Musica, MAESTRO

Per quanto si ami il mondo scintillante e dorato delle produzioni americane (dalle serie TV, ai film, ai fumetti) è sempre bello trovarsi a dover scrivere di un’eccellenza italiana che per tutta la sua vita ha donato lustro al nostro caro vecchio stivale, arrivando ad incidere il suo nome – a suon di note e righe di pentagramma – nel firmamento dei grandi artisti di quest’epoca.

Il personaggio in questione è Ennio Morricone, ovvero uno di quelli che ha fatto la storia del cinema.
Sono pochi, infatti, gli artisti che possano dire di aver impattato sul mondo cinematografico (e non solo) in una maniera così preponderante e che tutt’ora si erge a baluardo ed esempio, composizione dopo composizione. E in quest’ottica sembrano poche le due (sole!) onorificenze ricevute dal Maestro: un Oscar alla carriera nel 2007 e soprattutto il meritatissimo Oscar per la miglior colonna sonora (The Hateful Eight) conquistato nel 2016. A dare la sensazione di una laconicità nelle premiazioni sono le stesse parole di Morricone dopo aver ricevuto il premio, il quale ha dichiarato che la musica vincitrice non è sicuramente una delle sue migliori composizioni.

Perché di composizioni il Maestro ne ha scritte parecchie, lavorando a oltre 500 progetti, ripartiti tra il piccolo e grande schermo, conquistando fortunatamente tanti altri riconoscimenti (se siete curiosi visitate una sua qualsiasi pagina biografica, vi verranno i crampi al dito nello scorrere lo schermo). Il suo estro e il suo talento hanno dato lustro ai lungometraggi per i quali ha lavorato, contribuendo in maniera più che significativa a determinare un genere cinematografico: il famoso Spaghetti Western.

Per questi motivi, il listone odierno è più arduo del solito. Dovendo procedere a una “selezione” delle sue musiche migliori, ci siamo infatti ritrovato a nuotare in un mare discografico ampio e dalle mille sfaccettature. Vi anticipiamo già che questa lista è frutto di dolorose operazioni e non potrà mai essere definita completa o esaustiva, perché è altamente improbabile riuscire a riportare la grandezza di un personaggio che ha dato così tanto alla musica internazionale, rendendoci – di volta in volta – un po’ più orgogliosi di essere italiani.

Non è una classifica, non c’è ordine cronologico, abbiamo voluto seguire il sentimento e proporvi la Lista Stay Nerd delle 10 migliori colonne sonore di Ennio Morricone.

Il Buono, il Brutto, il Cattivo

È forse una delle colonne sonore più iconiche ideate e scritte da Ennio Morricone: lo si comprende se si pensa che bastano solo le prime note del tema a far riconoscere immediatamente il brano. Le composizioni ideate per il film sono affascinanti e risultano senza tempo, ne è la prova lampante il fatto che tantissimi cantanti, gruppi musicali e musicisti in generale hanno voluto inserire alcune note di questo lungometraggio nei propri repertori.

L’uccello dalle piume di cristallo

Un pensiero che i più profani (vergogna, vergogna, vergogna) tra voi potrebbero fare è associare Morricone unicamente al genere cinematografico del western. Quale momento migliore per ampliare dunque le vostre conoscenze?
Non si può, infatti, non citare tra i capolavori del Maestro la ninnananna ideata per questo film diretto da Dario Argento (peraltro il primo) che, nonostante un’estrema semplicità compositiva, riesce a creare un’angosciante – e per questo fantastica – atmosfera di tensione psicologica e di suggestione. La collaborazione con Argento, porterà il Maestro ad un altro tema storico, quello de “Il gatto a nove code”.

Per un pugno di dollari

Avendovi promesso un po’ di caos in questa lista, mi sento pienamente a mio agio a parlare ora di questo film, primo dei tre lungometraggi appartenenti alla cosiddetta “Trilogia del Dollaro”.
Il lavoro compiuto da Morricone per i film diretti dal grande regista ed amico Sergio Leone ha segnato senza dubbio la storia, scrivendo un’importante pagina nel genus dei lungometraggi. Il genio del Maestro nell’elaborare le colonne sonore di questi tre film ha fatto in modo che esse finissero per fondersi, diventando difficile considerarle opere autonome.
La sublime idea di unire una chitarra, un fischiettio, dei suoni di frusta e delle parti vocali hanno dato vita a dei temi divenuti oramai iconici e storici.

C’era una volta il West

La collaborazione con Leone continua e permettere a Morricone di creare una delle colonne sonore più fantastiche ed emozionanti di sempre; in questa soundtrack, infatti, vengono fuse alla perfezione la melodiosa armonia degli archi e la splendida voce di Edda Dell’Orso.
Anche il tema di The man with the Harmonica risulta indimenticabile, venendo addirittura utilizzato da lungometraggi successivi (tra i quali ricordiamo i Pirati dei Caraibi – La maledizione del fortiere fantasma); e la composizione, inoltre, è stata ripresa addirittura dai Muse, arrivando così alle orecchie di entusiasti giovani, magari inconsapevoli della reale origine delle note in accordo.

C’era una volta in America

Siamo nel 1984 e il Maestro torna a collaborare con Leone, impegnato nella riprese di C’era una volta in America. Il regista, come già accaduto nel passato, poté contare su Morricone fin dal principio, riuscendo così a creare immediatamente l’atmosfera perfetta perché gli attori si immergessero appieno negli eventi narrati dalla storia. La genialità di questo film risiede (anche) nella scelta di utilizzare un flauto di pan per donare sonorità toccanti e uniche.

La Battaglia di Algeri

Siamo negli anni sessanta e riceviamo un altro capolavoro da donare alla storia della musica: la colonna sonora del film “La battaglia di Algeri”. Il Maestro, dimostrando – a nostro parere – grande umiltà, ha attribuito più volte al regista Gillo Pontecorvo il merito di aver ideato la base musicale su cui si regge l’intera partitura. È però innegabile come siano farina del sacco di Morricone i successivi passaggi musicali, che con la loro bellezza risultano in grado di donare la giusta enfasi drammatica all’opera, sottolineandone il ritmo e mai sovrastandolo.

Gli Intoccabili

Parlando di occasioni mancate (sprecate) non si può non citare la nomination ricevuta da Morricone per questo film diretto da Brian De Palma, ahinoi non trasformatasi poi in statuetta.
Le musiche del Maestro sanno vestire perfettamente la determinazione insita nei personaggi, tutti impegnati nella ricerca di una soluzione per incastrare il famigerato Al Capone, interpretato da un magistrale e fantastico Robert De Niro (sei solo chiacchiere e distintivo!). Non manca nulla, abbiamo ritmo, fascino da vendere e tanta tanta tensione trasudante dalle musiche dove ogni tanto riecheggiano parvenze westerniane.

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto

Sebbene sia considerata da Morricone quasi una sperimentazione musicale, la colonna sonora di questo film del settanta diretto da Elio Petri è rimasta – sino ad oggi – uno dei monoliti della sua carriera, conosciuta da molti e apprezzata ancora di più.
L’arrangiamento, il modo di utilizzare gli strumenti musicali e l’utilizzo di effetti sonori rendono questo tema un qualcosa di innovativo nel panorama del tempo e allo stesso modo risulta ampiamente efficace per la buona riuscita del film.

Mission

Torniamo a fare “polemica” con questa colonna sonora, perché è emblematica dell’incomprensione che troppo spesso fa da padrona tra mondo degli Oscar e talento puro di un artista.
Abbiamo di fronte, infatti, un film in cui ogni singolo strumento e ogni voce del coro parlano direttamente alla nostra anima, sfiorandola con musica e parole che, sebbene complesse e davvero ricche di preziosismi, non perdono mai la capacità di essere comprensibili a tutti noi.

Nuovo Cinema Paradiso + La Leggenda del Pianista sull’Oceano

D’accordo, va bene, ci avete scoperto, abbiamo barato ed inserito due film al prezzo di uno; ma chi non apprezza i saldi?!
D’altronde non si poteva fare altrimenti, considerato che l’incontro con il regista Giuseppe Tornatore ha permesso al Maestro Morricone di regalarci – a partire dagli anni ‘80 sino ad oggi – tante stupende colonne sonore, pronte e impazienti di entrare nella storia.
Nel film Nuovo Cinema Paradiso troviamo un mix di dolcezza e nostalgia che riesce a donare quelle emozioni forti, che sono la vera anima della settima arte.
Con Playing love, brano de La leggenda del pianista dell’oceano, Morricone riesce invece a parlarci dell’amore e lo fa sussurrando al nostro cuore con semplici note di pianoforte.

Federico Tufano
Un tizio qualunque a cui piace scrivere: più o meno la storia di ognuno di noi e della sua passione. Da piccolo sognavo che un giorno avrei fatto il paleontologo, per poter ammirare i miei animali preferiti: i dinosauri. Poi, quando mi hanno che i dinosauri erano tutti estinti non ci ho voluto credere e così mi sono rifugiato nel sogno, regno della fantasia dove ho tutt’ora la residenza. Spesso risulto indigesto, acido e diretto come un gancio sinistro del caro vecchio Balboa ma il mio motto è sempre stato “meglio dentro che fuori”. Forse morirò solo o forse vivrò abbastanza a lungo da farmi amare da tutti voi.