Se c’è una cosa che adoro della Parrot è la sua straordinaria capacità di adattamento in un mercato estremamente mutevole ed effimero come quello della tecnologia. La capacità e l’entusiasmo che mette in ogni suo prodotto è davvero notevole, sia esso un drone acquatico, volante o un semplice paio di cuffie.

Il pacco arrivato oggi nel nostro Bunker nerdico contiene uno dei nuovi modelli della linea Parrot mini-drone, più precisamente il Jumping Night Drone chiamato Diesel.

Se siete tipi svegli già da queste poche parole avete intuito le potenzialità di questo affare: è un piccolo drone terrestre biruote, si può usare di notte perché ha dei faretti LED e si, volendo riesce a compiere anche dei mirabolanti salti; coraggio piccole volpi, seguitemi nell’unboxing selvaggio della macchina.

Il packaging dei prodotti Parrot come al solito non delude mai, la scatola quadrata molto stilosa contiene al suo interno il mini-drone, un cavo di alimentazione micro USB, la batteria al litio ricaricabile, una guida rapida, due tamponcini di gomma e un foglio pieno zeppo di adesivi nel caso vi venga la malsana idea di personalizzare in modo tamarro la carrozzeria di questo Diesel.

Niente caricabatterie esterno, se non avete voglia di ricaricare il mini-drone dal pc, dovrete comprarlo a parte, cosa che non mi è molto piaciuta, un caricabatterie al giorno di oggi non costa niente e potevano includerlo tranquillamente, soprattutto perché in questa modalità i tempi di ricarica si abbassano notevolmente, ma proseguiamo oltre.

Il nostro amico Diesel attualmente costa la bellezza di 150 euro circa, e proprio come il suo fratellone, il Jumping Sumo, ha una struttura in plastica di colore blu scuro con ruote rivestite in gomma morbida sagomata, oltre che un contrappeso in metallo (Auto-Balance) che serve per stabilizzarlo e per riguadagnare l’equilibrio dopo uno dei suoi famosi salti, che possono raggiungere la ragguardevole altezza di ben 80 cm. Bitch! Qui la fisica compie davvero il suo dovere perché sono stato per 10 minuti di fila a farlo saltare nella mia stanza sperando che ricadesse in malo modo, ma alla stregua di un astuto felino è atterrato sempre saldamente dritto.

Non è in realtà molto diverso dal suo zietto Jumping Sumo, ma a differenza degli altri mini-drone, non vedrete il Diesel decollare, tranne per qualche salto acrobatico ovviamente; la sua specialità è infatti correre qui e là sulle sue imponenti ruote gommate, amabilmente comandato tramite smartphone o tablet che sia grazie all’App FreeFlight 3, pienamente compatibile con dispositivi iOS, Android e Windows Phone. Accertatevi ovviamente di avere l’ultima versione disponibile, altrimenti il pairing tra il mini-drone e il vostro device non avverrà.

parrot-minidrone-jumping-night-2

Contrariamente ai mini-droni volanti Airborne Night e Rolling Spider, questo Jumping Diesel non si connette tramite Bluetooth ma tramite una rete Wi-fi autogenerata a 2,4 GHz o 5GHz. Nel caso aveste problemi di affollamento con le vostre connessioni, è molto utile avere questo sdoppiamento di banda, ma il mio consiglio è quello di non avere troppi apparecchi che succhiano Wi-fi nelle vicinanze, altrimenti il segnale di connessione potrebbe risultare instabile. Una volta eseguito il collegamento, sul vostro schermo apparirà l’opzione per visualizzare tutti i comandi di movimento.

Per prima cosa, si può settare il volume di animazione del mini-drone, si perché a Diesel piace emettere piccoli suoni e movimenti in stile BB8 di Star Wars, settando il volume da 0 a 100% modificherete la frequenza di questi ultimi; nel secondo pannello si può scegliere di impostare la velocità di sterzata e di rotazione, nella terza infine si può settare la velocità massima raggiungibile, la modalità di ricarica e il tempo stimato per una ricarica completa.

Se non vi piace il nome Diesel potrete anche scegliere un nuovo nickname, con un nome del genere, il mio non poteva che essere “VinDiesel”. Dopo ciò, si passa davvero a scaldare il motore.

Una delle feature più simpatiche è senza dubbio la possibilità di parlare con il vostro smartphone tramite il microfono, e sentire la vostra voce riprodotta attraverso lo speaker del mini-drone, e non solo, se vi sentite novelli 007 il microfono interno installato sul mini-drone vi permetterà di ascoltare anche tutto quello che avviene intorno a lui, senza scordare che è anche provvisto di una mini-camera VGA da 480×640 pixel e una memoria interna da 4GB per foto e video. Se volete spaventare vostra nonna mentre sta guardando Carlo Conti credendole di farle sentire le voci o anche solo dar fastidio al vostro gatto almeno la metà di quanto ve ne da lui, questo Diesel è lo strumento perfetto.

234796306

Se vi sentite lupi notturni, l’aggiunta di due LED bianchi nella parte anteriore del mini-drone è la ciliegina sulla torta: non sono molto potenti ovviamente ma si può regolare l’intensità dal pannello di comando, oltre che farli lampeggiare o renderli intermittenti.

Se usate la camera anteriore per pilotare il mini-drone magari da un’altra stanza i due fari sono davvero comodi, specie per farlo andare sotto letti, mobili o altri luoghi davvero poco illuminati.

Le ruote di questo Jumping Drone, come nel modello precedente, sono gommate e possono essere poste in modalità estesa o rientrante per guadagnare un paio di centimetri di spazio, ideale se lo utilizzate in ambienti stretti e angusti, se viceversa lo volete far correre su terreni non proprio lisci o leggermente sterrati, allora la modalità a ruote estesa servirà ad avere maggiore aderenza.

Questo tipo di ruote però non è certo fatto per terreni accidentati o sdrucciolevoli: l’ideale restano infatti pavimenti casalinghi o tappeti bassi. La specialità, come detto prima, sono proprio i salti: da fermo, in corsa, o lo spinning jump sono davvero divertenti e tecnicamente ineccepibili, da provare fino a che la batteria non si scarica. E siamo arrivato al punto cruciale: come molti altri modelli della linea mini-drone della Parrot è la longevità della batteria: qui ovviamente non c’è la potenza da sviluppare per volare e con una ricarica completa si raggiungono i 18-20 minuti di autonomia (se non si tengono i Led anteriori accesi). Davvero poco per un drone terrestre.

La debolezza della batteria e la povertà della fotocamera lo rendono un modello che si avvicina più al giocattolo puro che al drone utilizzabile per riprese o per corse all’aperto, senza contare che bisogna inoltre attendere 25 minuti per una ricarica veloce, e sottolineo “veloce”.