Ottobre è stato un mese difficile, nel senso che i negozi sono stati invasi da una serie di titoli di altissimo valore. Abbiamo rinunciato alla nostra già esile vita sociale per provarli tutti. Non contenti di ciò abbiamo litigato e abbiamo combattuto per decidere chi dovesse salire sul podio più ambito del Web. E il vincitore del Gioco Del Mese di Stay Nerd questa volta è toccato al nostro amico baffuto Super Mario, che con la sua ultima incarnazione si porta a casa il titolo.

Super Mario Odyssey è un capolavoro senza mezzi termini. Offre tutto il divertimento del platform più spinto e lo fa senza arrivare a compromessi. La struttura del level design è pura poesia, ricco, vario e inaspettato. La mano sapiente di Kenta Motokura, che già aveva lavorato su Mario 64 e su Mario Sunshine, porta all’estremo il concetto di livello aperto, creando dei veri e propri playground dove divertirsi a volteggiare. Come se questo non fosse sufficiente, l’introduzione di Cap, il cappello magico dallo sguardo sornione, cambia completamente le carte in tavola, permettendo al giocatore di impossessarsi di nemici, oggetti e personaggi sparsi per i livelli, aggiungendo nuovi strati a un gameplay già di per sé estremamente profondo. Si potrebbe dire che questa è l’avventura in cui Mario assume più poteri in assoluto.

Dopo quasi quaranta anni di servizio, Mario continua a mietere le sue brave vittime e lo fa con uno stile invidiabile e unico, con richiami ai suoi esordi in 2D, perfettamente calati in un contesto che mai è stato più 3D. Il gioco scorre liscio, divertente e appagante, regalando vere emozioni, soprattutto nel suo finale da lacrime. E il primo playthrough serve solo ad aprire le porte all’end-game che raddoppia il divertimento e vi lascia incollati alla console per altre decine e decine di ore.

Super Mario Odyssey è il nostro gioco del mese, ma è anche un po’ il nostro gioco del cuore, per tutto quello che ha saputo regalarci in queste ore di magnifica avventura e come sempre il nostro Mattia Iacono lo omaggia con tutta la maestria a cui ci ha abituato.

Let’s do the Odyssey!

Eugene Fitzherbert
Vittima del mio stesso cervello diversamente funzionante, gioco con le parole da quando ne avevo facoltà (con risultati inquietanti), coltivando la mia passione per tutto quello che poteva fare incazzare i miei genitori, fumetti e videogiochi. Con così tante console a disposizione ho deciso di affidarmi alla forza dell'amore. Invece della console war, sono diventato una console WHORE. A casa mia, complice la mia metà, si festeggia annualmente il Back To The Future Day, si collezionano tazze e t-shirt (di Star Wars e Zelda), si ascolta metal e si ride di tutto e tutti. 42.