Tra Domino e Risiko

Carcassonne è un gioco di strategia tratto dal celebre gioco da tavolo, sviluppato da Asmodee Digital, disponibile su Steam da novembre 2017.

Che cos’è Carcassonne? Carcassonne, l’originale, è un gioco da tavolo in stile tedesco, pubblicato nel 2000, basato su tessere, il quale prende nome dalla cittadina francese rinomata per le sue fortificazioni.

Il gioco consiste nel costruire strade e città, cercando di espandersi il più possibile nel tentativo di eclissare i possedimenti dei propri avversari. Tali possedimenti possono essere costruiti attraverso delle tessere che possono rappresentare tratti di strada, incroci, piazze o cattedrali. Importante è riuscire a completare possedimenti sempre più grandi e cercare di ostacolare le mire espansionistiche dei propri avversari impedendogli di costruire città fatte e finite. Quando si posiziona una tessera si ha la possibilità di aggiungere dei seguaci (meeples) attraverso i quali sarà possibile acquisire del denaro ogni qualvolta si riesca a costruire una città nella zona in cui è presente la propria pedina. In sostanza chi guadagna più soldi ed ha più città e strade finite vince. Sono inoltre presenti delle espansioni con nuove pedine e nuove costruzioni per rendere le città sempre più variegate e creare nuovi risvolti strategici durante la partita.

E niente… il videogioco in sostanza è tutto qui, non cambia granché dal suo equivalente cartaceo se non la possibilità di giocare on-line, unico vera prerogativa interessante del titolo. Esiste la possibilità di giocare in single player, il che è più che altro utile per esercitarsi prima di sostenere un vero confronto con gli avversari in multiplayer. Una partita può avere dai due ai sei giocatori e le cpu per il single player si suddividono tra “vicino gentile”, “grande egoista” e “amante del rischio” che denotano il loro stile di gioco, tuttavia, sembra buffo che in una partita mista l’avversario più bastardo possa rivelarsi proprio il vicino gentile. Coincidenze? Mah…

A livello tecnico non si può dire nulla di male, dato che la schermata di gioco si limita ad un tavolo con delle tessere, le quali hanno comunque una certa tridimensionalità e un design cartoonesco. La musica a volte risulta invasiva, non tanto i liuti medievali quanto le trombe a inizio partita che ricordano quelle di Robin Hood un uomo in calzamaglia, tuttavia il canto degli uccellini in sottofondo è piuttosto rilassante. Quanto al gameplay, si mostra fin troppo evidentemente come un gioco mobile adattato per il PC, infatti è piuttosto scomodo da giocare con il mouse, l’uso del pad del portatile risulta molto più pratico.

Sostanzialmente è un gioco più adatto ad un tablet, si potrebbe tenere sul pc come un passatempo per quando ci si prende una piccola pausa dallo studio o quando ci si rompe le scatole in ufficio.

Che altro dire? Il videogame di Carcassonne è un gioco da tavolo per il PC, se sia migliore o peggiore dipende solo dai vostri gusti personali. Chi vi scrive adora giocare ai giochi da tavolo “alla vecchia maniera” perché le situazioni che si vanno a creare con gli amici non reggeranno mai il confronto con qualsiasi periferica. Ma se siete dei forever alone, potrete divertirvi a sfidare gente on-line lanciandogli le peggio maledizioni ogni volta che vi chiuderanno una strada, almeno finché non vi stancherete delle meccaniche ripetitive ed avrete solo un’altra icona inutilizzata sul desktop.

Verdetto

Tutto sommato il giochino è anche divertente, specie se si gioca on-line: con sei giocatori è possibile imbattersi in delle belle sfide. Nel suo genere potrebbe essere considerato un buon gioco, visto che è in grado di intrattenere, almeno per un po’, dato che stufa molto molto presto, in sigle player ancora prima. Consigliato per i neofiti del videogioco o per chi non ama passare troppo tempo a giocare, o per chi i videogame non li apprezza granché. Gli amanti di Farmville lo adoreranno di sicuro.

Erika Pezzato
Laureata in lettere, cinefila per vocazione e scrittrice a tempo perso. Appassionata di film cult, fumetti e videogiochi, con un amore spasmodico per la letteratura, in particolar modo per il genere fantastico. In costante attesa che uno stregone bussi all'uscio di casa per offrire una nuova avventura alla quale non si può rinunciare.