E tu mi dirai: Che hai? E io terrò lo sguardo al suolo. E tu mi dirai: Che hai? E io guarderò verso il cielo. E mi sforzerò di sorridere – e tu ti spaventerai – e io mi sforzerò di sorridere per dirti: Non è niente…

Juan Ramòn Jimenez

Le difficoltà della crescita. La pressione delle perfezione. Una famiglia dispotica che sopprime l’identità individuale a favore dell’apparenza. Passioni e desideri giovanili che esplodono in un fiume travolgente. Un amore proibito dal costume e dalla morale che si trasforma nell’unica via di fuga possibile da una vita di falsità.
Questi e ben altri sono i temi di Insecto, ultima fatica di Maria Llovet, autrice spagnola che si è fatta le ossa sul mercato francese fino a diventare una firma di prestigio. Presentata in anteprima al Treviso Comic Book Festival, l’opera sarà presente in tutte le librerie dal 5 ottobre, con il benestare di BD Edizioni.

Lucas e Lea sono due fratelli di 15 e 16 anni che condividono gran parte della loro giornata. Hanno una madre che si preoccupa più dell’apparire che della sostanza, convinta di vivere un idillio da famiglia perfetta, e un padre lontano, sempre in viaggio per lavoro, perso su una mappa multiforme di continenti e capitali. Affrontano e vivono con angoscia e preoccupazione tutti i cambiamenti tipici del periodo che stanno vivendo. Per fortuna, possono contare su un grande legame e sul forte rapporto che li unisce. All’improvviso questo sentimento d’affetto comincia a diventare qualcosa di più potente, un amore carnale e di bisogno al tempo stesso che li spinge in una spirale sensuale ed erotica. Un’attrazione fatale che non desiderano affatto contrastare ma solo accogliere, senza paura di scoprire dove potrebbe condurli.

Maria Llovet non è uno di quei nomi particolarmente famosi né tantomeno di nicchia, quanto piuttosto una di quelle autrici che, se la conosci, la puoi ricondurre immediatamente ad uno stile chiaro e definito. Oltre le Alpi ha fatto parlare di sé prima come colorista per Messiah Complex e poi come autrice completa per la linea editoriale Shogun della Humanoides Associés, affinando una particolare tecnica di disegno, molto influenzata dai manga quanto al tempo stesso europea, che l’ha portata a vincere il Bronze Award agli International Manga Awards del 2012.
Ultimamente, attraverso le sue più recenti graphic novel (Porcelain e Heartbeat) si è specializzata in storie controcorrente che oltraggiano e sfottono le convenzioni sociali. In questa poetica va inquadrata Insecto, vicenda semplice eppure complessa di una relazione incestuosa tra un fratello e una sorella uniti da un sentimento incredibile. I primi di voi che avranno osato, stuzzicati dalla parola “incesto”, pensare ad un accostamento con la relazione che, in tal senso, è di fatto diventata la più famosa della TV, facciano subito dietrofront. L’amore che Lucas e Lea provano l’uno per l’altra ha ben poco da spartire con quello gemellare e tormentato di Jaime e Cersei Lannister. Questo è un amore onnicomprensivo, dove non esiste differenza tra l’affetto tra consanguinei, la passione carnale, l’interesse per la felicità dell’altro e la brama di passare col partner tutto il tempo. Ma è fatto anche di sensualità, coincidente con la scoperta del proprio corpo, della perversione, seguita osando e ignorando le regole della moralità e del buon costume. Non a caso, la struttura narrativa del libro rispecchia completamente questo caleidoscopico rapporto. Nella tavola, lo spazio lasciato alle parole è misero, se non asciutto: servono solo ad introdurre, a specificare, a ripetere quello che i disegni hanno già detto, dichiarato, urlato, o fatto solo intuire.

Maria Llovet sfrutta con sapienza e capacità tutte le possibilità offerte dall’immagine, realizzando vignette multi-interpretative da cui il lettore ricava ogni sensazione, ogni sussurro, ogni sguardo obbligatorio per la comprensione delle motivazioni che muovono i personaggi, per ascoltare e analizzare i perché che li fanno agire sul campo. La sua bravura nel dominare le potenzialità concesse dal medium è straordinaria, conseguenza di una mente perfettamente consapevole che una figura situata al momento giusto della sequenza può descrivere più di mille aggettivi. Ed è questa sensazione totalizzante che tracima dalle sue pagine, simile a quella dell’amore che provano i due protagonisti. Tanto che ci si ritrova a guardarle senza rendersi conto della seduzione che esse hanno su di noi. Nonostante la vicenda possa scandalizzare e inorridire i pareri dei cosiddetti ben pensanti, è difficile non lasciarsi coinvolgere dai silenzi, dai gesti, dai movimenti che l’autrice ha saputo scolpire con la sua arte.

 

insecto recensione

Verdetto:

L’ultimo lavoro di Maria Llovet è un graphic novel forte, affascinante, che ci mostra un amore proibito, quello tra Lea e Lucas, attraverso un’arte multisensoriale che affascina e conquista.
Maria Llovet sfrutta con sapienza e capacità tutte le possibilità offerte dall’immagine, realizzando vignette multi-interpretative da cui il lettore ricava ogni sensazione. La sua bravura nel dominare le potenzialità concesse dal medium è straordinaria ed il risultato è eccellente.

Elia Munaò
Elia Munaò, nato (ahilui) in un paesino sconosciuto della periferia fiorentina, scrive per indole e maledizione dall'età di dodici anni, ossia dal giorno in cui ha scoperto che le penne non servono solo per grattarsi il naso. Lettore consumato di Topolino dalla prima giovinezza, cresciuto a pane e Pikappa, si autoproclama letterato di professione in mancanza di qualcosa di redditizio. Coltiva il sogno di sfondare nel mondo della parola stampata, ma per ora si limita a quella della carta igienica. Assiduo frequentatore di beceri luoghi come librerie e fumetterie, prega ogni giorno le divinità olimpiche di arrivare a fine giornata senza combinare disastri. Dottore in Lettere Moderne senza poter effettuare delle vere visite a domicilio, ondeggia tra uno stato esistenziale e l'altro manco fosse il gatto di Schrödinger. NIENTE PANICO!