Prodotto dal network televisivo USA Network, mostrato al pubblico in anteprima con una preview release online il 15 dicembre 2015 e poi il 14 gennaio 2016 attraverso il più standard circuito televisivo, anche l’episodio pilota di Colony è finalmente approdato alle sacre sponde di Stay Nerd.

“Colony” altro non è che una nuova serie tv sci-fi – creata da Carlton Cuse (Lost, The Strain, ecc… giusto per citare qualche nome) e da Ryan Condal, diretta da Juan José Campanella (premio Oscar nel 2010 per Il segreto dei suoi occhi) – che vede una Los Angeles del futuro occupata da sconosciute forze aliene e circondata da un muro di cinta che la isola dall’esterno. Da una prospettiva che sembra voler inserire una tranquilla quotidianità con la tensione di una vita non più normale come lo era nel passato, l’azione prende il via raccontandoci le vicende legate all’ex agente speciale Will Bowman (Josh Holloway), il quale, dopo l’invasione aliena e conseguente instaurazione di un nuovo organismo (più una sorta di regime militare vero e proprio a dir la verità) di controllo che vede gli invasori coadiuvati da un governo umano, è costretto a vivere in incognito insieme alla propria famiglia per evitare di essere prelevato e destinato a non si sa quale orrenda meta. Scoperta la sua identità, sarà costretto a collaborare con il governo per rintracciare e fermare i ribelli (parte della popolazione ostile alle nuove istituzioni) e poter così garantire ai propri cari un’esistenza migliore e priva di pericoli. Tuttavia la situazione, già così non proprio semplicissima, si complicherà ulteriormente a causa della moglie Katie (Wayne Callies) che… No. Con gli spoiler siamo a posto così: dobbiamo pur lasciare anche a voi lettori/spettatori il piacere di scoprire il resto della trama.

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L’episodio procede liscio fino alla fine senza troppi rallentamenti o grosse cadute di stile, tradendo (non che sia un male) una maggiore attenzione nei riguardi delle relazione fra i personaggi rispetto all’elemento “Visitors” e presentando un colpo di scena finale (abbastanza telefonato tuttavia) che potrebbe rivelarsi, nella sua gestione, l’elemento di maggior riuscita della serie o la sua condanna.

Cosa ci è piaciuto:

Sicuramente abbiamo apprezzato il velo di mistero relativo alla presenza aliena (nulla, se non di rimando) e il senso di incertezza che viene lasciato allo spettatore (Da dove vengono? Perché sono qui? Come sono fatti?) nella pochezza di informazioni presenti, ponendo, invece, l’accento sui diversi rapporti genitori/famiglia, governo/popolazione… Sui rapporti umani insomma, sicuro focus dell’intera serie.

Cosa non ci è piaciuto:

Purtroppo la storia e le soluzioni narrative adottate sembrano fin troppo stereotipate e figlie del genere di riferimento: poco spazio è stato lasciato alla sperimentazione e alla novità assoluta. Altro elemento poco convincente riguarda la (ri)costruzione scenografica della città e dell’apparato governativo che ne detiene il comando – le forze militari sembrano più una caricatura di se stesse che minacciosi esecutori-tutori di un ordine totalitario. Entrambe piuttosto anonime.

Continueremo a guardarlo?

Detto questo i motivi per continuare la serie non sono molti. Ovviamente, il pilot non è stato un disastro totale, ma non ci sentiamo neanche di promuoverlo senza qualche (grossa) riserva sul futuro. Sicuramente una prima visione potrebbe meritarla, con la speranza che il domani sia meglio dell’oggi.

Andrea Bollini
Vivacchia fra i monti della Sibilla coltivando varie passioni, alcune poco importanti, altre per niente. Da anni collabora con diverse realtà (riviste, associazioni e collettivi) legate alla cultura e all'intrattenimento a 360 gradi. Ama l'arte del raccontare, meno Assassin's Creed.