Introduzione alla lettura

L’estate, si sa, è il periodo dell’anno in cui tutti si scoprono o riscoprono lettori: chi ha poco tempo durante l’anno prova a recuperare, aprendo i libri che aveva accumulato in inverno, mentre i lettori più accaniti si dedicano alle imprese epiche, come cominciare una nuova saga in 7 volumi o rileggerne un’altra tutta di fila per poter cogliere dettagli dell’intero affresco che a una prima lettura possono essere sfuggiti.

Noi di Stay Nerd, come in tante altre occasioni, siamo pronti a darvi qualche suggerimento a tema: eccoci quindi a narrarvi le basi dell’universo creato dallo scrittore bolognese Valerio Evangelisti, nella saga che vede per protagonista uno dei suoi personaggi più riusciti, l’inquisitore Nycolas Eymerich.

Chi è Nicolas Eymerich?

Nycolas Eymerich, personaggio realmente esistito (il suo nome, come si legge dalle cronache del tempo è Nicolau Aymerich) è stato un frate domenicano nato nel 1320 a Girona, in Catalogna. Dotato di una spiccata intelligenza e di una finissima capacità di analisi, diventa Inquisitore generale del regno di Aragona ad appena 37 anni. Salito all’onore delle cronache per i numerosi processi istituiti contro le principali eresie del tempo, è ricordato dai posteri anche per la stesura del Directorium Inquisitorum (il manuale per i processi dell’Inquisizione spagnola fino al XVII secolo, nonché precursore del più noto Malleus Maleficarum).

L’inquisitore generale del regno d’Aragona, negli 11 libri che compongono la sua saga (l’ultimo, uscito appena 3 mesi fa, si intitola Eymerich risorge), nei 3 fumetti e nel videogioco che ne sono un corollario, ha delle caratteristiche molto precise.

Intelligenza, retorica, fede e misantropia

La prima, la più importante, è la sua intelligenza: sottile, acuta e decisamente al di sopra della media, ha permesso al frate domenicano di districare tutti i misteri che lo scrittore – e in tanti casi, la Storia – gli ha messo davanti. Orde di eretici hanno tentato di ingannare il personaggio di Evangelisti nei modi più disparati (dalle droghe alle allucinazioni) senza mai riuscire a scalfire il suo acume.

Uno dei metodi preferiti del personaggio per fare sfoggio della sua intelligenza diventa un’altra sua caratteristica fondante, ossia la retorica. Le pagine dedicate agli interrogatori dei presunti colpevoli, i giri di parole con cui forza la loro confessione, gli escamotage narrativi con cui Evangelisti espone le teorie del frate, sono alcune delle pagine più belle di tutta la saga. Diventa inevitabile esaltarsi all’ennesima condanna inflitta grazie all’arte oratoria di Eymerich. Peccato che subito dopo sia quasi sempre seguita da una feroce condanna.

L’intelligenza e la retorica sarebbero strumenti vuoti, secondo il domenicano, se non fossero messi al servizio di Santa Romana Chiesa. La fede incrollabile del protagonista della saga rasenta i livelli del fanatismo (ricordiamoci sempre che parliamo di un prete vissuto nel pieno del Medioevo) e non vacilla nemmeno di fronte a manifestazioni che farebbero impallidire anche il più navigato degli scienziati moderni.

A completare il quadro del carattere di Eymerich, arrivano la sua capacità di puntare senza alcuna pietà verso l’obiettivo prefissatosi, il cinismo di fronte alle efferatezze che la famigerata Inquisizione spagnola infliggeva alle sue vittime e una misantropia da record.

Storia e fantascienza

Allora, perché un personaggio così tremendo ha attirato (e continua ad attirare) orde di fan sfegatati in tutto il mondo?
La risposta sta certamente nelle mani di Valerio Evangelisti, sapientemente capaci di prendere questo materiale e plasmarlo in avventure avvincenti, a cavallo tra passato e futuro.

Ebbene sì, perché una delle caratteristiche più interessanti della saga di Eymerich è la sua particolare ambientazione: quando ci si avvicina a un testo scritto dall’autore non ci si trova dinnanzi a un “semplice” romanzo storico ma a un testo a cavallo tra passato e futuro, in cui la ricerca – e la passione – per la Storia si uniscono alla migliore fantascienza moderna.

Quindi, leggendo uno qualsiasi dei libri di Eymerich, oltre ai grandi dialoghi, alle descrizioni dei luoghi – dalla Spagna Aragonese fino alla Sardegna della seconda metà del 1300, passando per i palazzi del potere papale e i villaggi di montagna dove le eresie campestri proliferavano – e all’aderenza alla Storia medievale, il lettore si trova a fare un continuo sali e scendi nel tempo, partendo dal passato e approdando nel futuro, o viceversa.

Tutto questo, se siete tra quelli che ancora non hanno letto Eymerich, non deve spaventarvi, anzi. I capitoli ambientati nel 1300 hanno una fedeltà alla Storia che solo uno storico navigato come Evangelisti poteva infondere in un romanzo, mentre quelli che collocano i fatti nel futuro sembrano usciti dalla penna dei grandi scrittori della fantascienza, tanto sono avvincenti e paradossalmente verosimili.

Entrambi i filoni narrativi, quello in cui il protagonista è Eymerich e quello in cui le sue azioni si ripercuotono nel tessuto spazio-temporale fino ai giorni nostri, convergono – in quasi tutti i romanzi – verso la conclusione, in cui tutto acquista un senso (legato alla fede incrollabile secondo il domenicano e alla scienza o alla pseudoscienza secondo noi uomini e donne moderni).

ciclo nicolas eymerich evangelisti libri

Da dove cominciare, quindi?

Gli undici romanzi che compongono la saga di Eymerich narrano storie a se stanti: nonostante i riferimenti ai comprimari e alle avventure passate siano presenti in ogni libro, la godibilità del singolo romanzo è comunque assicurata.

Se però possiamo darvi un consiglio, qualora siate amanti della Storia e della fantascienza e vogliate fare la conoscenza di un nuovo personaggio che, ci sentiamo di dire con un buon livello di certezza, adorerete, allora non potete che cominciare dall’inizio.

Il primo volume della saga, Nicolas Eymerich, inquisitore, risale al 1994 ed è stato ristampato in più edizioni (compresa quella in digitale). Cercate quella più adatta alle vostre esigenze e fateci sapere cosa ne pensate.

Noi, nel frattempo, recuperiamo la nostra copia Urania e ripartiamo dall’inizio.

Felice Garofalo
Fin da quando riesce a ricordare è stato appassionato di fumetti, di cui divora numeri su numeri con buona pace dello spazio in libreria, sempre più esiguo. Ogni tanto posa l’ultimo volume in lettura per praticare rigorose maratone di Serie TV, andare al cinema, videogiocare, battere avversari ai più disparati giochi da tavolo, bere e mangiare schifezze chiacchierando del mondo. Gli piace portare in giro la sua opinione non richiesta su qualsiasi cosa abbia visto o letto. Sfoggia con orgoglio le sue magliette a tema.