Destiny è stato sicuramente uno di quei titoli in grado di spaccare critica e pubblico, creando delle vere e proprie fazioni: già poche settimane dopo la sua uscita c’erano quelli che lo osannavano come un titolo in grado di rivoluzionare gli FPS online; c’erano quelli che lo ritenevano un prodotto scialbo senza ne arte ne parte, scippatore delle meccaniche proprie degli MMORPG senza conservarne lo spirito; c’erano infine quelli a cui non fregava una minchia di Destiny, ma questa è tutt’altra storia. Una cosa era certa, Bungie aveva gettato una sorta di seme nella galassia pronta ad espandersi a dismisura divorando le ore dei giocatori (e i loro portafogli). Sin dall’inizio, infatti, i creatori di Halo non avevano nascosto che ci sarebbero state delle succulente espansioni in grado di ampliare il concept espresso nel titolo “liscio” e aggiungere nuovi interessanti contenuti.

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Se con L’oscurità dal profondo, non s’erano viste novità di nota, eccezion fatta per il becero doppio upgrade delle armature esotiche, con Il Casato dei Lupi le novità promettevano davvero bene sulla carta. E a dire il vero dai primissimi minuti di gioco le aspettative sembrano confermate: non appena infatti si effettua l’aggiornamento, il solito filmato in CGI ci avverte che i valorosi guardiani sono 2856236-destiny+how_trials_of_osirischiamati a combattere al fianco della Regina degli Insonni! Quale sorpresa! Finalmente quella palla viola piazzata al centro dello schermo acquista un’utilità diversa da quella di lampadario multidimensionale! L’esaltazione iniziale viene ovviamente castrata sin da subito: atterrati sull’atollo è abbastanza frustrante notare come Bungie abbia fondamentalmente re-skinnato la Cittadella, proponendo al giocatore un’ambientazione in fin dei conti molto simile per funzioni e attrattive. Superato lo shock iniziale, si può però apprezzare l’eccellente colpo d’occhio se si guarda l’orizzonte e la suggestiva sinuosa colonna sonora che ci accompagnerà durante tutta questa nuova avventura. L’incipit rimane lo stesso della precedente espansione: un NPC ci proporrà una serie di missioni, che si dipaneranno lungo una scialba sceneggiatura per concludersi con un “epica” boss battle. Visto il poco impegno di Bungie nel creare una storia degna di questo nome, anche noi ci limiteremo a dire solo che la storia è un contorno per farci ri-attraversare aree di gioco già esplorate e farci ottenere delle ricompense più o meno interessanti.

2856925-pvp_widow'scourt_3rdp_03L’unica nota positiva da segnalare è l’attraversamento di alcune aree della volta di vetro che permetterà a tutti quei giocatori che non hanno esplorato queste zone per disparati motivi (tutti i foreveralone senza amici…) di visitare finalmente questo scorcio nascosto dell’ambientazione di Destiny. Ovviamente nessuno di noi si aspettava che il fulcro di questa espansione fosse la storia, anzi sapevamo tutti benissimo che avremmo dovuto guardare altrove. La vera attrazione del Casato dei Lupi è infatti la Prigione degli anziani: una modalità PvE che poterà i giocatori a scontrarsi contro diverse wave di nemici e boss per poi ottenere ricompense di primissimo ordine. La sfida non è sicuramente banale, sopratutto se si tiene conto del fatto che ogni scontro ha delle dinamiche proprie dovute a dei modificatori che costringeranno i giocatori a rivedere di volta in volta la propria tattica. Alla fine dello scontro finale con un boss riciclato dalla storia, si avrà accesso alla Luce Eterea che permette di potenziare le armi leggendarie e i pezzi di armatura fino al nuovo cap, ossia al livello 34.

wolves2È un passo avanti che elimina il “doppio potenziamento” delle armature esotiche visto nella precedente espansione, ma che comunque non riesce a togliere di mezzo quel “puzzo” di grinding selvaggio stile primissimi anni ’90. Insomma anche questa sembra l’ennesima buona occasione afferrata a metà da Bungie. Per quanto riguarda gli altri contenuti dell’espansione, oltre alle nuove mappe del crogiolo, sono stati introdotti un nuovo raid “il Ladro d’ombra” e un nuovo evento competitivo “Le prove di Osiride”. Il primo, sebbene non aggiunga nulla di totalmente innovativo, è comunque un add-on ben gestito e bilanciato che farà la gioia degli amanti dei raid: si tratta sempre di affrontare nemici dall’enorme potenziale distruttivo per arrivare fino al boss finale Taniks lo Sfregiato che alla fine della giostra si troverà con un segno in più sul viso ad opera dei nostri guardiani. Le prove di Osiride, invece, prova ad introdurre delle meccaniche totalmente nuove contrapponendo due gruppi di tre guardiani che dovranno ottenere nove vittorie prima di essere sconfitti tre volte. In conclusione Il Casato dei Lupi non sembra discostarsi troppo dalla precedente espansione per qualità e quantità dei contenuti, dimostrando come possa essere difficile ribilanciare un titolo nato su buoni presupposti ma espressi in modo pressappoco approssimativo. Consigliamo l’acquisto quindi solo ai fan sfegatati della serie.