’altissimo valore di rigiocabilità, tra collezionabili, sfide segrete, farming per acquistare ogni oggetto del negozio di Rodin e ovviamente, possibilità di aumentare il proprio punteggio finale. Da non sottovalutare anche la modalità “Doppia Apoteosi” che vi permette di giocare con un amico in circa una sessantina di sfide cooperative contro diverse configurazioni di nemici (per lo più riprese dall’avventura principale), divertentissime e utili ad accumulare ulteriore oro da spendere nel main game.

Ma quale è la particolarità unica di Bayonetta 2, che lo distanzia in qualche modo dal primo capitolo? Sicuramente a mio avviso, solo le boss fight, che in questo capitolo sono assolutamente assurde, in senso buono. Gigantesche, originali, con setting mozzafiato in continua evoluzione che senza soluzione di continuità si alterneranno davanti ai vostri occhi, facendovi combattere ora a terra, ora in aria, ora sottosopra, stravolgendo lo scenario mille volte davanti ai vostri occhi all’interno dello stesso combattimento. Boss fight che non per nulla sono molte e frequenti. Il rovescio della medaglia è che, forse c’è minor “equilibrio” da sto punto di vista rispetto al capitolo originale. Meno combattimenti contro minions e nemici “normali”, e più gargantuesche battaglie con angeli giganti. Il problemino è che i primi spremono a dovere ogni possibilità del sistema di combattimento e permettono alle meccaniche di gioco di esprimersi al meglio, mentre i secondi, dall’alto della loro stazza e semplicità di patterns di movimento e attacchi, richiedono molta meno fantasia. Ma intendiamoci, stiamo cercando il pelo nell’uovo.

Verdetto

Bayonetta 2 doveva essere la Killer Application di Wii U, e sono sicuro che molti amanti del genere, hanno comprato la vecchia console Nintendo anche solo per questo motivo. Lo stesso sottoscritto stava quasi per caderci. Purtroppo non è riuscita nell’intento, visto anche il mercato un po’ troppo di nicchia che foraggia questo genere di giochi, e Wii U è defunta con o senza Bayonetta, portando quest’ultima nel baratro. Ma su Switch la strega di Umbra creata da Platinum Games risorge come una splendida fenice, e se anche non volessimo definire Bayonetta 2 nuovamente KA (si tratta pur sempre di una conversione), non è da sottovalutare il valore aggiunto che questa saga (Bayonetta 2 è preludio del terzo capitolo e viene proposto con l’imprescindibile primo episodio da scaricare, che beneficia dei medesimi miglioramenti nel framerate), porta comunque alla console di Nintendo.

Un valore UNICO in quanto se anche voleste giocare altri action stylish giapponesi di altissima caratura su altre piattaforme, semplicemente non potreste, visto che non è uscito nulla del genere negli ultimi anni. Anche per questo, il titolo non è invecchiato affatto, né graficamente (rimane comunque negli standard qualitativi che può permettersi l’hardware Nintendo attuale) né tanto meno, in termini di gameplay, per tutti i motivi sopracitati. Se amate i videogiochi quindi, e se siete fra i molti che non hanno mai giocato il titolo su Wii U, l’acquisto di questo pacchetto contenente i due episodi della serie (o il loro acquisto separato sullo store ufficiale, visto che comunque comprando in digitale Bayonetta 2, avrete un prezzo speciale del primo di 10 euro assolutamente irrinunciabile), è caldamente consigliato. Non c’è molto di meglio su Switch al momento. Fidatevi. 

Davide Salvadori
Cresco e prospero tra pad di ogni tipo, forma e colore, cercando la mia strada. Ho studiato cinema all'università, e sono ormai immerso da diversi anni nel mondo della "critica dell'intrattenimento" a 360 gradi. Amo molto la compagnia di un buon film o fumetto. Stravedo per gli action e apprezzo particolarmente le produzioni nipponiche. Sogno spesso a occhi aperti, e come Godai (Maison Ikkoku), rischio cosi ogni giorno la vita in ridicoli incidenti!