Un blocco di eroi in un mondo di blocchi

Stiamo onestamente perdendo il conto con il numero di giochi TellTale che escono ogni anno. Una produzione quasi imbarazzante se non fosse che, a conti fatti, siamo di fronte a titoli di buona fattura e che rendono il videogioco qualcosa di più, narrando storie interattive che si prestano anche a del sanissimo role-play.
Tra le tante proprietà intellettuali a disposizione, la scelta di Minecraft fu inizialmente messa in discussione ma, grazie al trionfo della prima stagione di Story Mode, ogni dubbio è stato puntualmente fugato.

E visto il successo inarrestabile del sandbox più famoso di tutti i tempi, l’arrivo di una seconda stagione era decisamente prevedibile: ecco dunque Minecraft: Story Mode Season Two.

Il primo episodio di questa nuova stagione, intitolato Hero in Residence, si avvia creando un’avventura completamente nuova, basata sul misterioso ritrovamento di un artefatto dai poteri ignoti, recuperato dall’eroe della serie Jessie e le cui conseguenze sono inimmaginabili. Egli, aiutato dai vari personaggi che abbiamo già conosciuto, cercherà di svelare il mistero dietro a tutto ciò.
La scelta non soddisferà del tutto chi non ha giocato la prima iterazione del titolo poiché, pur trattandosi di qualcosa di nuovo, sin dai primi minuti sentiremo parlare di avvenimenti passati che risulteranno incomprensibili, oltre alla completa ignoranza delle relazioni tra i personaggi. Inoltre, chi ha già giocato la prima stagione potrà importare il proprio salvataggio di gioco, mantenendo così i progressi fatti ed ottenere un’avventura ricamata a puntino sulle nostre scelte precedenti, lasciando intendere che l’aver giocato Season 1 non è indispensabile, ma è caldamente consigliato.

Per quanto concerne il gameplay, TellTale continua a battere la stessa strada che gli garantisce un successo meritato, senza però dimenticare delle contaminazioni legate all’IP di riferimento. Continueremo ovviamente ad avere dialoghi a scelta multipla, alcuni dei quali avranno un peso specifico sull’andamento della storia e le relazioni tra i personaggi, così come non mancheranno numerosi Quick Time Events nei momenti più concitati della storia. Torna inoltre il Crowd Play, funzione introdotta in Batman: The TellTale Series con la quale è possibile giocare con altri tre amici e, con l’ausilio di uno smartphone, portare avanti la trama attraverso un televoto virtuale che permetterà di godersi il gioco anche in compagnia, seppur limitatamente ai dialoghi.

Parlando invece delle contaminazioni troviamo buona parte degli elementi tipici del gameplay originale di Minecraft. Avremo a che fare infatti con le classiche costruzioni a blocchi, ma pure con interessanti combattimenti a viso aperto che mostrano dei miglioramenti rispetto alla prima stagione, grazie all’introduzione della schivata e, di conseguenza, anche di una barra della stamina che ne limiterà l’utilizzo. Nulla di trascendentale, ma sono accorgimenti che permettono di alzare l’asticella della difficoltà di un gioco altrimenti molto semplice, come dimostra ad esempio il sistema di crafting, una delle fondamenta del titolo originale e qui trasposta nuovamente in maniera assai lineare, che difficilmente darà del filo da torcere ai giocatori intenti a costruire.

Nonostante ciò il mix funziona e si adatta molto bene al target giovanile di riferimento, con l’unico vero ostacolo rappresentato dalla lingua del gioco. Story Mode è, come al solito, disponibile esclusivamente in inglese sia per quanto concerne il doppiaggio sia per quanto riguarda la localizzazione dei testi, il che sicuramente lo renderà un acquisto poco appetibile a ragazzi molto giovani, nonostante i testi non siano difficili.

A preoccupare invece è l’impianto tecnico: sono ormai anni che TellTale utilizza per le sue avventure un motore grafico oggettivamente anziano, anche su console di nuova generazione, il che può pure starci ma, gioco dopo gioco, è sempre più evidente che un cambio di rotta sarebbe necessario. Il titolo non manca infatti di scattare pesantemente anche durante le cut-scenes e, avendo provato il gioco su PlayStation 4 Pro, la cosa risulta davvero imbarazzante. Sono problemi che non si presentano nella totalità del gioco, tuttavia permangono difetti che continuiamo a vedere in ogni avventura del team e pertanto non è possibile soprassedere. Per il resto il gioco non regala alcuna evoluzione particolare, mantenendo sempre lo stesso stile cubettoso tipico del titolo di Mojang nonché la medesima colonna sonora, indicando dunque uno sviluppo in discesa ma che, al tempo stesso, non mostra nessun tipo di novità rilevante su questo fronte.

minecraft story mode hero in residence recensione

Verdetto:

È ancora presto per poter giudicare Minecraft: Story Mode Season Two, soprattutto per quanto concerne la qualità della storia che il gioco si appresta a raccontarci. Il titolo è comunque consigliabile a tutti gli appassionati, al netto però di problematiche ormai diventate di casa nelle avventure grafiche TellTale, alle quali non sembra esserci la volontà di porre rimedio.

Francesco Paternesi
Pur essendo del 1988, Francesco non ha ricordi della sua vita prima del ’94, anno in cui gli regalarono un NES: da quel giorno i videogiochi sono stati quasi la sua linfa vitale e, crescendo con loro, li vede come il fratello maggiore che non ha mai avuto. Quando non gioca suona il basso elettrico oppure sbraita nel traffico di Roma. Occasionalmente svolge anche quello che le persone a lui non affini chiamano “un lavoro vero”.