Uno, nessuno e centomila

Il personaggio di Legione (qui la nostra analisi del pilot della serie TV trasmessa da Fox) è forse uno dei più complessi da analizzare nel panorama mutante della Marvel. Ma, soprattutto, uno dei più controversi, essendo nato per uno scopo ben preciso, quello di demolire l’immagine di brav’uomo del Dottor Charles Xavier, umanizzandolo e facendolo scendere dal piedistallo sul quale i Marvel Fans di tutto il mondo l’avevano posto.

Concepito nel pieno della Bronze Age del fumetto americano, il giovane mutante affetto da disturbo dissociativo della personalità è una creazione di quello che i fan dell’epopea degli X-Men considerano tutt’ora uno dei migliori sceneggiatori di Wolvie e soci: Chris Claremont.La gestione di Claremont ha più volte posto l’accento sul fattore umano dei mutanti, sfruttando pienamente il concetto marveliano di “supereroe con superproblemi”. Legione, rappresenta perfettamente questa idea: potenzialmente è il mutante più forte dell’universo Marvel, ma la sua malattia mentale gli preclude la possibilità di sfruttare al massimo i suoi poteri, oltre a causare una serie di problemi non da poco a papà Xavier e ai suoi studenti.

Legione incarna così in maniera perfetta l’intera idea alla base dei mutanti, quello di un ragazzo che affronta la sua adolescenza senza una vera figura di riferimento, diviso (letteralmente!) in una miriade di pulsioni, desideri e paure che lui non è capace di tenere a freno. E, ad ogni nuovo cambiamento, emerge una nuova personalità, un nuovo potere che il giovane fatica a comprendere e contenere.

Erede della X

David Charles Haller nasce ad Haifa, frutto dell’amore della bella diplomatica Gabrielle Haller e del futuro professor X, Charles Xavier.
All’epoca, il potente telepate utilizzava i suoi poteri per alleviare le pene dei malati in un ospedale in Israele, tra cui la belle Gabrielle, sopravvissuta agli orrori dell’olocausto ma in stato catatonico. Grazie a Charles la donna guarisce e riesce a ristabilirsi, innamorandosi del dottore che l’aveva curata. Quando la relazione tra i due finisce, Gabrielle sceglie di non dire nulla a Charles della sua gravidanza. Lei vuole lavorare per il nuovo stato d’Israele, Xavier per la convivenza pacifica tra umani e mutanti, due strade che per essere perseguite avranno bisogno di tutto il loro impegno.

Quando David nasce, il professor Xavier non ha quindi alcuna idea della sua esistenza. I primi anni del piccolo David scorrono felici, accanto alla madre che gira per il mondo come ambasciatrice. Il destino è però in agguato: mentre la donna si trova a Parigi per lavoro, il suo appartamento viene invaso da un gruppo di terroristi, che ne uccidono il compagno sotto gli occhi di David. L’evento sconvolge il giovane, che risveglia precocemente i suoi poteri mutanti, uccidendo gli assassini in uno scoppio di energia psionica.
David rimane quindi in stato catatonico. Cercando di aiutare il figlio, Gabrielle lo conduce sull’isola di Muir, lasciandolo alle cure delle dottoressa Moira McTaggert. Qui David, inizia a sviluppare diverse personalità, di cui le tre dominanti sono quelle di Jack, Cyndi e Jemail, quest’ultimo uno dei terroristi che aveva ucciso il suo padre adottivo e la cui mente era stata risucchiata in quella di David.

Passano gli anni, ma non sembrano esserci miglioramenti nel giovane, che nel frattempo continuerà a vedere i suoi poteri crescere. Una volta assorbite le coscienze di due amici della dottoressa McTaggert, Moira si troverà costretta a chiedere aiuto a un suo vecchio amico e collega: il Professor X.

Xavier giunge su Miur portando con sé tre dei suoi studenti, ma non riesce a sbrogliare la matassa nella mente del giovane che, nel frattempo, assorbe anche la mutante Wolfsbane e Moira. È solo a questo punto che Xavier, entrando nella mente del giovane, scopre il nome che si è dato, quello di Legione, come il demone biblico, e di essere il padre di quel ragazzo.
Xavier, nonostante tutto, non si sente capace di aiutare David, lasciandolo alle cure della McTaggert. Per quanto prometta di essere sempre presente per il figlio, il professore antepone i propri doveri di leader degli X-Men a quelli di padre.
All’epoca questa decisione sconvolse i Marvel fans, ed è tutt’ora causa di non poche diatribe tra chi considera Xavier alla stregua di un santo e chi, invece, lo vede come un padre colpevole di un duplice abbandono ai danni del figlio. Perché mai un uomo che ha fatto della propria missione quella di crescere dei giovani mutanti, accettando i rischi derivanti dal tenere sotto il suo tetto soggetti come Wolverine e Jean Grey, avrebbe rifiutato di aiutare la carne della sua carne?

Di certo Claremont riuscì a creare una storyline eccezionale, i cui strascichi si sono protratti efficacemente per oltre trent’anni. Va detto che tempo dopo Xavier tornerà sui suoi passi, accettando di prenderlo sotto l’ala protettiva degli X-Men, mostrandosi però molto riluttante all’idea.

Prima di indossare la tutina con la X, Legione sarà al centro di diversi problemi per gli X-Men: inizialmente verrà posseduto dal Re delle Ombre, malvagia entità psichica, desiderosa di sfruttarne i poteri sconfinati e, non molto tempo dopo essere sfuggito dalle sue grinfie, distruggerà l’intero continuum spazio-temporale.

Desideroso di ricucire il rapporto con Charles, David si convince che il modo migliore per farlo sia permettere al padre di realizzare il suo sogno, la pacifica convivenza tra umani e mutanti. Per attuarlo torna nel passato, deciso a uccidere Erik Lehnsherr, alias Magneto, quando ancora non costituiva una minaccia. Le cose però vanno storte e il giovane toglie la vita a suo padre, causando un paradosso temporale che sbriciola il tessuto della realtà, dando origine all’Era di Apocalisse.Per rimettere a posto le cose il mutante Alfiere sarà costretto a uccidere il ragazzo. Le sue personalità però non scompaiono e vengono “mandate verso la luce” dalla mutante Meggan.
Legione ricompare misteriosamente vivo qualche tempo dopo, in un bunker di cemento dove si era isolato dal mondo intero. Una delle sue personalità rivela che la lama psichica di Alfiere lo ha trasportato nell’Era di Apocalisse, linea temporale in cui è stato catturato e reso schiavo ma da cui è riuscito a liberarsi. A seguito di questi eventi, David riesce a uccidere alcune delle personalità multiple più violente nella sua mente, venendo poi preso sotto custodia dagli X-Men.
Ci vorrà però del tempo perché il ragazzo possa effettivamente unirsi alla squadra. Questo avverrà solo durante la lotta contro Bastion e le Sentinelle Nimrod, nel corso della quale David mostrerà di aver appreso come controllare parte delle proprie personalità e i poteri legati ad esse.

Il nuovo equilibrio mentale non durerà molto: la morte del padre, ucciso da Ciclope nel corso del maxi evento Avengers Vs X-Men, sconvolgerà la psiche di David al punto di far riemergere delle vecchie entità. Tra queste, però, se ne mostrerà anche una nuova, quella desiderosa di portare avanti il sogno del padre. Un’identità con l’aspetto e la personalità di Charles Xavier.

Ci chiamiamo Legione: perché siamo in molti”: poteri e abilità

Mutante di livello Omega, Legione è in possesso di poteri di alterazione della realtà paragonabili a quelli di Scarlet (capace, ricordiamo, di decimare la razza mutante con tre parole), limitati però dal suo disturbo dissociativo dell’identità. Ognuno dei poteri di David è legato a una delle sue personalità, ma quello principale resta la capacità di assorbire la psiche delle persone vicine a lui e fonderla con la propria, facendo emergere un nuovo membro della “Legione”.

Nel corso della vita, oltre a mostrare i poteri telepatici del padre, ha evidenziato anche pirocinesi, capacità di viaggio nel tempo e telecinesi, ognuna delle quali controllata da una personalità che è stata poi riassorbita. L’unico modo tramite cui Legione può assorbire le menti delle altre persone è essere accanto a loro mentre muoiono o tramite la telepatia. Due delle personalità dominanti “iniziali” di Legione, Jack Wayne e Cyndi, si sono manifestate da sole, assieme a svariate altre. Sostanzialmente ogni nuovo potere che “nasce” in Legione si lega ad una identità nuova o “assorbita”, la quale controlla quello specifico potere. Potremmo dire che il potere principale di David è in qualche modo simile a quello del padre, controllare la mente delle persone e di assorbirla, anche se da quanto abbiamo visto il processo, in alcuni casi, è stato reversibile.

La manifestazione di altre personalità nella mente di Legione può essere generata da particolari shock emotivi. La morte di Xavier per mano di Ciclope, ad esempio, lo porta a generare una identità con l’aspetto e i poteri del padre. Il modo in cui David interagisce con loro varia a seconda della personalità, alcune restano latenti, altre invece si manifestano in modo fisico e parlano con lui, prendendone talvolta il posto in circostanze normali o in battaglia. Il loro aspetto varia molto: possono assumere forma umana o animale, ma anche aliena (alcune di quelle più oscure e nascoste assomigliano ai grandi antichi del mito di Cthulhu) e, nel tempo, sono diventate centinaia, forse migliaia, e possono morire, rinascere ed essere sostituite da nuovi aspetti della sua psiche.

Ad ogni personalità corrisponde un potere: le prime identità, Jemail, Jack e Cyndi, possedevano rispettivamente il potere della telepatia, della telecinesi e della pirocinesi. Nel tempo ad essere se ne sono aggiunte molte altre. Ad esempio, Johnny Gomorrah era in grado di trasformare i nemici in statue di sale, Styx poteva assorbire l’anima delle vittime per controllarne i corpi come fossero zombie, un lottatore di sumo detto Origamista era capace di piegare lo spazio-tempo.

David ha studiato diversi modi per tenere a bada le proprie personalità, uno dei quali è stato quello di creare una prigione psichica in cui rinchiuderle tutte per poterne richiamare i poteri quando necessario. Uno di questi metodi, creato dal Doctor Nemesis, è stato quello di generare un “centralino neurale” capace di richiamare le personalità di David digitando un numero su un’apposita pulsantiera. Questo metodo “telefonico” si rivelerà in seguito inefficace, venendo completamente distrutto dall’ondata psichica causata dalla forza Fenice. Xavier penserà allora a un metodo alternativo, basato su soluzioni mistiche, visto il fallimento di tutti i costrutti tecnologici.

Nell’ultimo periodo la personalità dominante è rimasta quella di David, che è stato in grado di sfruttare gli ampi poteri della sua mente per combattere anche al fianco degli X-Men, nonostante la collaborazione sia stata breve.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.