C’è una guerra nel mio smartphone!

La corsa di Nintendo sul mercato mobile non sembra arrestarsi, dopo l’ottimo successo di Pokemon Go e più recentemente di Super Mario Run. Il terzo titolo ad approdare sugli schermi dei cellulari di tutto il mondo è Fire Emblem: Heroes.
Il gioco, lo specifichiamo per i meno avvezzi alla serie, è uno strategico a turni su scacchiera, come Final Fantasy Tactics, Disgaea o Ogre Battle. Una tipologia di gioco, quindi, che se sviluppata con intelligenza ben si può sposare con la fruizione fugace tipica del gaming in mobilità. E Fire Emblem: Heroes è sviluppato con intelligenza (e da Intelligent Systems).

La storia di Fire Emblem: Heroes è decisamente banale, e se intendete scaricarlo per vivere una grande ed epica avventura, come eravate abituati a fare con le precedenti incarnazioni della serie, sappiate che vi siete rivolti al gioco sbagliato.
C’è un impero malvagio che sta reclutando gli eroi dei vari episodi dei vari Fire Emblem. Punto, fine. Ovviamente si tratta solo di un pretesto per poter poi mettere su l’impianto di gioco, e giustificare la presenza all’interno di questo Heroes dei vari personaggi di ogni capitolo della serie. Gli eroi reclutabili sono infatti 200, divisi per rarità. Il perno del titolo è infatti quello di pescare in una specie di lotteria nuovi personaggi, così da poter costruire una squadra via via più forte, e poter affrontare le missioni dello story mode a difficoltà sempre crescente per poi competere online contro altri giocatori.

Abbiamo quindi detto che il core di tutto il prodotto è la “collezione” dei vari personaggi; vediamo quindi come funziona questo sistema, e quanto costa, data la natura free to play di Fire Emblem: Heroes.
La valuta di gioco, rappresentata dalle sfere, permette di evocare i personaggi. Ogni personaggio evocato costa cinque sfere, e se se ne pescano 5 consecutivi c’è uno sconto complessivo di cinque sfere. I personaggi così chiamati sono divisi per rarità e quindi le possibilità che ne capiti uno di massimo valore sono statisticamente più basse, ma ogni volta che si fa una pesca “sfortunata” la percentuale della probabilità che si ottenga un personaggio raro aumenta. Per darvi un’idea sui costi invece, considerate che le missioni della storia pagano, al completamento, una sola sfera, ed i prezzi per l’acquisto non sono così bassi (si va dai 1.99€ per acquistarne tre ai 74.99€ per acquistarne 140). Una pesca base di cinque personaggi, in denaro, viene quindi 12.99€, che non è poco. Ci sono poi ovviamente altri modi per accumulare valuta di gioco, così come ci sono altri modi per spenderla.

Migliorare il proprio castello per ottenere bonus, ricaricare l’energia da spendere per poter giocare le missioni, e praticamente ogni vantaggio che si può cercare in game, costa sfere.
Il sistema di gioco ha anche altre meccaniche, non tanto complesse quanto un po’ nascoste dalla mancanza di un esauriente tutorial. Ad ogni modo abbiamo parlato dell’energia, quindi torniamoci: questa si ricarica di un punto ogni 5 minuti, ma va spesa per fare le missioni del gioco. Quelle base si possono avviare spendendo un punto, però se si aumenta la difficoltà i costi lievitano. Ci sono poi oggetti utili a far salire di livello i personaggi, oggetti per farli auementare di valore, punti abilità spendibili per apprendere nuove skills, oltre alla possibilità di fondere due personaggi identici (sì, sono previsti i doppioni) per aumentarne le statistiche e liberare eroi che non ci servono allo scopo di ottenere oggetti. Insomma, le meccaniche da padroneggiare per riuscire a creare un party ad hoc, e potenziarlo fino alla nausea, sono tante e c’è molto da imparare; l’unico dubbio rimane legato ai costi e alla voglia di passare ore ed ore in mezzo a tutti questi menù.

Ovviamente il gioco mette da parte tutte le velleità degli episodi storici della serie, come una storia degna di tale nome, per dedicarsi esclusivamente ad una lunghissima serie di mappe da giocare. Le modalità sono comunque diverse, e si passa dalle missioni della main quest, giocabili e rigiocabili perché proseguendo si sbloccano le mappe già affrontate con nuovi livelli di difficoltà.

Oltre a questo troviamo una modalità online, in cui competere con altri e ottenere eroi bonus. Questa è divisa in stagioni della durata di sette giorni, al termine dei quali si possono raccogliere i guadagni ottenuti. C’è poi una modalità allenamento, utile a potenziare il nostro party con una serie di mappe divise per livello consigliato. Inoltre è possibile combattere in Mappe Speciali extra, disponibili solo per un periodo di tempo limitato.

Abbiamo parlato in apertura di come serva intelligenza per sviluppare un gioco complesso come un TRPG adattandolo agli smartphone e a partite mordi e fuggi. Il lavoro fatto dallo sviluppatore, che è poi lo stesso che si occupa delle versioni maggiori della serie, è stato orientato al ridurre le meccaniche di gioco, senza snaturarle, e a rendere tutto molto più rapido. Il sistema di gioco è sempre lo stesso, incentrato su diversi tipi di unità e imperniato sul classico sistema sasso-carta-forbice, sia per quanto riguarda gli elementi che per quanto concerne le armi. Le mappe sono molto più piccole che in passato, così ovviamente sono meno anche gli attori che ci si muovono dentro. Naturalmente questo permette battaglie più rapide, ma non per questo troppo banali. Le meccaniche di gioco sono decisamente meno rispetto ai Fire Emblem tradizionali, e ad esempio manca la possibilità di utilizzare oggetti, ma non possiamo che condividere la scelta dello sviluppatore. 

Chiudiamo la disamina di Fire Emblem: Heroes con l’aspetto tecnico del gioco. Il design dei personaggi è ancora una volta eccellente, mentre sui campi di battaglia troviamo delle piccole sprites in stile deformed animate in modo veramente adorabile. Promosse a pienissimi voti anche le musiche, veramente belle.

Concentriamoci però sulle peculiarità dei giochi mobile: innanzitutto, Fire Emblem: Heroes deve essere costantemente connesso ad internet, anche se il consumo dati è molto basso. L’impatto sulla batteria, invece, si fa sentire non poco, purtroppo. Nonostante ciò il telefono non scalda anche giocandoci per un’ora consecutiva, e questo è senz’altro un bene per le nostre mani (e i nostri smartphone). Il download necessario non è invece di poco conto, si parla di centinaia di mega (abbiamo provato il gioco su Android), perché una volta ottenuto dallo store Fire Emblem scaricherà altri dati una volta avviato e dopo il tutorial.

Conclusioni

Fire Emblem: Heroes è un buon titolo mobile: si può giocare per brevi sessioni e con una sola mano, ha possibilità di intrattenere molto a lungo grazie agli eroi da collezionare e sviluppare, ed è realizzato davvero bene, oltre ad offrire moltissime possibilità e modalità. Il rovescio di questa medaglia è il fatto che il gioco è proposto come free to play, e con dei prezzi della valuta interna al gioco non proprio abbordabili, soprattutto se si vuole ambire a scalare le stagioni. Qui però dipende tutto da che tipologia di giocatore siete, quanta calma avete e dove volete arrivare, come in ogni F2P. Dal canto nostro non possiamo però che premiare Fire Emblem: Heroes, mentre attendiamo di vedere come Nintendo deciderà di supportare il gioco nei mesi post lancio.

Luca Marinelli Brambilla
Nato a Roma nel 1989, dal 2018 riveste la carica di Direttore Editoriale di Stay Nerd. Laureato in Editoria e Scrittura dopo la triennale in Relazioni Internazionali, decide di preferire i videogiochi e gli anime alla politica. Da questa strana unione nasce il suo interesse per l'analisi di questo tipo di opere in una prospettiva storico-politica. Tra i suoi interessi principali, oltre a quelli già citati, si possono trovare i Gunpla, il tech, la musica progressive, gli orsi e le lontre. Forse gli orsi sono effettivamente il suo interesse principale.