Nosgoth: perché tutto deve avere un MMO?

Cominciamo subito mettendo in chiaro una cosa: io odio Nosgoth con ogni fibra del mio essere. Ogni volta che ci ho giocato sono morto un poco dentro. Dopo anni di silenzio riguardo ad un nuovo Legacy of Kain, nel 2012-13 Square-Enix è arrivata, ha detto CI PENSO IO! e lì sono partiti i brividi freddi. Perché si trattava di Square-Enix, che seguiva la sua stabilita tradizione di sformare mezze cagate con 50% di probabilità di successo o fallimento. Io e i miei amici sentimmo subito che la cosa sarebbe finita MOLTO male. Ovviamente quando SE ha annunciato Nosgoth, presentandolo come uno “sparatutto in terza persona asimmetrico di umani contro vampiri”, parecchia gente (me compreso) si è incazzata. Ora che mi sono sfogato, scriviamo della nostra esperienza diretta con il gameplay.

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Sono un vampiro che salta o un vampiro gigante che fa squat?

Nosgoth è un third person shooter a squadre, la cui caratteristica principale è l’asimmetria. Una squadra gioca nei panni dei vampiri, tema centrale dell’intera ambientazione, e l’altra gli umani. Cacciatori di vampiri, per la precisione. Dalle differenze dei due schieramenti deriva l’asimmetria del gioco. I cacciatori sono adeguatamente equipaggiati con armi a distanza come archi, balestre, lanciagranate e altro ancora. I vampiri invece possono contare sulle loro capacità fisiche inumane, sui loro artigli affilati e sui poteri della loro famiglia. Entrambi gli schieramenti hanno (per il momento) quattro classi, con capacità ed equipaggiamento altamente differenziate a seconda del loro scopo. Andando a pescare nella lore di questo gioco, possiamo vedere come le classi vampiriche siano la discendenza di vampiri che i fan della serie conoscono molto bene. Per esempio la classe Reaver è composta dai Dumahim e i Tyrant dai Turelim. Poi ci sono i Sentinel, che sono i discendenti alati di Raziel. Sì, hanno varie paginette di roba che spiegano come sia possibile, ma non è da parlarne qui.

Guardie e ladri letale

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Spiegano anche perché sono brutti

Il gioco è ancora in closed beta (ma aprirà a breve), quindi ancora è lungi dall’essere completo per questo ci sono solo due modalità. Deathmatch e Siege. In Deathmatch si viene assegnati casualmente ad una delle due squadre, nella quale si deve scegliere una delle quattro classi. Si comincia possedendo le prime due di ogni schieramento, mentre le altre devono essere sbloccate o comprate. Una volta scelto il personaggio si viene trasportati nella mappa, in cui vampiri e umani si ammazzano senza esclusioni di colpi fino a che uno dei due team non arriva a trenta uccisioni o non finisce il tempo. Quando una delle due cose accade il turno è finito e le squadre si scambiano. Quindi se ti piace giocare il vampiro e l’umano ti fa schifo metà del match sarà molto poco divertente per te. Nonostante questo, il sistema dello scambio è giusto perché così si evita che uno dei due schieramenti sia costantemente vuoto. Al termine dei due turni si sommano le uccisioni fatte e vince chi ha un totale maggiore. Quindi anche se da umani si è stati asfaltati, se si ha un discreto numero di uccisioni si può tentare la rimonta quando si controllano i vampiri.

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In Siege si segue una formula diversa: gli umani conducono un assalto in cui devono conquistare e difendere un punto strategico prima di passare ad un altro e un altro ancora, mentre i vampiri dovranno impedirglielo. Qui si vince a più punti fatti, non a uccisioni. Già alla primissima partita, la enorme differenza tra vampiri e umani in fatto di gameplay è più che evidente. Gli umani possono scattare per correre più velocemente, combattono meglio a distanza con le loro armi e hanno munizioni numerate. Per curarsi e fare rifornimento devono perciò sostare ai piccoli santuari in giro per la mappa. I vampiri in Nosgoth d’altro canto attaccano fisicamente con i loro artigli, con il tasto che gli umani usano per lo scatto si arrampicano sugli edifici e compiono lunghi balzi da un tetto all’altro mentre le loro potenziali prede sono costrette a correre a terra. Una volta ucciso un umano, un vampiro può berne il sangue per recuperare salute, oppure trascinarne via il cadavere per fare le cose con più calma (e privacy).

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Come lo vuoi il tuo vampiro?

Per ora Nosgoth è tutto qui, e tenendo conto che quasi nessuno gioca a Siege, almeno per ora rimane il Deathmatch come fonte stabile di azione. Quindi come può un gioco di soli deathmatch, anche con 8 classi diverse, spingerti a giocare ancora dopo una settimana? La risposta sta nella possibilità di modificare il personaggio in modo da renderlo adatto al proprio stile di gioco. Le classi in Nosgoth seguono un tema preciso, ma le singole skill e le armi possono essere scambiate con altre, simili ma diverse. Ecco che la bomba fumogena del Reaver diventa una granata d’acido ad area o la pugnalata alle spalle del Deceiver diventa una infezione che si diffonde tra gli umani. Allo stesso modo la balestra a ripetizione dell’Hunter può diventarne una a raffiche di tre colpi o a colpo singolo caricato.

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Oltre alle skill in Nosgoth (le armi contano come skill), ci sono anche i perks che forniscono effetti aggiuntivi. Possiamo considerarle le abilità passive di questo gioco, con effetti come +20% velocità di movimento o vita massima. Le varie opzioni possibili in ogni skill-slot permettono numerose combinazioni, e difficilmente ci saranno due vampiri o cacciatori uguali nello stesso team. Il tuo Alchemist potrebbe essere diverso dal mio. Tu preferisci la bomba che crea fuoco a terra, io il lanciafiamme da tenere in mano. A parte quelle che si possiedono inizialmente, le skill e i perk devono essere acquistati nel negozio del gioco, dove come al solito si può spendere valuta virtuale o valuta reale. I prezzi non sono esagerati in fatto di farming necessario per raggiungerli, e con un po’ di gioco si può tranquillamente rimediare una nuova arma o abilità. Inoltre per un prezzo molto più basso è possibile noleggiare i vari oggetti in negozio per una settimana, in modo da provarli e decidere se hanno spazio nella build perfetta che si sta creando.

Idea che si poteva evitare, esecuzione che lascia a desiderare

Ma tutta questa personalizzazione salva Nosgoth? No, lo dico con cognizione di causa, non perché lo odio. Anzi, se fosse stato un gioco valido e divertente lo avrei adorato, perché l’atmosfera decadente della saga di Kain c’è TUTTA, per questo me la prendo così tanto. L’arte, la tecnologia umana, l’architettura. Tutto ci sta perfettamente. I vampiri sono al contempo nobili e mostruosi, segno della corruzione di Kain che si fa strada nella loro carne, mentre gli umani sembrano poco più di una compagnia di mercenari, segno che sono una civiltà che solo da poco si è ripresa da SECOLI di schiavitù. Rispondono all’artiglio e alla zanna con il fuoco e con il ferro, ed è una divisione perfetta. Assomiglia terribilmente al PVP di Left 4 Dead 2, intesa come cosa positiva. MA. Ma ci sono degli errori di fondo, così radicati da fare parte dell’idea stessa del gioco. Mentre in Left 4 Dead gli zombie devono impedire agli umani di arrivare in fondo al lungo percorso che è il livello, con tanti anfratti in cui nascondersi e tendere agguati, in Nosgoth la mappa è una arena, di dimensioni relativamente piccole. E qual è il problema di un’arena? È prevedibile. Giocando con gli umani, dopo qualche partita sai già da dove attaccheranno, e sai già dove andare per trovare un punto difendibile su più fronti, da cui i vampiri non possono semplicemente saltarti in testa e ucciderti. E ogni mappa ha almeno una piazzetta con un muro non scavalcabile alle spalle, dove gli umani si consolidano e comincia un vero e proprio assedio. O i vampiri muoiono come mosche senza guadagnare terreno contro il muro di proiettili, o gli umani vengono massacrati, respawnano in un’altra zona e corrono per recuperare la posizione come se nulla fosse successo. Questo accade in ogni partita, visto che mentre un vampiro può andare in giro da solo e fare toccata e fuga, gli umani rimangono SEMPRE insieme, perché da soli sono morti, non avendo veri e propri mezzi di fuga come l’arrampicata dei vampiri.

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Il comparto artistico si è dato da fare, è innegabile

Un deathmatch segue sempre quella sequenza. Gli umani trovano un luogo da difendere e i vampiri arrivano a ondate, se gli umani muoiono questi ci ritornano, oppure partono alla ricerca di un altro punto per fare la stessa cosa. Tutto ciò si ripete all’infinito fino alla fine del match. La modalità Siege probabilmente è quella che potrebbe dare un’esperienza più dinamica, ma nessuno ci gioca, quindi non sono ancora riuscito ad entrare in un match per mancanza di team completi. È chiaro però che questo gioco esiste per il Deathmatch a squadre, come qualunque altro gioco pvp. Come già detto, questo gioco è ancora in closed beta, e ne devono fare ancora di cose prima di andare in open beta. Tra l’altro sono state annunciate nuove mappe e classi per il futuro. Visto che ancora non è accessibile a tutti e quanto ho scritto riguardo la godibilità del gioco, non lo ritengo un gioco degno di hype o di attesa spasmodica di key per entrare nella beta. Semplicemente dateci un’occhiata quando sarà aperto al pubblico, e se vi piacerà buon per voi.