Riflessioni a caldo sui free to play e il futuro di questo mercato

Ultimamente si sta assistendo all’ascesa di giochi gratuiti ma ottimi, così mi sono chiesto e se i free to play fossero il futuro del gaming? Sia chiaro, qui nessuno ha una sfera magica per conoscere il futuro, né tantomeno auspichiamo ad una ascesa così repentina e devastante dei free to play, eppure l’idea è nata in maniera così spontanea ed automatica che è impossibile non parlarne. Ciò detto, se non fosse abbastanza chiaro, quanto segue è frutto unicamente di un’idea squisitamente personale e che in qualche modo sento di dover condividere.
Ne sono certo, qualunque giocatore – che possa definirsi tale – almeno una volta nella vita avrà sperimentato il free to play (quello legale, eh). Che sia stato un piccolo e triste gioco flash online, o un progetto di lunga durata disponibile sul web, paradossalmente è indifferente. Per questo vorrei analizzare insieme, per quanto mi è concesso, il mercato odierno e cosa mi ha portato a pensare che i  Free To Play potessero essere il futuro del gaming. Ovviamente poi la parola starà a voi!

Free to Play, piattaforme di riferimento ed espansione!

Innanzitutto, negli ultimi tempi il Free To Play hanno avuto occasione di mostrarsi in tutta la sua potenza e in tutte le sue funzionalità grazie a due piattaforme che lo lanciano (e lo esaltano) al massimo delle sue possibilità: sto parlando ovviamente di PC e smartphone. Su PC, come ben saprete, spopolano i vari DOTA, L.O.L., Team Fortress, War Thunder, World Of Tanks, e altre centinaia – se non migliaia – di titoli. Mentre sul cellulare abbiamo il fiorente mercato di Clash Of Clan, Boom Beach, Zombie Tsunami etc. Tutte queste piattaforme hanno fatto sì che la gente potesse ingegnarsi per creare qualcosa di suo senza dover avere un budget enorme di partenza. Per non parlare della possibilità di “moddare” o comunque “emulare” un progetto e crearne qualcosa di incredibile (vedi DayZ). Nella Next Gen il Free To Play sta riscuotendo un enorme successo, basti pensare a titoli di Killer Instinct, War Thunder, Warframe e altri Free To Play presenti anche sulle Next Gen. Cosa voglio dire con tutto ciò? Effettivamente è inutile citare i giochi senza un minimo di riflessione a riguardo, anche se in questo caso c’è davvero poco da aggiungere. Si tratta solo di esaminare il trend e cercare di portarlo nel futuro; se non fosse chiaro il trend è più che positivo, la quantità e soprattutto la qualità dei cosiddetti free to play sta aumentando in maniera esponenziale, e il loro successo difficilmente verrà frenato dal mercato. Quindi aspettiamoci di vedere sempre più Free To Play ovunque. Grazie a Dio.

Dota 2
Dota 2

Il costo e il bilanciamento

Il bello del Free To Play, come dice il nome è che è gratuito. E questo spinge chiunque a voler provare il tuo gioco. Mi spiego meglio, mentre se per console la gente aspetta di leggere recensioni (o di farsi abbindolare dall’hype), di ascoltare il parere di amici e cose simili prima di spendere circa 70 euro per un gioco nuovo, per il Free To Play è l’opposto, basta semplicemente scaricarlo e provarlo. Il gioco richiede dai noi uno sforzo davvero esiguo, se consideriamo le potenziali ore di divertimento che potrebbe regalarci. Se ci piace bene, se no basta disinstallarlo. E nel processo ci hai risparmiato un sacco di soldi. Mica poco. Allora voi direte, come fanno le software house che producono free to play a campare delle loro creazioni se queste sono gratuite? Semplice, gli acquisti in gioco. Come per Clash Of Clan si comprano delle gemme per avere dei piccoli vantaggi in gioco, così per War Thunder si comprano aerei speciali, così come per LOL si possono prendere personaggi speciali. MA, attenzione, perché qui c’è un grandissimo ma. Tutti questi acquisti in app, non devono far si che il gioco diventi ciò che viene chiamato Pay To Win. Ovvero che questi acquisti finiscano per favorire chi spende soldi in gioco. Vi assicuro che la cosa può diventare una vera piaga videoludica, e può letteralmente rovinare qualsiasi gioco, anche qualora fosse perfetto. Una volta (detto così sembro vecchio) questo pericolo era più che concreto, sopratutto all’inizio della storia dei free to play ma ora, questa brutta e triste moda di pagare per essere più belli, più forti e più fighi grazie a Dio è quasi cessata.

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League of Legends

Quando il meccanismo “pay to win” non era abbastanza conosciuto e riconoscibile, gli sviluppatori (gran furboni) ci ricamavano sopra in maniera incredibile, sfruttando a loro vantaggio la passione dei videogiocatori e l’effetto “desiderio” che scaturiva da armi e equipaggiamenti più potenti. Cos’è successo poi? Perché il trend – seppure ci siano ancora tanti, troppi pay to win – è calato? Semplicemente perché la gente si è rotta le scatole di crepare dopo due secondi contro giocatori economicamente invincibili e si è spostata su lidi migliori. Alla fine i free to play che vanno avanti e diventano di successo sono proprio quelli in cui c’è un buon equilibrio, tra chi gioca solo per divertirsi e chi invece ci investe veramente tempo e denaro, quando il gioco pende troppo dal lato “shoppone”, i free to play smette di essere qualcosa di bello, per trasformarsi in qualcosa di incredibilmente triste.
Devo ammettere con soddisfazione (soddisfazione come giocatore) che sulla piazza di Pay To Win ce ne sono veramente pochi (io non ne conosco, ma sono certo che qualche lettore potrà farmi degli esempi). A prescindere dalla vittoria vi starete chiedendo, perché pagare qualcosa in un gioco gratuito? Io vi riporto la mia esperienza, pago volentieri una bassa cifra (dai 3 ai 10 euro) per ampliare il mio parco velivoli in War Thunder, per avere una pace prolungata e di conseguenza poter farmare al meglio su Clash Of Clan, e cose simili. Pago volentieri questa cifra di per sé irrisoria, anche perché bisogna riconoscere agli sviluppatori di aver fatto un buon lavoro (e di assicurarsi che quel lavoro non venga interrotto). I miei 5 euro sono un po’ come un “Bravi ragazzi, ve li siete meritati.” Sono disposto a pagarli anche più di una volta. Sempre meglio che pagare 40 euro di DLC, o effettuare un preorder per ricevere in regalo un’inutile skin aggiuntiva, e mettere i miei soldi nelle mani di sporca major dell’industria videoludica. Pensate che un Free To Play non sia un buon investimento? Andate a vedervi gli introiti generati da Fallout Shelter. Gioco per altro in cui pagare non serve veramente a nulla se non per aggiungere casualità al gioco e regalarci qualche emozione diversa. Questo unicamente per ribadire il successo dei free to play, e farvi capire che a produrre questo tipo di giochi non sono solo degli sviluppatori anonimi e poco conosciuti ma che anche le software house più importanti hanno fiutato l’affare.

Boom Beach
Boom Beach

Un equilibrio nella forza

Come da profetiche parole di Star Wars, il Free To Play si contrappone al suo più antico nemico. La squallida “espansione a pagamento”. Sì. Perché io non trovo giusto che si progetti un videogioco con 12 armi in croce e 4 mappe, e se tu ne voglia altre debba pagare fior fior di quattrini. Purtroppo la logica di mercato consumistica ci ha portato a questo. Ma i Free To Play si ergono come bastioni di democrazia e meritocrazia. Sei bravo? Allora guadagni. Sei divertente? Allora guadagni. Non come oggi, che molti titoli continuano a vendere per il nome che si sono fatti in passato, nonostante apportino piccole e tristi modifiche riciclandosi come nuovi. Questo nel Free To Play non accade. Perché la lotta per la supremazia è accanita, e di conseguenza gli sviluppatori si armando di pazienza, inventiva e cercano di regalarci prodotti realmente nuovi e avvincenti Ci sono centinaia di potenziali concorrenti e questo spinge ogni team a fare del proprio meglio. Gratuitamente. La selezione naturale dei videogiochi all’ennesima potenza.

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Le enormi possibilità e varietà

Un altro vantaggio del Free To Play è che ci sono un’enorme quantità di giochi, e questo va in contro al consumatore, dandogli possibilità di scelta. Molti possono sviluppare la propria idea, per poi proporla umilmente al pubblico vedendo poi se ciò che si è creato avrà o meno successo (quindi il feedback di noi consumatori è essenziale). Questo permetterà un notevole ampliamento dell’offerta di giochi e della loro qualità Vi faccio un esempio. Io sono un amante della Seconda Guerra Mondiale. Ma purtroppo al momento non ci sono giochi per Next Gen che ti facciano combattere su aria, terra e acqua… se si riuscisse a portare il mercato dei free to play sulle console next-gen potrei giocarne almeno uno o due titoli se non di più. Più il panorama dei videogiochi si espande, più gente può sperare di trovare un gioco che vada in contro ai propri gusti. Una logica tanto semplice, quanto indispensabile in questo mercato avaro di idee.

Zombie Tsunami
Zombie Tsunami

La qualità

Bisogna ovviamente analizzare però la qualità dei videogiochi, c’è differenza tra Free To Play  e giochi “classici”? Mi sembra chiaro che ci sia. Innanzitutto per la maggior parte dei giochi vi è una differenza abbastanza profonda. Guardiamo però esclusivamente l’eccellenza. Eh sì. Perché aumentare (troppo) questo mercato, finirebbe per spingere tutta la categoria verso una qualità (cosa che non succede sempre con i prodotti retail). Vi piace la grafica? Giocate a War Thunder in modalità “film”. Volete un gioco con un’enorme comunità di nerd accaniti? Prendetevi League Of Legends. E così via dicendo. Quando un mercato è all’inizio della sua storia, sono pochi i prodotti eccellenti, ma quando prende man mano piede e sempre più gente se ne interessa, la qualità media lievita sensibilmente, e al posto di una o due eccellenze, ve ne saranno una decina. Almeno questo è ciò che spero, quello che succederà, non ci è dato saperlo.

War Thunder
War Thunder

Il futuro del gaming è allora questo?

In conclusione, secondo me se diamo la possibilità al Free To Play di prendere piede e di crescere in ogni console, nel giro di qualche anno il mercato dei videogiochi subirà un notevole salto qualitativo, sia per profondità dei titoli, sia per grafica che per gameplay. Cosa ne pensate staynerdiani? Siete a favore o contro i free to play? Voi avete dei free to play di cui non riuscite a fare a meno? Fateci sapere la vostra!