virus sui supereroiPartiamo da un presupposto che troppo spesso si tende a dimenticare: fare ricerche su internet può essere pericoloso, perché spesso ad un determinato nome (sovente parliamo di celebrità) può essere associato un virus o un malware (e non stiamo parlando solo di chi, quando è in rete, improvvisamente usa il mouse con la sinistra…). Si tratta di una pratica semplice per cui un hacker può intercettare una fetta di “vittime” tramite la scelta di una determinata ricerca, trasformando ricerche popolari e specifiche in probabili bacini di utenti da attaccare. Chiarito ciò, è curioso pensare come che anche i supereroi, dopo il boom del successo dei Marvel movies siano diventati “malevoli” nei confronti dei navigatori della rete. A lanciare l’allarme è stato McAfee, il (non più tanto) amato sistema antivirus, il quale ha stilato una lista dei 10 supereroi maggiormente legati a risultati malevoli. Lo studio si chiama Most Toxic Superheroes ed ha avuto come obiettivo quello di identificare i nomi del fumetto a cui maggiormente si legano virus e simili grazie al download di app, giochi, video e chi più ne ha più ne metta. È stato evidenziato che, ci cerca online determinati nomi, specialmente associati ad altre parole chiave come “app” “gratis” o “online” ha il 16,5% in più rispetto al normale di finire in un sito con contenuti malevoli. Ora, siete pronti per scoprire la verità?

10 – Ghost Rider

9 – Lanterna Verde

8 – Capitan America

7 – Vedova Nera

6 – Batman

5 – Spiderman

4 – Wolverine

3 – Wonder Woman & Acquaman

2 – Thor

1 – Superman

McAfee da ai suoi utenti un po’ di semplici consigli su come comportarsi. Cose alla portata di tutti, che leggendole ti verrebbe quasi da dire “bella lì! Mica sono un imbecille!” però pensateci… siete proprio sicuri di non esserlo? I consigli non sono altro che piccole raccomandazioni sul caso, per prima cosa siate sospettosi verso quei link che riconducono ad offerte gratuite o a situazioni “troppo belle per essere vere” Inoltre, e può sembrare una sciocchezza ma non è così, bisogna sempre controllare l’indirizzo, perché spesso contiene, già solo nel dominio, degli indizi sulle sue origini malevole.