Il treno dei desideri è arrivato in stazione! 

Quando ho preso in mano Bounty Train (cioè, in realtà quando l’ho avviato da Steam) mi aspettavo un gestionale sui treni nell’epoca del “Wild West”. Mi sono invece ritrovato con un piccolo gioiello installato nel computer. E non scherzo.

La trama, o la libertà.

Walter Reed è il nostro protagonista. Gli è morto il padre, ha acquisito le azioni di una compagnia ferroviaria. Qui si ferma il prologo delle vicende. Se seguiremo la campagna o il gioco libero, la situazione evolverà in maniera differente. Nell’ultima di queste due scelte, avremo in mano il nostro destino. Mentre, nella campagna, dovremo affrontare un classico riccone malvagio, che compete con noi per le quote dell’azienda. Dovremo quindi avanzare per metà degli Stati Uniti (ai tempi del gioco, il West era ancora… Beh, Wild) cercando di prendere pieno possesso di ciò che nostro padre ci ha lasciato. In entrambe le modalità Bounty Train brilla in maniera assoluta. Con la semplice differenza, che nella campagna saremo portati a fare missioni più tematiche, e per certi versi, più difficili, dato che dovremo far combaciare le vicissitudini personali, una corsa contro il tempo per le quote e l’economia generale del nostro impero finanziario. Sebbene la campagna non dia nulla di fondamentalmente spettacolare, è un buon modo per iniziare il giocatore a questo complesso gioco. 

Una difficoltà incredibile. Un divertimento assicurato.

Bounty Train presenta un livello di difficoltà assurdo, potenzialmente. Intelligentemente, i creatori, hanno fatto sì che potessimo scegliere il livello di difficoltà complessivo sotto più punti di vista, come nei migliori gestionali. Affrontare il gioco al 20% è facile, divertente e rilassante. Al 50% una sfida bella e stimolante. Al 100% diventa una vera sfida con sé stessi, la propria memoria, l’economia globale, e probabilmente gli appunti che dovrete prendere per considerare le vostre prossime mosse.

Gestire dei bestioni a vapore.

Ma in cosa consiste Bounty Train? Semplice, voi dovrete prendere una piccola locomotiva e un piccolo vagone merci e trasformarli nel migliore treno degli Stati Uniti del 1860! Dovrete monetizzare su tutto. Che siano persone, materiali, o richieste della varie città. Ci sono una dozzina abbondanti di merci su cui poter lucrare (o buttare soldi), passeggeri disposti a pagare più o meno tanto per farsi portare in un determinato posto entro un certo tempo, città disposte a pagare per spedizioni, o città che richiedono materiali e sono disposti a pagare molto per averli. O ancora, potreste fare soldi riscuotendo qualche taglia…

Il sogno americano è fatto di molte vie.

La cosa forse più bella di Bounty Train è le possibilità che ti mette davanti. Sarete voi, e solo voi a decidere come diventare famosi e ricchi. Potreste decidere di diventare dei fuorilegge, contrabbandare merci vietate ma costose, infrangere la legge, assoldare criminali affinché viaggino con voi e usare le armi se qualcuno prova a fermarvi. Oppure potreste essere un imprenditore modello, ligio alle leggi, che lavora per essere ben visto dalle varie amministrazioni delle città. E sapete quale è la cosa bella? Che il vostro treno rispecchierà il vostro stile. Se deciderete la via di Carlito (per citare un famoso film) vi ritroverete a dover “upgradare” i vostri vagone merce per nasconderci le merci di contrabbando. E avrete con voi degli scagnozzi, così da essere al sicuro nelle sparatorie, e perché no, così da far finire in prigione al posto vostro se la merce di contrabbando viene trovata… Potreste anche decidere di creare un enorme convoglio misto, con passeggeri e un po’ di merce, veloce, efficiente, con guardie armate per la protezione dei civili e dei beni imbarcati. O perché no, come me nella mia avventura più lunga, creare un mostro corazzato, lento, goloso di carbone, ma pressoché impenetrabile e portare merci di valore tramite lunghe distanze. Potrete addirittura dare una svolta militare al vostro treno con tanto di postazioni di artiglieria e vagone ospedale, nel caso voleste… Beh, anche qui potrete scegliere. Potreste dare la caccia ai criminali, essere il criminale, aiutare una delle due fazioni (al contesto storico arriviamo dopo) o essere uno sterminatore di indiani. Se ve lo potrete permettere, economicamente, ad un certo punto, potrete anche diventare un enorme macchina bellica razziatrice. Un treno di devastazione, ferro e fuoco.

Il contesto storico, perfetto.

Bounty Train non è solamente ambientato nel 1860, è proprio DENTRO il 1860. Infatti in base al giorno, all’ora e al mese, e ovviamente all’anno, gli Stati Uniti vedranno la loro storia personale procedere. La Guerra Civile scoppierà, vi saranno le elezioni, le innovazioni tecnologiche e così via. E tutti questi, non sono semplici avvenimenti da leggere in un riquadro, ma bensì influenzeranno l’economia e il comportamento delle persone. E l’avanzamento tecnologico sarà fondamentale per noi, dato che man mano che nuove locomotive verranno inventate, starà a noi dover decidere se conviene investire in una nuova locomotrice o meno. Anche i vagoni saranno influenzati, rendendo disponibili con l’avanzamento temporale diversi tipi di vagoni, vagoni carrozza più spaziosi, vagoni merci più grandi e/o più resistenti, cabine più grandi per tenere sul nostro treno più “impiegati” (tutti rigorosamente armati), e così via. Il mercato cambierà in base agli avvenimenti, in maniera locale o più grande. Una determinata battaglia più o meno su larga scala potrebbe decretare che una o più città siano bisognose di un determinato tipo di bene, rendendole disposte a pagare queste risorse molto di più. Piccole chicche storiche sono inserite all’interno del gioco, come ad esempio la possibilità di trasportare un tale Lincoln poco prima della sua nomina a Presidente degli USA. È quindi la storia a farla da padrone nel gioco, e noi ci muoveremo dentro di essa, cercando di sfruttarne gli avvenimenti… O di non venirne sopraffatti.

Economia locale e anche globale.

Avevo accennato prima che nel gioco sono presenti diverse merci da poter comprare, sono queste ultime le vere miniere d’oro, e sarà al mercato della città che potremo trovare queste merci. Ma attenzione, ogni mercato ha una ristretta quantità di merci e di ogni categoria, un limitato numero. In più, in ogni città si avrà un prezzo diverso. Vi è un unico modo di essere aggiornati sui prezzi di una città, iscriversi al giornale economico della città. Purtroppo per noi, andando a scoprire una nuova città non si sapranno i prezzi, e quindi, importare merce in una nuova location sarà sempre un salto nel buio. Se i soldi veri si fanno con il libero commercio, il rispetto e la fiducia delle “City Hall” si ottengono in maniera diversa, lavorando per loro. Presso ogni centro abitato infatti potremo accettare dei contratti, che se portati a termine miglioreranno la fiducia che le cittadine coinvolte nel contratto hanno di noi. A cosa serve questo? Semplice a sbloccare missioni più redditizie, a permetterci di partecipare ad aste per beni immobili e anche, in caso estremo, qual ora facessimo un’idiozia a non essere puniti troppo severamente. Ogni città ha le proprie leggi, e in alcune è proibita l’importazione di alcol e armi, anche se questo come previamente detto, non è necessariamente un ostacolo…

Il treno dei desideri… è come lo vuoi tu.

Dicevamo prima che è possibile assemblare il treno come vogliamo, ma è importante tenere d’occhio diversi fattori, il gioco infatti ci costringe a tenere in considerazione fattori come peso, usura dei vagoni, resistenza delle parti e la locomotiva. È infatti grazie a lei se ci muoviamo nel gioco e l’approccio realistico aiuta a farci sentire davvero un imprenditore. Dovremo calcolare bene quanto carbone ci serve, se la potenza erogata ci permetterà di arrivare in tempo e molti altri fattori. Per non parlare del fatto che la manutenzione dei nostri vagoni costa, e sopratutto impiega tempo. Saremo quindi messi di fronte a scelte tattiche, che ci costringeranno a scegliere su cosa puntare e come puntarci. Anche perché stiamo parlando di un periodo storico in cui viaggiare non era sempre sicuro…

Difendere il libero mercato, una pallottola alla volta.

Durante i nostri viaggi, potremmo incorrere in incognite, incontrare accampamenti degli Yankee o dei Sudisti (che salvo voi non abbiate fatto incazzare saranno amichevoli), trovare accampamenti indiani o di coloni. Ma c’è anche una più tetra possibilità, quella di incontrare fuorilegge. Tutti questi schieramenti in base a come vi vedono, agiranno di conseguenza, anche se alcune volte i fuorilegge (a meno che non siate pappa e ciccia) decideranno che la diplomazia è sopravvalutata e vi chiederanno un dazio per passare. Altre volte non chiederanno affatto, e lì, il piombo la farà da padrone. È infatti molto profonda la parte dei combattimenti, che vede noi e i nostri uomini difendere la propria vita e il prezioso convoglio di metallo. È fondamentale assumere dei mercenari con noi, perché da soli sarà pressoché impossibile sopravvivere. Interessante notare come sia Walter Reed che chi decidiamo di prendere con noi, acquisisca esperienza col passare del tempo aumentando di livello, rendendo possibile scegliere perk nuovi, o potenziando già altri posseduti, con una meccanica da GDR davvero semplice ma appagante. Anche qui ci troveremo a dover scegliere i compagni in base alle nostre necessità. Breve esempio: nella mia storia migliore avevo Walter Reed pistolero. Due artiglieri. Un cecchino. E una infermiera. Ovviamente il mio treno era irto di torrette… Ma parlando del combattimento in sé, è tanto semplice quanto soddisfacente, dato che decideremo noi ogni cosa, impartendo ordini a tutti adottando la strategia che reputiamo migliore. Qual ora non lo facessimo, fortunatamente, la A.I. Non pecca affatto e i membri dell’equipaggio saranno sempre utili. Da dentro il treno avremo un determinato arco di vista, che permette agli occupanti di sparare  o meno su alcuni bersagli. Vi è un sistema di coperture. E di gittate. Inoltre, i nostri uomini potranno portare oggetti con se, per aiutarsi durante i combattimenti, dalle classiche “medicine” (leggasi come pozioni) fino alla dinamite. Come accennato prima, il treno potrà essere “upgradato” per il combattimento, rendendolo più resistente, più ignifugo o più armato. Potremo anche montare le famose mitragliatrici Gatling… Il combattimento non è mai fine a sé stesso, dato che i personaggi acquisiranno esperienza, recupereremo oggetti e merci e perché no, potremo incassare una sostanziosa taglia sul capo dei criminali. Vi è anche la possibilità di finire inseguiti piuttosto che cadere in una imboscata. In questo caso potremo scegliere diverse vie, cercare di fuggire più velocemente possibile (ma attenti, prendere curve velocemente danneggia il convoglio) o sterminare gli aggressori. O ancora, tenerli a distanza fino ad un punto sicuro, adottando quindi una via media.

Comparto tecnico e gameplay.

Ma come si presenta Bounty Train alla vista? Benissimo. Uno stile reale ci aiuta a calarci nella parte, colori molto vivi (come ci aspettiamo da quell’epoca) risaltano molto bene. I personaggi sono raffigurati sulle icone tramite disegni in pieno stile dell’epoca. Raramente il gioco incespica e in diverse ore di gioco mi è accaduto un solo crash, fortunatamente dopo che avevo visto la scritta Game Over. Per il resto Bounty Train tiene bene il passo, con caricamenti talmente brevi da sembrare un semplice passaggio di schermata. Il sonoro è ben caratterizzato e la colonna sonora è semplice ma adatta al contesto storico. Ma come possiamo controllare tutta questa storia? Con il solo mouse praticamente. A parte nei combattimenti, dove grazie alla barra spaziatrice potremo avere una pausa tattica dove dare ordini agli uomini, il mouse ci basterà per controllare tutto.

Verdetto

Quindi cari amici di Stay Nerd, che si può dire su Bounty Train? Che per il suo target è un gioco perfetto. Un gestionale a tutto tondo, che si cala perfettamente nell’epoca in cui è ambientato, che rispetta usi e costumi e ci permette di fare tutte le scelte che vogliamo. Cos’altro si può volere? Più avanti l’espansione con il West magari? L’unica pecca è la longevità, anche se in realtà dipende molto dal livello di difficoltà a cui si gioca, e considerando il fatto che possiamo sempre iniziare un’altra avventura impostandola su rotaie diverse…