Parlare di rispetto per l’ambiente e di amore per la libertà con fantasia

Abbiamo già lottato contro la dittatura, e l’abbiamo sconfitta grazie al potere dei colori e della gioia. Lo abbiamo fatto quasi dieci anni fa su Wii, e lo continuiamo a fare adesso con la remaster di De Blob, giunta al suo secondo capitolo per PlayStation 4, Xbox One e PC.
Rivestire le forme tonde e gommose di Blob, eroe della serie, si è rivelata un’azione molto più piacevole del previsto. La ragione risiede nella natura scanzonata e leggera del titolo, in grado di coinvolgere e rilassare l’utente adulto, e di divertire e far sorridere i più piccini soprattutto.
Tutto ciò acquisisce maggiore fascino quando si viene a sapere che l’idea di De Blob nasce da un gruppo di otto studenti della Utrecht School of Arts, per incentivare la rivitalizzazione di alcuni quartieri della loro città.
Ecco come il videogioco si trasforma in uno strumento per trattare questioni di vita quotidiana, senza però rinunciare alla bellezza della fantasia.

Alla ricerca del Compagno Nero!

Il Compagno Nero non è un ossimoro, ma è il cattivo contro cui dovremo lottare nei panni di Blob. Scampato alla disfatta del primo capitolo, il boss della INKT è tornato a gettare scompiglio nel territorio di Prisma City. Nel tentativo di catturarlo una volta per tutte, ci ritroveremo a passare per zone grigie della città, scoprendo la presenza di un’inquietante setta, nota come Bland, che venera il colore bianco. Scopriremo così che l’oppressione “politica” e “religiosa” (le virgolette servono a sottolineare il linguaggio simbolico del titolo) ha assorbito tutto il bello di Prisma City.
Spetterà a noi riportare la gioia di vivere derivata dai colori, dalla musica e dalla libertà, grazie alla nostra incredibile capacità di assorbire le cromie. Per farlo, basterà immergersi in pozze colorate o sfruttare i Verni-Bot, robottini che contengono colore,  i quali vagano per le strade.

Coloro che hanno avuto modo di giocare ai capitoli di De Blob, noteranno che l’essenza del secondo capitolo rimane immutata in questa remaster.  Il principio difatti rimane lo stesso: assorbire i diversi colori (di base blu, rosso, giallo, verde, viola, arancione e marrone) per dipingere la peculiare ambientazione del livello.
Questo processo, che è il fulcro su cui si fonda la serie di De Blob, viene reso simpatico dalle numerose sfide disseminate. Queste ci porteranno a dover colorare o una serie di edifici in una determinata tonalità, o gli abitanti appena liberati, o elementi specifici come barche o alberi.
Accanto a queste sfide di stampo artistico, ne esistono altre più “fisiche”: capiterà infatti di dover saltare sopra contro dei nemici che occupano un’area, o di distruggere casse e aggeggi della INKT. Anche in questo caso basterà una sola azione: saltare.
Ogni sfida ci permetterà di ottenere secondi extra, dato che avremo un tempo limite a disposizione per poter concludere il livello. Questo però non dovrà provocare alcuna fretta, poiché il tempo a disposizione si rivelerà essere sufficiente, oltre al fatto che potremo contare su una comoda mappa, che ci segnalerà le sfide o gli obiettivi più vicini.

De Blob 2 conserva le meccaniche basilari del primo, appartenenti al platform 3D, il che lo rende (ancora una volta) un titolo rivolto principalmente a un pubblico giovane.
Ciononostante, lo stile brioso con il quale vengono annunciate le sfide e la componente esplorativa, rendono l’avanzare dei livelli un momento rilassante e privo di fronzoli anche per i giocatori più adulti.
L’esplorazione infatti è l’elemento che invoglia a proseguire, poiché in ogni angolo della città possono celarsi lampadine Ispirazione, che ci permetteranno di ottenere punti da usare per migliorare alcune statistiche di Blob, Stili per donare varietà alle nostre tinte, oppure passaggi segreti.
Essi rappresentano l’aspetto interessante di questo secondo capitolo, poiché riguardano sezioni in 2D, per lo più sotterranee. Anche qui ritroviamo meccaniche platform, in questo rese più varie da una presenza più corposa di nemici e da piccoli rompicapi composti da pulsanti.
Un elemento innovativo che invece riguarda la remaster di De Blob 2, è la possibilità di giocare in due alla modalità Storia con Pinky, il che dona ulteriore divertimento. Vi sono comunque altre modalità di gioco in co-op o singleplayer che regalano varietà al titolo.
Tuttavia, nonostante gli elogi, sussistono due problemi che spesso inficiano l’esperienza: i controlli, non sempre ottimali e ben bilanciati, e, specialmente, la telecamera. È vero che possiamo ricorrere alla pressione di un tasto per centrale la visuale (nel nostro caso era la levetta analogica perché abbiamo provato il titolo su PS4), ma farlo in continuazione perché la telecamera segue in maniera caotica il nostro alter ego è davvero fastidioso.

Dal funky alla salsa

Se dal punto di vista gameplay De Blob non sembra essere invecchiato benissimo, lo stesso non si può dire per quel riguarda lo stile. Graficamente il gioco appare piacevole, grazie alle forme rotonde e morbide dei diversi elementi, naturali e non. Anche gli intramezzi video, utili ai fini narrativi, sono davvero simpatici, grazie alle animazioni fluide e cartoonesche.
Il vero punto di forza, però, rimane il comparto sonoro. Occorre delineare una scena specifica per far comprendere il potere della musica in De Blob 2: all’inizio di ogni livello, verrete rapiti dall’atmosfera incredibilmente desolante causata dal grigio perenne e dall’assenza di suono. Non appena comincerete a colorare i primi dettagli, sentirete delle note di sottofondo. Più colorerete più la musica diventerà  forte, rendendo lampante il passaggio da mondo apatico a mondo ricco di vita.
Ma la cosa davvero piacevole è il ritmo dei brani musicali, i quali appartengono a generi molti diversi tra loro, che entrano nella testa e ci accompagnano durante il nostro girovagare.

Verdetto

De Blob 2 torna con una veste grafica migliorata e una modalità co-op nella modalità Storia su PlayStation 4, Xbox One e PC. Lo stesso non si può dire per i controlli, a volte mal calibrati, e la telecamera caotica. Questo aspetto può essere mitigato dalla semplicità delle azioni, che di base si traducono in saltare e colorare. I comandi basic, assieme allo stile cartoonesco e rotondo, lasciano De Blob 2 un prodotto rivolto principalmente a un pubblico giovane.
Tuttavia, il linguaggio simbolico che permea il titolo, la spensieratezza derivata dall’esplorazione, e lo stile colorato e ritmato, rendono De Blob 2 un gioco godibile anche a chi è in cerca di un passatempo leggero, frizzante e simpatico.

Lorena Rao
Deputy Editor, o direttigre se preferite, assieme a Luca Marinelli Brambilla. Scrivo su Stay Nerd dal 2017, per cui prendere parte delle redini è un’enorme responsabilità, perché Stay Nerd è un portale che punta a stimolare riflessioni e analisi trasversali sulla cultura pop a 360° tramite un’offerta editoriale più lenta e ragionata, svincolata dalle dure regole dell’internet che penalizzano la qualità. Il mio pane quotidiano sono i videogiochi, soprattutto di stampo storico. Probabilmente lo sapete già se ascoltate il nostro podcast Gaming Wildlife!