Da un po’di tempo a questa parte, la “produzione additiva” che utilizzano le odierne stampanti 3D sembra essere la soluzione a tutti i problemi connessi alle risorse limitate del nostro povero pianeta. Qualche anno fa, il massimo che potevamo fare con queste nuove ed ingombranti stampanti era quello di stampare omini buffi, dentiere per la vostra cara nonnina o se proprio eravate persone serie, protesi mediche come braccia, gambe o altre cose che non vi sto qui a nominare. In Cina come al solito avevano già deciso di esagerare ai tempi, costruendo con delle stampanti 3D ENORMI ben 10 case di fila in un solo giorno.

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Era solo una mera questione di tempo prima che a qualcuno venisse la bizzarra idea di stampare una intera automobile in 3D: Beh quello che ne è uscito è stato chiamato “Strati”, una nuova vettura presentata la scorsa settimana all’International Manufacturing Technology Show di Chicago.

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Strati1 (1)Tesla ha reso celebre la trasmissione elettrica, noi invece stiamo cambiando l’intero concetto di automobile.” Parola di Jay Rogers, il CEO della Local Motors, la società responsabile della realizzazione della Strati. Non sono chiacchiere a caso, il tipo pare avere veramente ragione: mentre i veicoli convenzionali di solito sono composti da circa 20.000 pezzi, Strati ne ha solo 49. Il telaio e le parti più grandi dell’ auto sono state stampate con una stampante 3D veramente grande, ma elementi ordinari come pneumatici, ruote, sedili, batteria, sospensioni, finestre, cavi e motore elettrico sono state prodotti con metodi convenzionali, riproducibili per dire, anche con una stampante 3D casalinga.

Il risultato è una due posti in materiale termoplastico rinforzato con fibra di carbonio che può raggiungere i 65 Kilometri l’ora e ha un’ autonomia di 195 Kilometri con una singola carica di batteria. Ideale per farci una passeggiata nel vostro quartiere e per vantarsi con i vostri amici del vicinato, decisamente sconsigliata se pensate di andarci a correre in autostrada. Ma il buon vecchio Rogers non è uno sbarbatello e ha subito ribadito di come siano ancora necessari molti studi e molte prove su strada prima di poter mettere davvero la macchina sul mercato.

strati-3d-printed-car-by-local-motors-2-620x620Il processo di creazione della Strati è cominciato circa 18 mesi fa con l’annuncio di un concorso per trovare il miglior design. La società ha ricevuto più di 200 proposte, e alla fine ha scelto il designer italiano Michele Anoe. Il problema successivo è stato quello di trovare una società che avesse una stampante 3D abbastanza grande per stampare le parti più grandi dell’auto. La stampa dei singoli pezzi ha richiesto 44 ore, più un altro giorno per pulire e lucidare tutti i pezzi. Può sembrare parecchio, soprattutto sapendo che una vettura convenzionale richiede circa 19 ore per essere montata in una normale fabbrica automobilistica. Ma bisogna comunque tenere a mente che per costruirla sono necessari enormi impianti di assemblaggio e qualche migliaio di operai sottopagati. Essere in grado di costruire una intera macchina utilizzando solo una stampante 3D riduce drasticamente i costi di produzione, caratteristica che potrebbe rivoluzionare completamente l’industria automobilistica. Verrà un giorno in cui potremo scegliere l’auto dei nostri sogni comodamente seduti davanti al nostro pc e vederla stampata nel giro di qualche ora? Forse. Ma qualcosa mi dice che le grandi compagnie automobilistiche non siano così entusiaste all’idea. L’obiettivo della Local Motors è quello di rendere Strati disponibile nel 2016 ad un prezzo compreso tra i 14.000 e 26.000 euro, a seconda delle funzioni opzionali che il cliente vuole aggiungere. Date le sue caratteristiche limitate, è un prezzo senza dubbio elevato, fatto che la colloca quindi nella sezione “capricci per i ricchi.” Ancora una volta purtroppo, la capacità di un veicolo eco-sostenibile dipenderà più dal proprio portafogli che dalle proprie (nobili) intenzioni. La vera rivoluzione sarebbe cambiare questa mentalità.