A mai più rivederci!

Difficile negarlo. Per quanto George R.R. Martin sia pieno di difetti, ha la capacità invidiabile di riuscire a far innamorare i lettori dei suoi personaggi. Motivo per cui, quando li fa uccidere brutalmente in modi via via sempre peggiori, noi poveri appassionati rimaniamo a bocca aperta, odiandolo e desiderando solo di poterlo incontrare, indecisi se picchiarlo o stringergli la mano. Capacità, questa, che gli sceneggiatori di Game of Thrones sono riusciti a tramettere alla serie.

C’è però il rovescio della medaglia: per ogni morte di un personaggio che abbiamo amato in Game of Thrones, ci sono quelle di personaggi che abbiamo odiato davvero. Morti che ci hanno reso felici e fatto esultare come solo Tardelli ai mondiali del 1982 era riuscito a fare.

Ma quali sono state le morti più soddisfacenti di Game of Thrones, nel corso di queste lunghe sette stagioni? Andiamo a scoprirlo insieme.

10 – Re Stannis Baratheon

10 morti soddisfacenti game of thrones

Molti di noi tifavano per te, Stannis. Molti ti consideravano l’unico vero re degno di sedere sul Trono di Spade. E questo nonostante non avessi fatto nulla per conquistarti le nostre simpatie, con quel tuo modo di fare autoritario al limite del dittatoriale e la tua pessima scelta in fatto di consiglieri. Ti abbiamo perdonato un sacco di cose, come l’aver ucciso tuo fratello o l’aver dato retta a Melisandre fin troppo spesso per i nostri gusti. Ma, alla fine, hai passato il limite quando hai deciso di bruciare sul rogo tua figlia, per poter affrontare una battaglia persa. Spiacente, caro Stannis. Il momento della tua morte è arrivato in circostanze tali da far pensare a tutti noi: “te lo sei meritato”.

9 – Ser Janos Slynt

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Avete presente quel desiderio di vedere il bulletto arrogante delle medie picchiato e messo in condizioni tali da non nuocere più a nessuno? Ecco, la morte di Janos Slynt è stata questa. Dopo aver complottato contro Ned Stark, l’idea stessa di vederlo spedito a gelare sulla Barriera costituiva per lo spettatore una sorta di giustizia poetica, qualcosa capace di farlo sghignazzare come una iena. E ancora meglio è stato vederlo con la testa staccata da Jon Snow, che in fatto di esecuzioni, nonostante tutto, pare sapere qualcosa. Quando si dice “andarsela a cercare”: per tutto il suo soggiorno al Castello Nero non ha fatto altro che stuzzicare Jon, ignorando del tutto gli ordini del neoeletto Lord Comandante dei Guardiani della Notte. Di fronte all’ennesimo, sfrontato rifiuto, Jon non esita a farsi portare un ceppo e compiere di persona l’esecuzione (Ned Stark docet), nonostante le lacrime e le preghiere di pietà da parte di Slynt, che si ritrova così alleggerito della testa.

8 – Lysa Arryn

“Vola, colomba bianca, vola…” ah, no, quella era un’altra cosa. Può sembrare strana la presenza di Lysa in questa lista, uccisa in uno dei modi peggiori e da uno dei personaggi più bastardi dell’intera serie televisiva (precipitata giù dalla Porta della Luna grazie alle innate doti da guitto di Ditocorto). Ma se ci pensate bene… tutto questo casino è anche colpa sua! Da sempre ossessivamente gelosa della sorella Catleyn, sin dall’infanzia ha un’attrazione morbosa per Petyr Baelish dovuta unicamente al suo desiderio di superarla in qualcosa. Quando Ditocorto le chiede di avvelenare il marito, lord Jon Arryn, Primo Cavaliere del Re, ecco che l’intera Westeros piomba nel caos, con Robert Baratheon che si dirige a Nord per chiedere a Ned di prendere il posto di Lord Arryn. E, contemporaneamente, scrivere quella maledetta lettera in cui accusa i Lannister di aver compiuto al posto suo l’omicidio del marito, in modo da seminare zizzania con gli Stark. Insomma, per essere un personaggio apparso solo in una manciata di puntate, Lysa è riuscita a fare più danni della gramigna. In questo senso, la sua caduta dalla Porta della Luna, tradizionale metodo di esecuzione della Nobile Casa Arryn, ci appare del tutto adatta.

7 – Ser Meryn Trant

Difficilmente qualcuno riesce a suscitare più antipatie di un cavaliere violento e con una certa propensione per le ragazzine. Ancor di più se questo cavaliere, nel corso delle sue apparizioni, si è distinto per il fatto di essere stato messo in difficoltà da un uomo con la spada di legno e aver preso parte a diversi atti di violenza fisica e verbale nei confronti di Sansa Stark. Il “pomposo picchiatore di bambini”, come lo definì Tyrion Lannister, sopravviverà fino a quando non si ritroverà in un bordello di Braavos: una volta scelte le sue “vittime”, avrà a che fare con Arya Stark, che lo accoltellerà più e più volte, prima di finirlo.

6 – Ser Alliser Thorne

In fondo, nonostante fosse l’antipatia fatta persona, Ser Thorne aveva il suo perché. Era un uomo d’onore, sinceramente fedele ai Guardiani della Notte, e più di una volta anche lo spettatore è stato spinto a giustificare i suoi modi scostanti (per usare un eufemismo) di fronte alla seria preoccupazione che i ragazzi posti sotto la sua protezione non fossero abbastanza forti per far parte dei Guardiani. A parte Jon: l’odio per il Bastardo di Grande Inverno era una cosa a sé. Ser Thorne, dopo anni tra le fila dei Guardiani, si vede superato proprio dalla persona che odia di più per la carica di nuovo Lord Comandante. La gestione di Jon, completamente aliena alla sua mentalità, lo porta a ordire la congiura contro di lui, costringendolo a ucciderlo “Per la Confraternita”. Peccato che Jon riesca, con un piccolo aiuto, a tornare dal mondo dei morti e fargliela pagare, impiccandolo per tradimento nel suo ultimo atto da Lord Comandante.

5 – Lord Tywin Lannister

Tutto sommato è una posizione bassa per Lord Twin. Perché, siamo sinceri, quanto ci ha fatto divertire con la sua invidiabile capacità di zittire le persone? Da quando è apparso nei libri prima e sugli schermi poi, per quanto odioso e pieno di rancore ingiustificato nei confronti dell’unico figlio

sano di mente, abbiamo sempre ammirato il suo genio politico, la sua invidiabile capacità di riuscire a trovare sempre una soluzione giusta di fronte a tutte le situazioni. Anche se questo significava commettere massacri meschini come le Nozze Rosse. Purtroppo, il modo in cui Twynin, vero protettore dei Sette Regni, lascia il mondo, si dimostra tanto umiliante quanto una caduta di stile. Dopo essersi professato per tutta la vita un nemico delle prostitute, viene scoperto a letto con Shae da Tyrion, che non esita a regalargli un paio di quadrelli in piena pancia, mentre è seduto sulla latrina. Non era così che ci immaginavamo la pioggia di Castamere.

4 – Viserys Targaryen

D’accordo, alzi la mano chi non ha applaudito Khal Drogo per quanto fatto con Viserys. Il Re Straccione, sovrano del nulla, che non esita a vendere la sorella come un pezzo di carne pur di riconquistare il Trono di Spade. Ma, soprattutto, un viscido, deprecabile essere umano che si è divertito, nel corso degli anni, a picchiare ed abusare in vari modi della sorella minore. Oltre a questo si è dimostrato stupido, arrogante e irritante quel tanto che bastava per far desiderare ai lettori e agli spettatori di vederlo abbracciare il prima possibile lo Sconosciuto. Altro splendido momento di arroganza punita, quando Viserys, ubriaco perso, irrompe nella festa sul suolo sacro di Vaes Dothrak. E Khal Drogo, per ringraziarlo di essersi unito alla cena, decide di ricompensarlo con una morte decisamente creativa, versandogli un bel po’ di oro fuso sulla testa.

3 – Lord Walder Frey

Da un certo punto di vista il vecchio, acido, borioso e malinconico Walder poteva pure avere ragione. Quel fedifrago di Robb Stark non vuole saperne di scegliere una delle sue figlie come moglie e pensa bene di sposare una donna sconosciuta, causando un bello scandalo. Ma c’è da sottolineare come la sua reazione sia stata, tutto sommato, esagerata. Chi di nozze ferisce di nozze perisce, avrà pensato. Meno facile è comprendere quali possano essere stati i suoi pensieri quando Arya, dopo avergli servito un pasticcio di carne con i suoi figli dentro, abbia deciso di tagliargli la gola. Una scena che, complice l’espressione in estasi della giovane Stark, ci ha portato a saltare dalla sedia per la gioia, applaudendo, mentre la “Lady Psicopatica dei Sette Regni” completava la sua vendetta ai danni del padre padrone della casa dei Frey.

2 – Ramsay Bolton

Un bastardo in tutto: di genealogia e di fatto. Un essere così viscido e riprovevole da farci rivalutare persino la figura del padre (artefice, al pari di Walder e Tywin, delle Nozze Rosse), barbaramente ucciso poco dopo la loro grande ascesa a protettori del nord. Ramsay non ci fa simpatia sin dall’inizio: eppure, visto che il suo intento è quello di far soffrire Theon Greyjoy, è passato quasi in secondo piano. Almeno fino al momento in cui non diventa una figura centrale nella politica del nord. Oltre ai ripetuti stupri ai danni di Sansa Stark, Ramsay dimostra di avere una mente malata, capace di fargli concepire l’omicidio del padre, e fargli assassinare la matrigna con il bambino appena nato, facendoli divorare dai suoi cani. Per fortuna è arrivata la Battaglia dei Bastardi, anche se per vedere Jon riempirlo di pugni ci siamo prima dovuti sorbire l’omicidio di Osha e quello di Rickon (sì, lo sappiamo… non sapeva correre a zig zag). Una fine adeguata, che lo ha visto chiuso in una stanza del canile di Grande Inverno, legato a una sedia, con Sansa che ha pensato bene di dargli un assaggio della sua stessa medicina. Nel momento in cui la maggiore delle ragazze Stark libera i cani, compie quelle che è stata una vendetta karmica. Addio Ramsay: abbiamo amato odiarti.

1 – Re Joffrey Baratheon

Eccolo! C’è davvero un fan di Game of Thrones che non abbia improvvisato un trenino al momento della sua morte? Joffrey, fin dalla sua prima apparizione, si è dimostrato un piccolo disadattato mentecatto infame. Le sue frignate, che si concludevano inevitabilmente con qualche variante di “lo dico alla mamma!”, alla fine della prima stagione si sono sostituite con “Io sono il Re!”. Già nei libri, quando cerca la rissa con Robb e Theon per dei futili motivi, dimostra di essere odioso come solo un moccioso viziato potrebbe esserlo. Pochi episodi e il frutto dell’incesto tra i gemelli Lannister pensa bene di sfidare a duello il garzone di un macellaio, contrapponendo al terribile ramo secco del suo avversario una spada vera. E, ancora, la grande idea di uccidere Ned Stark, umiliato, sconfitto e costretto a dichiararsi un traditore, causando di fatto una frattura insanabile con il Nord. Idea che persino Tywin Lannister troverà così idiota da spedire Tyrion ad Approdo del Re, a fargli da balia. Ma le sue prodezze non si fermano qui. Vogliamo parlare della sensibilità dimostrata con la povera Sansa, quando le ha fatto vedere la testa mozzata del padre e della sua septa? O della sua passione per farla picchiare e umiliare in ogni modo possibile? Senza dimenticare le sue perversioni sessuali, e il coraggio dimostrato alla Battaglia delle Acque Nere, quando scelse di nascondersi dietro le sottane della mamma. Ultimo, ma non ultimo, le continue umiliazioni ai danni dello zio Tyrion, unica persona dotata di cervello in tutta Approdo del Re, che raggiungono il culmine quando, ubriaco fradicio, impone allo zio di fargli da coppiere, un momento prima di essere avvelenato dal complotto ordito da Olenna. Ringraziamo la Regina di Spine, dunque, e auguriamo a Joffrey un bel soggiorno all’inferno!

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.