Tutte le novità sul gioco di carte ispirato alla celebre saga dello strigo.

Con la cura e l’attenzione che contraddistingue CD Projekt dai suoi esordi ad oggi, che come videogiocatori abbiamo ben potuto apprezzare nell’ottimo trattamento operato con saga di The Witcher (soprattutto con il terzo capitolo), anche il gioco di carte “spin off” Gwent, divenuto un titolo free to play a tutti gli effetti nell’ultimo periodo dopo svariate fasi di beta, è soggetto a costanti aggiornamenti e miglioramenti, che lo rendono sempre più complesso e intrigante.

Durante la Gamescom abbiamo avuto modo di partecipare ad un evento che ne introduceva ulteriori importanti novità. La più grossa è sicuramente la modalità per giocatore singolo, ribattezzata Thronebreaker. Parliamo di una storia inedita, una modalità avventura che narrativamente va ad ampliare l’universo di The Witcher. Ovviamente il materiale di partenza rimangono sempre i romanzi originali di Sapkowski, e più precisamente, prenderà di peso un personaggio importante che in questa nuova trama rivestirà il ruolo di protagonista: Meve, la regina del regno di Rivia (esatto, lo stesso posto da cui Geralt prenderà il suo celebre nome) e di Lyria. Il gioco sarà strutturato come un gdr a visuale isometrica, caratterizzato da uno stile grafico ben diverso da quello del gioco originale, ma altrettanto accattivante.

Il mondo è infatti dipinto grazie al cel shading e a dei colori pastello che fanno sembrare il tutto una gradevole graphic novel animata. L’intera esperienza durerà circa 10/15 ore e non sarà meno curata di quanto abbiamo visto nelle avventure di Geralt. Prepariamoci quindi ad una avvincente storia, farcita ancora una volta di brillanti dialoghi tra personaggi più o meno noti in cui dovremo ben pesare le nostre parole. La coraggiosa regina viaggerà nelle sue terre cercando di contrastare il solito impero di Nilfgaard, e ovviamente tutto il tessuto narrativo andrà ad incorniciare ulteriori occasioni di accrescere i nostri mazzi di carte e di usarli per sconfiggere vari avversari, seguendo spesso regole imprevedibili e studiate ad hoc per caratterizzare questa modalità.

Oltre alla modalità single player, la presentazione di CD Projekt ha posto molta enfasi sui tornei online organizzati per elevare Gwent ad un vero e proprio E-sports. Fatto quindi di competizioni serie, organizzate, e ovviamente con in palio ricchi premi in denaro. L’ambizione nasce dall’ottimo riscontro avuto con la prima competizione veramente ufficiale, che ha portato il team a preparare un percorso per tutti gli aspiranti Gwent Master presenti nel globo. Naturalmente non sarà una strada facile. i giocatori prima di arrivare alle fasi finali dei tornei dovranno superare varie fasi di qualificazione, divise in Gwent Open e Challenger. Questa fase durerà ancora diversi mesi (e finirà presumibilmente a 2018 inoltrato) e tutti punteranno ad un’unica meta: i World Masters, che come è facile intuire, incoronerà il miglior giocatore al mondo.

Gwent quindi, nato da una costola di The Witcher 3 che introdusse per primo questo innovativo gioco di carte, ha davanti a sé un futuro molto prospero, ed è chiaro come CD Projekt  abbia intenzione di creare un nuovo fenomeno mondiale nel campo dei giochi di carte competitivi. Le premesse ci sono, prima tra tutte un gioco che alla sua base ha una struttura solida e ora sempre più stratificata. Facile quindi essere molto ottimisti a riguardo.

 

 

Davide Salvadori
Cresco e prospero tra pad di ogni tipo, forma e colore, cercando la mia strada. Ho studiato cinema all'università, e sono ormai immerso da diversi anni nel mondo della "critica dell'intrattenimento" a 360 gradi. Amo molto la compagnia di un buon film o fumetto. Stravedo per gli action e apprezzo particolarmente le produzioni nipponiche. Sogno spesso a occhi aperti, e come Godai (Maison Ikkoku), rischio cosi ogni giorno la vita in ridicoli incidenti!