Dal buzz allo smartphone

Ci avviciniamo alle vacanze natalizie, periodo ove ci si raduna con amici e parenti, ritrovandosi spesso alla ricerca di qualcosa di divertente da fare tutti insieme davanti ad un panettone e al camino scoppiettante. Qualcosa che non sia la solita tombola con le lenticchie o la classica partita a scala quaranta con i parenti, s’intende. Se siete stanchi di questa monotonia che tutti gli anni si perpetua, ecco che in vostro soccorso arriva il team di Snap Finger Click, con un titolo che potrebbe fare davvero al caso vostro.

It’s Quiz Time è uno di quei giochi che riprende il concetto di trasmissione televisiva a quiz e lo porta nel mondo dei videogiochi. Praticamente un quiz a premi virtuale, da affrontare in compagnia dei propri amici o per il semplice sollazzo personale. I più veterani del genere, semmai esistessero davvero veterani dei giochi a quiz, ricorderanno (tra le tante) una serie che seguiva questo concetto: i giochi Buzz su PS3, i quali utilizzavano particolari periferiche simili a telecomandi con vari pulsantoni colorati per rispondere alle domande. Bene, non siamo poi così lontani da quei tempi poiché gli sviluppatori di It’s Quiz Time sono gli stessi che lavorarono alla serie Buzz, rendendo questo titolo il seguito spirituale del loro party game.

La prima grande differenza con il passato riguarda proprio il sistema di controllo: niente più astrusi telecomandi con pulsantoni, in It’s Quiz Time i giocatori sono chiamati ad impugnare i propri smartphone, che diverranno i controller nel corso del gioco. Dopo aver scaricato l’app gratuita sul nostro dispositivo mobile infatti, il gioco ci doterà di un particolare codice per la nostra partita, che permetterà di sincronizzare console e telefoni tramite connessione wi-fi o 4G. Sembra un procedimento macchinoso, ma in realtà è talmente semplice e veloce che si spera diventi lo standard per questa tipologia di party game. Da notare tra l’altro che l’interazione tra console e smartphone risulti totalmente fluida ed esente da input lag, come si poteva invece pensare. Un po’ meno entusiasmante è quanto il gioco sia dispendioso in termini di consumo di batteria, ma è cosa abbastanza comune nel gaming per mobile. Insomma, nonostante tutto, benvenuti nel futuro dei quiz.

Tante domande, tantissime risposte…

Le frecce nell’arco di It’s Quiz Time sono parecchie. Il database di domande è sconfinato: parliamo di ben venticinquemila domande, suddivise in quattromila argomenti. Si va da domande di cultura generale a quelle su opere di intrattenimento come i videogiochi, passando per la letteratura e lo sport (forse con una preferenza per il calcio un po’ troppo marcata). Insomma, ce ne sono davvero per tutti i gusti e le età. Certo, per allungare il brodo qualcuna potrà risultare clamorosamente simile ad un’altra, ma è difficile accorgersi della cosa a meno che queste “domande clone” compaiano di seguito. Tralasciamo la totalità della loro qualità, per ovvi motivi di tempo non siamo riusciti a rispondere ad ogni singola domanda presente nel gioco, ma possiamo dire con sicurezza che è capitato di aver risposto a qualcuna in maniera corretta e di aver ricevuto in tutta risposta un errore, ingiustamente. Può capitare la svista data la mole di quesiti, preferiamo però fidarci.

Parlando di gameplay vero e proprio, abbiamo diversi tipi di modalità di gioco, che vanno dalla classica sfida tutti contro tutti suddivisa in manche, nella quale saremo chiamati a rispondere correttamente a domande a scelta multipla nel minor tempo possibile. In sostanza, prima si risponde e più punti si possono ottenere, o perdere, con la possibilità di astenersi guadagnando zero, ma senza rischiare di perdere alcun punto. In questa modalità ai giocatori verrà richiesto di preferire un particolare argomento tra quelli proposti. Ogni quesito che riguarderà quell’argomento potrà far fruttare più punti al giocatore che l’ha selezionato, ma allo stesso tempo può farne perdere di più in caso di risposta errata. Oltre a questo modo classico di rispondere alle domande, che viene utilizzato come manche finale, esistono round speciali di vario tipo: la modalità “Descrizione” ad esempio, nella quale un giocatore sarà chiamato a descrivere un argomento, cercando di pronunciare più parole chiavi possibili che solo gli altri partecipanti potranno vedere nel proprio schermo dello smartphone. Vi è un round nel quale i giocatori dovranno avvicinarsi il più possibile ad un numero, approssimando (per i più anziani, un po’ come funzionava in “Ok, il prezzo è giusto”), uno in cui si dovranno mettere in un determinato ordine le risposte multiple, e persino round “social” dove i giocatori saranno chiamati a scegliere altri compagni per rispondere alla domande o scommettere se la risposta che darà qualcuno sarà giusta o sbagliata, guadagnando punti sulle disgrazie altrui.

Oltre a questa varietà di categorie di gioco, non può mancare quella in solitaria, che permetterà al giocatore di allenare le proprie conoscenze di cultura generale con una sfilza di domande consecutive. Chiaramente la progressione dei round speciali potrà essere personalizzata attraverso una modalità apposita, in cui si potrà decidere cosa e quando affrontare, permettendo al giocatore di creare una partita su misura. Concludono l’offerta, innanzitutto una modalità misteriosa tutt’ora bloccata, che pare ad essere a tutti gli effetti una modalità online, che permetterà forse di affrontare altri giocatori da altre parti del mondo. E infine la possibilità di trasmettere in streaming le proprie partite sia su Twitch che su Youtube, creando dei veri e propri live show con gli iscritti tramite utilizzo di webcam.

…Una sola intelligenza artificiale

Se le domande sono in linea di massima passabili, c’è un aspetto del gioco che crea un infinito disagio e spesso mina l’esperienza: Salli, l’intelligenza artificiale dalle fattezze di Elsa di Frozen con la voce del navigatore di Google Maps, all’incirca. Salli ha la funzione di aiutare il giocatore a muoversi tra menù e battaglie a suon di domande. Si tratta di un sintetizzatore vocale che leggerà i quesiti e si interfaccerà con i giocatori. In che modo? Parlando direttamente a loro chiamandoli per nome, spesso facendo battutine basate sui dati inseriti, come ad esempio l’età o il numero di risposte giuste o sbagliate. Diciamo subito che, seppur sarà l’unico elemento su schermo oltre alla grafica di gioco con le domande, Salli è tutto fuorché un bel vedere: le animazioni sono claudicanti e lo stile ricorda davvero quello di un generico film Disney in computer grafica. In quanto sintetizzatore vocale, spesso la pronuncia italiana di Salli è tutto fuorché convincente per quanto riguarda gli accenti e il tono delle parole, dando davvero il peggio nel leggere termini provenienti da lingue straniere e rischiando di creare solamente confusione. Inoltre, per quanto inizialmente simpatiche, le interazioni con i giocatori sono di numero ridotto, finendo con il riascoltare le stesse reazioni di Salli praticamente in loop. Considerato quanto ci troveremo ad avere a che fare con questa intelligenza artificiale (praticamente ad ogni quesito che il gioco propone), ci si poteva aspettare una maggior cura nei dettagli. Per fortuna si può modificarne il volume tramite apposito slider. Snervante, soprattutto se si pensa alle possibilità che poteva avere come personaggio.

Verdetto:

It’s Quiz Time è un gioco a quiz senza troppe pretese. Varie modalità di gioco, decine di migliaia di domande e la possibilità di giocare intelligentemente collegando fino ad 8 smartphone alla console e utilizzandone gli schermi aggiuntivi, con tanto di possibilità di creare streaming live. Qualche quesito dalla qualità altalenante e soprattutto una intelligenza artificiale irritante che permea l’intera esperienza rischiano però di affossare l’onesto lavoro degli sviluppatori. Un acquisto da tener d’occhio se siete animali sociali, spesso alle prese con gruppi di amici ed amanti dei party game. Peccato per la modalità online, non ancora implementata nel momento in cui questa recensione è stata scritta, che si spera possa portare una buona dose di divertimento affrontando giocatori da tutto il mondo.

Gianluca Boi
Recensore seriale, blogger, giocatore di ruolo decennale, hardcore gamer, groupie di Alan Moore. Amante dei Souls, di Castlevania e di Banjo-Kazooie e fanboy di Jet Set Radio. Ha visto Matrix almeno 42 volte, segue il wrestling ed è fissato con lo studio della musica tutta, con una piccola predilezione per gli Ulver, i Fair To Midland e le OST. Nasconde purtroppo un terribile segreto: non sa proprio come leggere gli orologi con le lancette (non scherzo).