Ritorno ad Arcadia Bay

È passato un po’ di tempo da quando abbiamo salutato Max, Chloe e Arcadia Bay in quel meraviglioso, drammatico, surreale e avvincente viaggio chiamato Life is Strange. Sappiamo che Dontnod ha in serbo per noi delle nuove avventure che proseguiranno in qualche modo e qualche forma quell’esperienza. Ma nell’attesa, per permetterci di mantenere salda quella connessione tra noi e il mondo di LIF, Dontnod affida a Deck Nine la possibilità di aggiungere un tassello alla storia, che va a definire ulteriormente il backgorund narrativo del primo episodio, tornando indietro di due anni rispetto agli eventi già raccontati. Before the Storm mette da parte Max, e ci immerge nei panni di Chloe Price, per approfondire meglio il suo personaggio e il suo rapporto con Rachel. In Life Is Strange infatti la relazione tra le due giocava un ruolo importante, ma viveva solo dei ricordi e racconti di Chloe, senza la possibilità di conoscerla nel dettaglio.

Il pretesto di Before the storm quindi, è ottimo, in quanto va a riempire un “vuoto” assolutamente intrigate per gli appassionati della serie, e Deck Nine lo fa con stile e garbo, riuscendo assolutamente in tutto e per tutto a riproporre quel ritmo narrativo assolutamente peculiare che contraddistingueva LIS. Chloe la conoscevamo già, ciò nonostante, il prologo di questa nuova serie si prende tempo per ripresentarcela. Perché sebbene sia la Chloe di sempre, la sua versione più giovane, ha veramente tanto da dirci di nuovo, con piccole sfumature caratteriali perfettamente pennellate nella sceneggiatura e nei dialoghi, che dimostrano quando Deck Nine abbia imparato bene la lezione da Dontnod. Before the storm infatti non si fa mancare quella particolarità che avevamo così tanto apprezzato nel titolo originale e che è molto difficile trovare nei videogiochi: una perfetta coerenza nell’espressività dei personaggi, sia essa gestuale o veicolata dai dialoghi degli stessi, anche all’interno di una stessa situazione in cui possiamo indirizzare la conversazione in modi totalmente diversi; un’attenzione ai dettagli, al caratterizzare anche il più “insignificante” dei pensieri della protagonista, per sfaccettare ulteriormente la sua personalità attraverso un commento estemporaneo rivolto ad un “oggetto di scena” o un elemento dell’ambiente.

“Svegliati” ci mostra uno scorcio fondamentale nel trascorso della ribelle studentessa della Blackwell Academy, in uno dei momenti di massima fragilità della giovane ragazza, la quale si trova a vivere e convivere con la quotidianità abbastanza disagiata che avvolge la sua vita. I problemi economici di famiglia, la scomparsa di un padre tanto amato, il rapporto conflittuale con il nuovo compagno della madre, e una solitudine profonda portata con orgoglio, nascosta dietro sarcasmo, aggressività, e un comportamento provocatorio e ribelle che questo primo episodio ci racconta senza filtri, scoprendo vizi e virtù della sua protagonista, negli intrecci interattivi con tutte le figure che popolano Arcadia e incrociano il suo cammino, componendo uno spaccato sociale stratificato ed estremamente verosimile della piccola cittadina americana.

Una di queste persone è Rachel, una compagna di scuola di Chloe, altrettanto emancipata ma con un carattere molto diverso, e con la quale stringerà un legame speciale…

Questo è l’incipit di una nuova storia che in questo capitolo getta solo le basi, e che se possibile, procede in maniera ancora più lineare rispetto a quella di Max. Chloe infatti non ha il potere di riavvolgere il tempo, ecco quindi che vengono a mancare quegli enigmi ambientali che spezzavano l’azione nel gioco precedente, ma viene a mancare anche la possibilità di tornare sui proprio passi e cambiare le conseguenze di alcune scelte immediate, qualora ci fossimo pentiti dell’esito delle nostre conversazioni. In Before the Storm ogni dialogo quindi, risulta un tassello definitivo nel mosaico degli eventi e va quindi ben ponderato. A “complicare” le cose, entra in gioco la meccanica della “sfida d’insolenza”. Questa consiste in prove di dialettica particolari in cui dovremmo convincere o intimidire i nostri interlocutori più “testardi”, attraverso la scelta delle nostre parole, in scambi di battute più serrati del solito, in cui ogni commento ci avvicinerà o allontanerà dal raggiungimento dell’obbiettivo.

Una meccanica che va a inserirsi in altre più classiche, che quindi prevedono una generale libertà su quali elementi o personaggi concentrare la nostra attenzione durante l’avventura e quali invece ignorare. Decisioni che tutte insieme andranno in modi ancora imprevedibili, a modificare gli eventi di cui questo capitolo è solo il prologo.

Verdetto

Quanto e se Before the storm si rivelerà un titolo narrativamente memorabile al pari di Life is Strange, non c’è ancora dato saperlo. Nonostante sappiamo che la storia completa sarà sensibilmente più breve (tre episodi invece di cinque), questo primo capitolo non accelera minimamente i ritmi delle vicende, senza tuttavia lasciarci scontenti della relativa pochezza di eventi determinanti presenti in esso. Questo perché ancora una volta, la forza della serie è affidata a dialoghi scritti in maniera brillante e ad una caratterizzazione dei personaggi talmente intrigante che in fondo, poco importa, al momento, dove si andrà a parare. Il primo episodio di Before the storm insomma, non delude. Il comparto grafico è molto simile a Life is Strange, quindi con gli stessi pregi e difetti (animazioni ed espressioni non eccezionali, ma una buona caratterizzazione stilistica di ambienti e personaggi) e porta solo un certo miglioramento nell’uso dei colori. La colonna sonora dona ancora una volta grande identità ed intensità alle atmosfere di gioco, ora più “rockeggianti”, con il solo talentuoso gruppo britannico indie Daughter ad occuparsi di tutte le tracce presenti nel gioco.

Le due ore trascorse in compagnia di Chloe in questo episodio “Svegliati”, valgono assolutamente il prezzo del biglietto, facendoci percepire forte e chiaro il preludio a qualcosa di speciale, esattamente come è speciale il rapporto tra la nostra spigliata protagonista e Rachel, inserito tra le righe con eleganza, maturità e delicatezza in questo stesso capitolo. Bentornati ad Arcadia Bay.

Davide Salvadori
Cresco e prospero tra pad di ogni tipo, forma e colore, cercando la mia strada. Ho studiato cinema all'università, e sono ormai immerso da diversi anni nel mondo della "critica dell'intrattenimento" a 360 gradi. Amo molto la compagnia di un buon film o fumetto. Stravedo per gli action e apprezzo particolarmente le produzioni nipponiche. Sogno spesso a occhi aperti, e come Godai (Maison Ikkoku), rischio cosi ogni giorno la vita in ridicoli incidenti!