Che la realtà virtuale stia spopolando è un dato di fatto tanto che alla fine anche Wired US ha messo sulla propria copertina il faccione del genitore di Oculus Rift. Del resto, se un merito c’è, come narreranno le cronache future, è proprio del genio americano di Mr. Palmer Lucky e del suo arcinoto Oculus Rift e questa, come si suol dire, è già storia. Tuttavia sono tante altre le società interessate alla digitalizzazione della realtà ed all’immersione del giocatore nel mondo poligonale. Tra queste, almeno per la potenza dell’idea, vogliamo oggi dedicare uno spazio a Virtuix, che con il suo Omni ha veramente fatto faville nel corso dell’ultimo E3, mettendo nel gioco l’utente… gambe comprese!Partiamo da un presupposto, come molti ammennicoli tecnologici, Omni costa una cifra sostanziosa: 499 dollari escluso l’Oculus Rift (di cui avete ovviamente bisogno) e le spese di spedizione. Ciò detto, cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando. Omni è fondamentalmente una piattaforma su cui poter passeggiare, ma senza compiere neanche un passo. Grazie infatti ad un paio di scarpe appositamente concepite, capaci di annullare quasi del tutto l’attrito che, nella fisica di questo universo, genera il moto, Omni permette in pratica di camminare sul posto, registrando il movimento e trasferendolo al videogame cosicché, qualunque sia l’andatura, la direzione e persino la posizione rispetto al piano, vengano parimenti computate nel gioco. Omni, vi permette insomma di andarvene a zonzo con l’Oclus Rift sulla faccia e, magari, un pad tra le mani, così da farsi un giro per Skyrim o in un qualsiasi Call “HEADSHOTMADDAFAKKA” of Duty. But please… take a look!

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Dotato di un’imbracatura di sicurezza, e di alcuni rilevatori di posizione (uniti magari alle funzionalità di Kinect), Omni permette al giocatore di impostare le funzioni che più vi aggradano, dandovi così la possibilità di riprodurre con il vostro movimento corporeo qualsiasi comando che normalmente si inserirebbe con l’accoppiata mouse + tastiera… il che non è affatto poco. L’immersività, come testato dallo stesso inventore di Oculus Rift, è immensa e, salvo il vostro culo non sia troppo pesante, il feedback ludico è alle stelle. Difficile dire se SAMSUNG CSCsia questo il futuro del videogaming, tuttavia è interessante osservare e analizzare la spinta che il settore sta avendo, grazie soprattutto ai progetti in crowdfounding, incentrata alla concretizzazione dell’intrattenimento virtuale. Vero è che, per quanto la pedana di Virtux sia compatta (cosa che di fatto è), è impossibile non evidenziare la scomodità nel dover avere tra i piedi un tale ingombro per giocare, ma è anche vero che per rompere qualche compromesso spesso e volentieri tocca accettarne degli altri. L’idea di Omni, si può dire quasi un’evoluzione “fisiologica” di Oculus Rift, che nasce da una pulsione naturale che sorge immediatamente già dai primi istanti in cui si prova il visore di Oculus (e chi vi scrive, se mai ve steste chiedendo, parla per “pulsione” diretta) e si rivela come un upgrade quasi scontato concettualmente parlando. La realtà virtuale cambia totalmente la percezione del vostro modo di porvi di fronte al gioco. Non più come semplici burattinai ma nei panni diretti del burattino, vedete di colpo avvicinare in maniera netta la realtà di gioco alla vostra.

virtuix_omni-100042169-origBanalmente, una volta che gli occhi del vostro avatar diventano i vostri, ci si sente presto straniti di non avere lo stesso contatto diretto con il resto del vostro corpo. In altre parole, percorrere i primi passi su City 17 di Half Life 2 con Oculus Rift ci immerge al punto tale che doversi muovere con la tastiera e da seduti, ci fa sentire, senza offesa, un po’ come degli Stephen Hawking in vena esplorativa. Con Omni quindi si potrebbe già fare un passo avanti in questa direzione, anche se viene da chiedersi quante e quali siano le reali applicazioni. È vero, gli stessi sviluppatori ne suggeriscono diverse, non per forza legata al mondo del gaming, come tour virtuali, attività, visite preventive in strutture ancora da costruire ecc. Paradossalmente però lì dove dovrebbe avere la maggiore versatilità, nei videogiochi per l’appunto, ora come ora si possono intuire i maggiori limiti. Far far ricorso alla propria “stamina” piuttosto che a quella del personaggio in game, necessita da parte degli sviluppatori di riscrivere completamente i parametri di longevità, estensione e tutta una serie di pretese di riflessi che, a meno che non siate dei provetti atleti, non possono certo essere comparate a quelle di un qualsiasi COD giocato con i pollici. Senza considerare (ma questo vale un po’ anche per Oculus Rift) che è difficile immaginare altri generi oltre allo sparatutto in prima persona che si possano sposare bene con il concept di Omni. Ma anche se cosi fosse, potrebbe bastare e avanzare per dare un senso alla “periferica” se davvero servisse a creare un coinvolgimento senza precedenti.

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Di fatto, abbiamo gli occhi, abbiamo le gambe, ma le braccia? Ed ecco l’ultimo grosso limite, salvo aggeggi di upgrade ad hoc come fucili, racchette o spade, escludendo quindi un qualsiasi oggetto che veicoli l’interazione reale/virtuale dei nostri arti superiori con il mondo di gioco, come è possibile non avere comunque quella strana sensazione di handicap fisico accennata poc’anzi? E no, una volta che vedo e cammino nel gioco, tenere un pad in mano NON è la soluzione… Insomma sicuramente Omni sembra un progetto più ancora che all’avanguardia, affascinante, perché ci avvicina di un passo a quell’idea avvolgente e alienante di realtà virtuale totale, che ci suggestiona, attrae, ma forse anche un po’ ci spaventa. In ogni caso il fatto che queste campagne di crowdfunding finiscano sempre con risultati più che positivi, evidenzia che in fondo, abbiamo tutti voglia di provare anche questo. Ma non posso fare a meno di pensare che la strada in tal senso sia ancora lunga. Mancherà sempre qualcosa nella realtà virtuale, questo è ovvio (vorreste davvero provare dolore perché il vostro avatar si becca un proiettile nelle ginocchia? …non credo) ma forse ora manca ancora troppo. Nel frattempo, ci accontentiamo di poter fare per la prima volta, jogging tra le valli di Skyrim.