PSICHEDELIA, TUTTE LE TESTE TI PORTI VIA

Se Alice per raggiungere il Paese delle Meraviglie assumesse massicce dosi di LSD e funghi allucinogeni, quello che otterreste sarebbe Octahedron, innovativo platform 2D in cui il giocatore viene scaraventato attraverso la tana del bianconiglio nel mondo psichedelico di Veetragoul, fatto di luci neon, musica elettronica e grafica pixellosa. Demimonde Games è lo studio svizzero costituito dal solo Marco “Monomirror” Guardia, che ha creato quasi interamente da solo un gioco in cui l’azione si svolge verticalmente grazie alla capacità del nostro personaggio di creare le proprie piattaforme per raggiungere il portale di uscita dal livello. Grazie ad una colonna sonora quanto mai appropriata e ben interconnessa all’azione sullo schermo, l’esplorazione dei livelli diviene naturale ed intuitiva, poiché nemici e ostacoli seguono il ritmo delle tracce musicali, diverse per ciascun livello. La cosa però non è semplice come si potrebbe pensare. Tutto ciò che il giocatore può fare è muoversi lateralmente, saltare e creare un numero definito di piattaforme durante ciascun salto, prima di dover toccare terra per poterne creare di nuove. Sfruttando questa limitata capacità, dovremo evitare gli ostacoli del percorso, sconfiggere i nemici e raccogliere una serie di collezionabili, per completare il quadro e passare al successivo.

Le meccaniche del gioco, per quanto inizialmente semplici ed intuitive, non vengono mai spiegate attraverso un tutorial vero e proprio, bensì sta al giocatore sperimentare ed apprendere le novità per sfruttarle al meglio. Fortunatamente, questo sistema funziona, e funziona bene, anche e soprattutto grazie ad una curva di difficoltà molto ben bilanciata, che nel corso dei 5 mondi di gioco introduce nuove piattaforme e con esse nuove dinamiche per affrontare e superare gli ostacoli proposti. I primi livelli di ciascun mondo offrono solitamente una sfida affrontabile senza grosse difficoltà, proprio per permettere al giocatore di prendere confidenza con le novità, salvo poi presentare imprese molto più impegnative mano a mano che ci si avvicina agli ultimi stage.

Per rimpolpare l’azione e non ridurla ad un semplice cercare di ascendere il più velocemente possibile verso l’uscita del livello, in Octahedron sono presenti due tipologie di collezionabili: i fiori e i tetraedri. In ciascun quadro sono presenti 30 lampadine, da rompere usando le piattaforme, che si trasformeranno in altrettanti fiori da raccogliere. Collezionandoli tutti in ciascun livello si ottiene una medaglia, ma principalmente raccogliere fiori è necessario per sbloccare l’accesso al mondo successivo, e ne serviranno sempre di più per poter proseguire. Mentre l’andar per fiori risulta tutto sommato abbastanza semplice nel corso dell’esplorazione lineare del livello, raccogliere i tetraedri è un’altra storia. Spesso questi collezionabili sono posizionati nei punti meno accessibili del quadro, protetti da nemici o nascosti dietro pannelli mimetici, rendendo il compito di ottenere gli 8 tetraedri in ciascun livello una vera e propria sfida. Raccogliendone però un numero consono, sarà possibile sbloccare l’accesso ad alcuni livelli bonus che, se completati, ricompenseranno il giocatore con vite extra permanenti. Inizialmente avremo a disposizione 3 vite, ciascuna composta da 3 “punti salute”, per completare ogni livello; perdendo questi punti salute, perderemo una vita e saremo riportati all’ultimo checkpoint attivato nel quadro. E qui si arriva al primo vero punto dolente di Octahedron.

Perché se nei primi livelli raramente ci si ritrova a perdere vite e ricominciare dal checkpoint, andando avanti la cosa diventa molto più frequente; il che non sarebbe un gran problema, se non fosse che i checkpoint sono due o tre al massimo, anche nei livelli più lunghi. E ciò diventa frustrante poiché spesso si viene rispediti molto indietro nel quadro, e tutti i nemici sconfitti tornano in vita. Armatevi quindi di tanta pazienza e soprattutto affrontate i livelli con il giusto misto di calma e concentrazione: è l’unico modo per arrivare sani e salvi fino in fondo, ancor di più se vorrete raccogliere le quattro diverse medaglie ottenibili in ciascun livello. Una è per aver raccolto tutti i collezionabili (30 fiori e 8 tetraedri), due per aver utilizzato non più di un certo numero di piattaforme per finire il quadro, ed una per non aver perso vite. Capirete quindi che, sotto l’aspetto semplice e minimalista del gioco, c’è tanta roba da fare e sbloccare. E se tutto questo non dovesse essere abbastanza, una volta che avrete completato l’avventura, vi verranno offerte ben tre nuove difficoltà, per rendere la sfida ancora più impegnativa.Verdetto

Octahedron è un platform solido, con meccaniche di gioco innovative e mutevoli, un’ottima colonna sonora ed uno stile grafico psichedelico che ben si sposano a formare un prodotto intrigante ed impegnativo, ma al tempo stesso raramente ingiusto o punitivo. Completare i livelli e superare le sfide proposte più avanzate danno un buon senso di soddisfazione, e l’aggiunta dei collezionabili, di quattro tipi di medaglie e quattro difficoltà, va a perfezionare un’esperienza che già di per sé richiede un buon numero di ore per raggiungere l’end game. Ci sono alcuni sporadici incrementi di difficoltà, che per il resto è ben bilanciata, e momenti in cui le stimolazioni visive possono essere travolgenti. Octahedron offre però un’esperienza interessante per gli appassionati del genere, e merita sicuramente la vostra attenzione.

 

Fabrizio Licitra
Biologo osservante ma non praticante, amante della cucina e di videogiochi in egual misura. In attesa che un pazzo con un T.A.R.D.I.S. mi porti all'avventura, o che la Forza si risvegli potente in me, metto sotto stress le ventole della PS4 con lunghi turni di lavoro, assemblo set Lego più grandi di me, e trasformo il balcone di casa in un piccolo orto urbano.