La nuova era ha inizio!

Sta arrivando l‘estremo commiato per il ninja biondo di Masashi Kishimoto. Il manga si è concluso il 10 novembre del 2014, ma l’ultimo capitolo videoludico della saga, Ultimate Ninja Storm 4, è uscito precisamente un anno fa e, proprio in questi ultimi mesi, l’anime Naruto Shippuden sta giungendo al termine con delle puntate speciali tratte dalle Light Novel scritte all’interno del Naruto: Shinjidai Kaimaku Project, ovvero un progetto di storie il cui compito è quello di celebrare il finale della saga e traghettarla verso la nuova era, con protagonista il figlio del nostro eroe: Boruto. Non a caso l’ultima espansione di Ninja Storm 4 si intitola appunto La Leggenda di Boruto.

Tra i picchiaduro degli ultimi anni, Ninja Storm 4 era (ed è tutt’ora) un gioiellino, che è riuscito perfettamente in quasi tutti i suoi compiti, diventando nientepopodimeno quello che può essere chiamato, senza ombra di dubbio, il titolo definitivo dedicato alla creatura di Kishimoto, di gran lunga superiore anche a moltissimi predecessori della stessa serie. E ci è riuscito attraverso diversi binari, narrando in maniera epica, non scontata e anche inedita (visto che all’epoca buona parte dei relativi episodi dell’anime non erano ancora usciti), la fine della Quarta Guerra Mondiale Ninja e migliorando un sistema di combattimento che aveva dato molte soddisfazioni, slegandolo da certe rigidità e concedendogli una fluidità piacevole e dinamica. Oh, quasi me ne dimenticavo: ha riunito pure i personaggi principali di tutti i giochi, raggiungendo qualcosa come un centinaio e spiccioli di shinobi utilizzabili. Un numero enorme che, tra jutsu tipici, stili di combattimento personali, variabili, supporti, potenza e mosse finali è capace di mettere in difficoltà perfino il fan più sfegatato della saga. Dunque, tanto di capello ai ragazzi di CyberConnect2 che non hanno risparmiato sui dettagli e ci hanno regalato un’opera che, per certi versi, resterà memorabile.

Ad un anno preciso di distanza dall’uscita di Ninja Storm, arriva questo pacchetto di espansione, il quale riprende fedelmente la trama del film Boruto: Naruto the Movie che, oltre ad essere in un certo senso scontato, è anche doveroso.

Infatti, in mezzo a tutti i DLC previsti, che vedevano protagonisti due personaggi secondari (ma molto amati) come Shikamaru Nara e Gaara, era inevitabile inserirne uno per introdurre meglio le nuove leve del mondo dei ninja. Non dedicargli un approfondimento sarebbe stato un errore, dato che si tratta del nucleo del progetto da poco cominciato in terra nipponica, il punto di partenza del manga che ha debuttato a maggio 2016, scritto da Ukyo Kodachi, disegnato da Mikio Ikemoto e supervisionato dal nume tutelare Masashi Kishimoto, con al centro le avventure di Boruto e compagni.
Non a caso, la storia di La Leggenda di Boruto ricalca fedelmente quella del film uscito in Giappone e ancora sconosciuto dalle nostre parti, campione d’incassi che si è posizionato al primo posto per biglietti staccati dell’intero franchise. Dunque una pellicola di livello rispetto alle altre non canoniche, non per nulla scritta e ideata in gran parte dallo stesso Kishimoto.

Trasportare il ritmo dell’anime nella narrazione digitalizzata della PS4 non era impresa facile, ma in sostanza l’adattamento risulta godibile, sebbene perda (necessariamente) molto dell’opera di partenza, soprattutto nella resa dei personaggi principali, qui meno caratterizzati. Ad esempio, il rapporto di Boruto con il padre, quella sorta dio dio/amore, non viene riportato con la stessa profondità e il figlioletto risulta più che altro una copia moderna del suo genitore. Alla fine, però, sono difetti trascurabili, che fanno sembrare la trama più un riassunto del film che una sua vera e propria trasposizione.

Dal punto di vista della giocabilità, non ci si distanzia troppo (com’era prevedibile) dalla modalità avventura di Ninja Storm 4, con sfide a volte di una semplicità disarmante, contro avversari fragili, rese degne di nota solo dagli obiettivi che consentono di portare a casa il beneamato rango S, in determinate circostanze impossibili mentre in altre decisamente facili. Questa disparità porta spesso ad una rabbia da campionato di lancio del joypad, perché potremmo trovarci lo scemo di turno, da pestare in quattro e quattr’otto, oppure delle prove difficili, che al minimo danno subito potrebbero compromettere irremediabilmente il tutto e, per i giocatori che desiderano raggiungere il massimo, sarà necessario dover ricominciare da capo la zuffa. Ovviamente riuscirci sarà obbligatorio per sbloccare i nuovi personaggi giocabili, resi disponibili dal pacchetto.

Decisamente più interessante sono le aggiunte adesso a disposizione del nostro esercito. Infatti, oltre le già citate nuove leve Boruto Uzumaki e Sarada Uchiha (che però erano disponibili un anno fa in pre order), stavolta con forme e mosse inedite, al roster si aggiunge Mitsuki, l’ultimo membro del Team Konohamaru e, per l’autentica gioia dei fan, le versioni adulte di Naruto, Sasuke, Sakura e lo speciale Mecha Naruto. Tra tutti, spiccano il Settimo Hokage e il suo rivale dotato di Sharingan (e Rinnegan), che dimostrano di aver giovato della senilità aggiungendo al proprio arsenale di tecniche quelle derivate dai capitoli finali del manga. In particolare, è emozionante vedere come le doti principali dei nostri decennali eroi trovano una giusta e precisa collocazione nella loro forma adulta, tanto che sembrano la conclusione perfetta di un lungo percorso di evoluzione, prova provata di come la saga di Kishimoto dia una grande importanza allo sviluppo dei propri personaggi. Invece sono da segnalare, per quanto riguarda le mazzate tra ninja, le abilità dei giovincelli anche in previsione di risse multiplayer online. La migliore pare senza dubbio l’occhialuta figlia di Sasuke, Sarada Uchiha, che possiede una buona versatilità e potenza media, sia per quanto riguarda gli attacchi a lunga distanza che ravvicinata, tali da renderla adatta a sostenere diverse tipologie di scontro. Boruto invece sembra un po’ troppo ingolfato, per nulla rapido e devastante come il genitore, nonché meno potente, sebbene abbia un repertorio più vasto e possa sfruttare la variabile impazzita del “rasengan volatile”, una mossa difficile da tenere sotto controllo e che potrebbe causare diversi grattacapi ai giocatori meno esperti. Delude invece l’assenza di un personaggio potenzialmente OP che avrebbe potuto sparigliare le carte: Momoshiki Ootsusuki. La sua assenza fa aumentare l’amarezza per la mancata partecipazione di Toneri Ootsutsuki, il nemico principale del film Naruto: The Last. Alla fine, tra la razza dei progenitori del Charka l’unica a timbrare il cartellino è stata Kaguya, il che è un peccato perché le sue abilità fanno venire l’acquolina in bocca e magari avere dei caracter simili ma più equilibrati avrebbe rallegrato i giocatori.

Dal punto di vista tecnico, l’espansione è pressocchè identica al gioco di partenza: molto colorata, ricca di luce, in pieno stile anime, a tratti cartoon e fumettistica. Le uniche pecche sono costituite dalla limitatezza delle zone esplorabili che, però, sono praticamente uguali, salvo per alcuni sfondi, a quelle viste nei panni di Naruto; una durata decisamente esile e una telecamera non sempre perfetta nel seguire gli spostamenti del giocatore.

Verdetto:

Tirando le somme, si tratta di un DLC che merita l’acquisto, soprattutto perché consente di utilizzare gli ultimi personaggi che mancavano all’esercito di shinobi e alcuni sono veramente una chicca imperdibile, specialmente per gli appassionati. Per la trama si poteva fare decisamente qualcosa in più, anche per le piccole quest da completare in giro, magari aggiungendo qualche approfondimento sul neonato progetto che vede Boruto e i suoi compagni protagonisti.

Elia Munaò
Elia Munaò, nato (ahilui) in un paesino sconosciuto della periferia fiorentina, scrive per indole e maledizione dall'età di dodici anni, ossia dal giorno in cui ha scoperto che le penne non servono solo per grattarsi il naso. Lettore consumato di Topolino dalla prima giovinezza, cresciuto a pane e Pikappa, si autoproclama letterato di professione in mancanza di qualcosa di redditizio. Coltiva il sogno di sfondare nel mondo della parola stampata, ma per ora si limita a quella della carta igienica. Assiduo frequentatore di beceri luoghi come librerie e fumetterie, prega ogni giorno le divinità olimpiche di arrivare a fine giornata senza combinare disastri. Dottore in Lettere Moderne senza poter effettuare delle vere visite a domicilio, ondeggia tra uno stato esistenziale e l'altro manco fosse il gatto di Schrödinger. NIENTE PANICO!