“Io non sono un amante del cinema. Io sono il marito”.

L’amore di Leo Ortolani per il cinema è cosa ben nota a chi lo segue. Dalle mille e più parodie e citazioni che ci ha regalato l’autore di Rat-Man, si può evincere che l’Ortolani Nazionale quando non sta lavorando su qualche fumetto, probabilmente è al cinema a guardare un film.

Poi succede che per caso comincia a scrivere e disegnare delle recensioni umoristiche a fumetti dei film che più lo colpiscono, e che le mette sul suo blog, e che queste raggiungano un tale successo da indurre Bao a pubblicarle in una raccolta. E succede che questa raccolta faccia ridere a crepapelle.

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Il Morandini divertente

Siamo di fronte al puro Ortolani, ad una rivisitazione di film più o meno belli in salsa Rat-Maniana, arricchita dalla presenza di alcuni ospiti sia all’interno delle vignette stesse, sia con le prefazioni che aprono il libro, da quella scritta da Alessandro Apreda a quelle disegnate da Giacomo Bevilacqua, Roberto Recchioni e Zerocalcare.

Ortolani ne ha per tutti, da Prometheus (che incredibilmente pare gli sia piaciuto, e questa cosa diventa una delle gag ricorrenti del libro) al Risveglio della Forza, da Fast & Furious alle Cronache di Riddick, pardon, di Gigioni, da Transformers 2: La caduta dei maroni a quella particolarmente esaustiva di Die Hard (Bratatatatatatata), gran parte dei film usciti nell’ultimo periodo, con particolare attenzione al triennio 2013-2015, è stato “ortolanizzato” in maniera esilarante.

Se volete saperne di più su un film che vi aveva incuriosito, se vi hanno parlato di un titolo e cercate conferme, o se avete visto un film e volete confrontare il vostro parere con quello di Leo Ortolani, il buon Leo lo avrà sicuramente già demolito per voi.

Miglior momento di sempre, il cammeo di Monica Bellucci, ma non vi dirò altro perché è una cofa che dovrete fcoprire da foli.

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Un libro da mare, un libro da amare.

Il buio in sala è un libro che potete tranquillamente portare al mare, una lettura leggera e divertente, che potete leggere sia in sequenza che sfogliando il libro e pescando un film a caso. Ma è anche un libro interessante, perché diciamolo, il cinema è una cosa seria, e le critiche di Ortolani non sono mai fatte per partito preso, e tra una risata e l’altra vi ritroverete spesso a pensare “Cacchio, ha ragione”.

Nonostante gli sia piaciuto Prometheus.

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.