Noi amiamo la Virtual Reality, viva la Virtual Reality

Il 2017 è iniziato come molti si aspettavano, Trump ha giurato come presidente degli Stati Uniti, i social network hanno già fatto partire qualche flame e qualche meme (ormai è nota a tutti la moda di mettere il sale sul gomito alla Salt Bae), i migranti continuano la loro fuga dal terzo mondo, la Nintendo ha annunciato la sua nuova console (come al solito trascurando l’offerta ludica… e non mi venite a dire che Zelda vale 300 euro di console) e i lettori di Stay Nerd continuano ad aumentare (questo lo spero, altrimenti che scrivo a fare su questa rubrica?).

C’è speranza per questo anno nuovo? Fortunatamente si, come dicevano in Ritorno al FuturoIl vostro futuro non è ancora stato scritto, quello di nessuno! Il vostro futuro è come ve lo creerete, perciò createvelo buono!“ e presto avremo tutti il nostro fantastico caschetto per la Realtà Virtuale (sarcasm inside).

Come avevo già anticipato qualche column fa, volevo iniziare a parlare di tecnologia e in particolare di quei dispositivi che, per vari motivi, finiscono tra le mie mani. Iniziamo con questo “abracadabra” (citazione da film, dieci punti chi indovina il titolo) della virtual reality.

Mi ricordo ancora il film il Tagliaerbefilm del ’92 (15 anni fa… giusto per dire che l’idea non è nuova), che consiglio di vedere. Bene, quello che stanno proponendo ora non si distanzia molto rispetto a quel concept, l’unica differenza è che ora abbiamo una potenza computazionale molto più alta e quindi possiamo fare cose che prima non erano possibili (qui si apre un lungo discorso che parla anche della tanto famosa intelligenza artificiale, ma che per ora interrompo qui).
A novembre del 2016 Sony ha presentato il suo caschetto di realtà virtuale, seguendo gli esempi di Oculus (aka Facebook con un tocco di Samsung qua e là), HTC Vive, Intel (con una sorta di Real Sense modificato) e Magic Leap (che molti di voi non conosceranno, ma ha raccolto una valanga di soldi da Venture Capitalist in Florida).
Quello che non sapete, ma che forse avrete intuito, è che questa tecnologia è stata messa sul mercato troppo presto e questo, molto probabilmente (metto le mani avanti perché’ fare previsioni è difficile), è destinata a fare la stessa fine di Kinect, Wii, Wii U (si, la Nintendo non poteva fare a meno di una nuova console inutile) e PS4 wands ecc… l’elenco è lungo.

Si tratta di un mio punto di vista, ma i motivi sono tanti: prima di tutto, la tecnologia della realtà virtuale non è ancora matura.
Tutte le soluzioni presenti sul mercato si basano su un complesso sistema di sincronizzazione tra display e movimento. Per spiegarlo in parole semplice, il dispositivo deve occuparsi di stimare il movimento della vostra testa nello spazio (per ora penso che molte soluzioni si limitino a rotazioni – vedi dispositivo basato su telefono della Samsung) e sincronizzare le immagini (che vanno mandate ad alta definizione altrimenti si perde in realismo) in modo tale da rendere coerente il vostro movimento con quello che vedete (uff… spero di essere riuscito ad essere chiaro).
Inoltre aggiungete anche il fatto che spesso, mentre siete nella realtà virtuale, vi piacerebbe vedere le vostre mani per interagire con l’ambiente, o che vi piacerebbe muovervi nella stanza senza dover usare il joypad…


Bene, tutto questo, per ora non è semplice farlo su un unico dispositivo portatile (a batteria) e quindi tutte le aziende hanno iniziato a proporre, come allegato del proprio visore, cavi molto lunghi, sensori esterni, led, computer super potenti (vedi HTC Vive requirements) ecc…
Dico difficile e non impossibile perché esistono dispositivi che fanno già parte del lavoro, vedi Google Tango (che scalda come una stufetta elettrica dopo pochi minuti di utilizzo, quindi difficile da usare per ore) e Hololens di Microsoft (che ancora non ho provato, ma che molti mi dicono essere molto bello, anche se sembra abbia alcuni problemi con il display), il problema è che queste tecnologie non sono semplici da integrare in un sistema che già deve gestire un videogioco in 4K (ora va di moda così) e molto probabilmente con prestazioni che vanno attorno ai 60fps (si lo so, ma stiamo parlando di desiderata).
Quindi perché Sony ha presentato il visore? Penso per poter affermare di essere prima rispetto ai concorrenti (ipotizzo che Microsoft abbia aspettato a presentare soluzioni del genere, memore dell’esperienza Kinect. Dico questo perché avrebbero tutte le tecnologie, le conoscenze e le persone necessarie per fare un prodotto superiore a quello della Sony, ma ancora non hanno in programma niente).
Così stiamo assistendo a una sorta di corsa verso la moda del momento, tutte le aziende del settore stanno correndo come matte per cercare di arrivare a un dispositivo utilizzabile dai gamer e nessuna ha ancora raggiunto un prodotto utilizzabile da tutti.
Vi ricordate le televisioni 3D con gli occhialini? Bene, a quanto pare stanno facendo una brutta fine.
E ci sono aziende che è dal 2014 che promettono grandi soluzioni (ogni riferimento a Magic Leap non e’ casuale) ma che ancora non hanno fatto vedere nulla al di fuori di un “ritoccato” video promozionale.

Ma un sistema può morire solo a causa della sua immaturità? No, altrimenti non avremmo i pc adesso, ma c’è un altro fattore che mi suggerisce una realtà virtuale sulla via del tramonto, ossia i videogiochi.
Io non so quanti abbiano avuto la possibilità di giocare a un videogioco con il caschetto, ma la domanda che pongo è “per quanto ci avete giocato?.
Cerco di spiegarmi meglio, quando è uscita la Wii tutti quanti abbiamo iniziato a giocare a Wii Sport dicendo “che bello”, “wow”, “che divertente”, giusto? Stessa cosa con Kinect.
Bene, allora perché dopo qualche mese avete abbandonato tutto? Semplice, perché il gioco (i giochi) era ripetitivo e si basava tutto sul nuovo metodo di interazione (aka hanno progettato il gioco il più semplice possibile per adattarlo al controller).
Non so perché, ma credo stiano facendo lo stesso errore con i giochi in VR.
All’inizio tutti saranno entusiasti per il nuovo dispositivo, sicuramente qualcuno si divertirà a mettere il suo video su Couture o Twitch mentre si fa spaventare da un gioco horror, ma poi? Quanto resisterà? Dopo quanto tempo chiederete tutto in un cassetto?
E qui si apre un altro grande capitolo, perché il mondo dei videogiochi è un mondo in continua evoluzione e, da quello che vedo (i ragazzi di Staynerd possono confermare o smentire), tutte le case di sviluppo si stanno sempre più spostando verso gli “open world”, molto belli da giocare, ma complessi da realizzare, specialmente se si vuole mantenere l’attenzione del giocatore per lunghi periodi (non fatemi fare paragoni ma No Man Sky e GTAV sono entrambi open world, ma il secondo è molto più divertente da giocare e rigiocare).
Con la realtà virtuale i videogiocatori si aspetteranno lo stesso, o qualcosa di molto simile (io trovo fastidioso anche quest’ultimo Final Fantasy da quanto è “limitato” nei movimenti), ma i produttori di videogiochi sono pronti?
Realizzare un open-world complesso come quello di GTAV (che ha ancora molti margini di crescita) è molto difficile, poi provate ad aggiungere i requisiti di un sistema di realtà virtuale e calcolate gli anni (e non venite a dirmi che hanno fatto andare GTAV con Oculus, perché in quel caso si sono limitati semplicemente a integrare il sensore con il first-person mode, nessuno gioca a GTA con il caschetto… non ci credo).

 

Dal mio punto di vista, anche se la Sony ha fatto un grosso errore (così come la Nintendo, ma qui apriamo un altro capitolo…) e molto probabilmente si ritroverà presto tutti i videogiochi in VR scontati sullo store (ah… già lo sono per la maggior parte… ops), almeno può sempre contare sulla piattaforma e sui videogiochi classici che si stanno evolvendo. I concorrenti invece sono messi molto male (Oculus in primis), stanno puntando tutto sul migliorare il device (ancora in stato embrionale secondo me) e poco sui contenuti e i videogiochi (che cavolo ci fai con un Oculus?).
Conviene comprare adesso il caschetto VR? Secondo me no, si tratta solo di una moda del momento e la tecnologia migliorerà tantissimo nei prossimi anni.
Questa tecnologia ha un futuro? Ni. Hololens sembra aver raggiunto una buona maturità (giudizio in sospeso da verificare dopo test), gli investimenti sono enormi e tutte le aziende che fanno dispositivi mobili e videogiochi stanno spendendo denaro su tecnologie di questo tipo, quindi qualcosa succederà (in realtà lo so ma non posso dirvelo)… cosa non so, ma qualcosa già bolle in pentola.

Davide Migliore
Nasce Ingegnere informatico e rimane incastrato in un computer finché un giorno, chiamando i suoi genitori, annuncia "Pare che ho un dottorato di ricerca". Dopo tre anni passati a giocare con carrozzine guidate dal pensiero e robot bambini, ha una crisi mistica e decide di abbandonare tutto per scoprire il segreto di Steve Jobs. Studia tutto ciò che riguarda la mente e il suffisso -ologia, e un giorno arriva l'illuminazione, co-fonda il Coffee Tree Studio e si scopre ancora incastrato dentro un computer. Ha l'abitudine di morire una decina di volte all'anno e ha un nano da giardino armato di ascia.