In seguito al rilascio alcuni giorni fa delle prime foto non ufficiali dal set di Captain Marvel, i fan si sono sbizzarriti con numerose teorie per giustificare la discrepanza di colori tra il costume indossato da Brie Larson e quello più conosciuto visto nei fumetti dell’eroina di casa Marvel. C’era chi ipotizzava una versione del costume “classica” relativa ai primi fumetti, chi pensava che il verde avesse a che fare con gli Skrull, e via ancora con la fantasia.

Per fare luce sul perché di tale scelta, è intervenuto addirittura Kevin Feige, attuale presidente dei Marvel Studios, il quale in una intervista a ComicBook ha dichiarato:

“Se vuoi girare delle scene in pubblico – ed in Captain Marvel ce ne sono molte che lo richiederanno – succederà sempre così. Tutto viene ripreso e fotografato dai paparazzi al giorno d’oggi, quindi decidemmo già anni fa di lasciar correre la cosa, e che ‘se succede, succede’. La maggior parte delle persone è abbastanza attenta da capire che si tratta di foto dietro le quinte, in corso d’opera, e che sono completamente fuori contesto. E noi non siamo soliti anticipare i tempi.”

Ciò quindi conferma che non vedremo troppo presto le prime foto ufficiali di Captain Marvel, ma non spiega il perché dei colori alterati. In risposta ad una domanda diretta riguardo ciò, Feige ha cripticamente aggiunto:

“Abbiamo rilasciato dei concept in cui lo schema di colori è chiaramente differente, ma molte persone online hanno indovinato il perché della differenza.”

Pare quindi confermata una teoria dei fan secondo cui il personaggio sta, nelle foto, ancora testando i propri poteri, ed il costume verrà rimpiazzato con la versione definitiva nel corso della pellicola.

Speriamo di non dover aspettare l’8 Marzo 2019, quando Captain Marvel arriverà al cinema, per scoprirlo! Voi cosa ne pensate, Staynerdiani? Vi convince la spiegazione di Feige, o pensate che stia nascondendo qualcosa? Ditecelo nei commenti!

(Fonte: ComicBookMovie)

Fabrizio Licitra
Biologo osservante ma non praticante, amante della cucina e di videogiochi in egual misura. In attesa che un pazzo con un T.A.R.D.I.S. mi porti all'avventura, o che la Forza si risvegli potente in me, metto sotto stress le ventole della PS4 con lunghi turni di lavoro, assemblo set Lego più grandi di me, e trasformo il balcone di casa in un piccolo orto urbano.