Come sopravvivere al XV° secolo

Kingdom Come Deliverance sta appassionando migliaia di giocatori, permettendo loro di calarsi in un Medioevo quanto mai realistico e tangibile. Proprio per questo motivo, però, questo mondo così distante dalle nostre vite del XXI° secolo può confonderci non poco: leggi e regole ferree la fanno da padrone e dunque non c’è niente di meglio di una guida per principianti che vi aiuti ad essere dei perfetti cittadini della Boemia del 1403.

Il tempo è tutto

Sin dalle prime notizie sul gioco, Warhorse ha sempre puntato sul realismo assoluto e, di fatto, Kingdom Come Deliverance offre meccaniche ben diverse rispetto agli altri giochi di ruolo, come nel caso del tempo.

Ad esempio, tutti gli NPC sono regolati da routine giornaliere molto ferree e questo può rivelarsi un bel problema nel caso di alcune quest, anche quella principale. Scordatevi anche il classico viaggio rapido: per quanto possa essere ridotto con alcune abilità, se per andare da un posto ad un altro servono due ore, il gioco farà passare due ore in-game, portandoci a ragionare con estrema attenzione sui nostri spostamenti.

In sostanza, il tempo è una questione quanto mai problematica ed ha un ruolo nell’economia del gioco che non va mai sottovalutata.

Cura della persona

Henry, protagonista del gioco, è un essere umano con le sue necessità ed i suoi limiti. Curare il proprio corpo è dunque essenziale se si desidera sopravvivere il più possibile in un mondo decisamente ostile, e il miglior modo è prendere adeguati provvedimenti.

Parliamo ad esempio del sonno: dormire poco, esattamente come nella realtà, ci renderà particolarmente suscettibili a malus di vario genere come una scarsa reattività in fase di combattimento, occhi che faticano a rimanere aperti e altro ancora. Il gioco abbonda di luoghi dove dormire, anche illegali volendo, ma è bene fare attenzione anche al grado di comodità del vostro giaciglio e alla durata del vostro sonno che, se troppo lungo, potrebbe comunque debilitarvi.

Altro nemico da non ignorare è la fame: mangiare di tanto in tanto sarà pressoché obbligatorio per andare avanti per tutta la giornata, ma attenzione a mangiare anche il giusto. Abbuffarsi come se non ci fosse un domani sarà infatti deleterio per il vostro corpo e risentirà della vostra ingordigia. Inoltre, controllate sempre che il cibo che state ingerendo non sia avariato, pena intossicazioni alimentari, avvelenamento e morte.

Pensate sia finita? La cura della persona in KCD ha tantissimi aspetti, non solo necessari alla sopravvivenza e alle performance di Henry. È importante anche curare il proprio vestiario per ottimizzare le relazioni sociali. Parlare con un nobile sporchi, con i vestiti strappati e pieni di ferite non è una buona idea, così come avere le armi sporche di sangue non vi rende piacevole agli occhi dei vostri interlocutori. D’altra parte però, una bella armatura da soldato vi rende più aggressivi, migliorando le possibilità di intimidire i vostri interlocutori. Siate elastici, e riflettete sempre su come approcciarvi a chi avete davanti!

Attenti alle guardie

Rubare in KCD è un’opzione e, spesso, anche una necessità per sopravvivere e portare a termine determinate quest. Rubare è ovviamente proibito, quindi state bene attenti quando lo fate: un trucco molto utile, ad esempio, è spostate tutta la refurtiva nel cavallo o in una cassa personale appena potete, così da non avere refurtiva addosso. Se colti a rubare o in generale a delinquere, verrete inseguiti e poi fermati dalle guardie. Potrete uscirne con una buona dialettica (di cui non disporrete all’inizio del gioco), pagando una multa (troppo costosa per le prime ore), o farvi qualche giorno al fresco. Dalla prigione però uscirete con dei malus temporanei, l’opinione della popolazione sul vostro conto diminuirà, e le guardie vi perquisiranno spesso anche se non siete stati colti durante un furto.

Tenete anche a mente che la refurtiva non la potrete vendere a chi volete, ma soltanto ai ricettatori, almeno a breve distanza dal furto. Se vi allontanate dall’area in cui avete compiuto il misfatto, o fate passare molto tempo, sarà invece possibile rivenderla anche ai comuni mercanti. Siate scaltri, insomma!

Parlate con tutti

Sembra scontato in un RPG, ma repetita iuvant. Parlare con chiunque incontrate porta due vantaggi: il primo è quello di aumentare le vostre capacità di dialogo, cosa ottima in un gioco in cui la lingua è più utile della spada e in cui la spada non la sa usare Henry e neanche voi per la maggior parte del tempo. In secondo luogo, parlando con gli NPC – soprattutto quelli importanti – riceverete subquest. E le subquest in KCD non vi vedono come un fattorino qualsiasi, ma sono spesso interessantissime sia dal punto di vista narrativo che da quello storico, immergendovi nell’atmosfera dell’epoca e raccontandovi molte micro dinamiche sociali. Andate e chiacchierate.

Non fate Rambo

Henry non è capace ad usare la spada, all’inizio. Il sistema di combattimento è difficile, poco immediato e non troppo intuitivo. Quindi, non infilatevi in combattimenti contro troppi nemici, o contro avversari evidentemente troppo forti. Sembra scontato, ma anche il più normale nemico è in grado di farvi guardare gli alberi dalla parte delle radici in pochi colpi. Giocate invece di ingegno: quando dovete avere a che fare con insediamenti nemici, entrate con il favore della notte, vestiti di abiti scuri e non in armatura per diminuire rumore e appariscenza, e colpiteli nel sonno, o alle spalle, senza farvi notare. Avvelenate le loro scorte di cibo e date fuoco alle loro frecce. Dove non si può arrivare con braccia forti, si può spesso arrivare con l’intelletto.

Seguite il flusso

KCD ha un sistema di salvataggio che da una scala da 1 a “Bestemmia” arriva a livello “Iniziare dal primo gennaio e farsi tutto il calendario (gregoriano)”. E non ci potete fare niente, perché è una precisa scelta di design ed è a modo suo apprezzabile. In questo modo sarete forzati, se non volete rifare intere sezioni di gioco, a prendere quello che vi succede. Spesso, quando si muore contro nemici casuali, questa cosa fa incazzare. Quando però si sbaglia una quest, non riuscendo a farla andare nella direzione voluta, il sistema prende una piega interessante, in ottica simulativa. Si sbaglia nella vita reale, e si sbaglia nel gioco. Accettatelo e continuate a giocare, adattandovi alla situazione, come fareste nella vita vera. Non siete un cavaliere senza macchia, vi è permesso fare qualche idiozia. Per esperienza personale, mi sono trovato a fallire una quest, e a non avere ricompense, perché non avevo interesse nel prendere una posizione, non c’era un modo per “concluderla” se non andando contro alla mia etica. Quindi ho lasciato andare le cose, evitando le risposte che, almeno in un senso, mi avrebbero fatto finire l’incarico. Ho fallito e sono contento così.

Usate arco e frecce

Questo consiglio va in controtendenza con il precedente, ma bisogna pure sopravvivere. Tirare con l’arco è molti difficile in KCD, non c’è un mirino e Henry ha la stessa mano ferma di un alcolizzato (ma c’è una skill che vi rende la mano più ferma da ubriaco, e più tremante da sobrio). Sapete quando non serve avere mira e mano ferma, però? Quando un nemico vi sta a due centimetri dalla faccia, o per dirlo in modo più raffinato, a portata di spada. Se vi trovate a combattere con qualcuno più forte di voi, e non siete il massimo nella scherma, prendete l’arco e mettetegli tre frecce in fronte. Non potete sbagliare, e il risultato è assicurato.

Francesco Paternesi
Pur essendo del 1988, Francesco non ha ricordi della sua vita prima del ’94, anno in cui gli regalarono un NES: da quel giorno i videogiochi sono stati quasi la sua linfa vitale e, crescendo con loro, li vede come il fratello maggiore che non ha mai avuto. Quando non gioca suona il basso elettrico oppure sbraita nel traffico di Roma. Occasionalmente svolge anche quello che le persone a lui non affini chiamano “un lavoro vero”.