Due in Uno

Lo diciamo subito: Puyo Puyo Tetris è un titolo geniale, perché riesce a fondere due giochi divenuti iconici in un unico prodotto davvero divertente e coinvolgente.

Da una parte vi è Tetris, classe 1984 di matrice russa (anzi sovietica all’epoca), dall’altra invece Puyo Puyo, nato nel 1991 e divenuto uno dei puzzle game più popolari in Giappone. Il primo si basa sull’intersezione di tetramini, ovvero figure minimaliste colorate che piombano dall’alto, in modo tale da distruggere le righe composte per fare punteggio; il secondo si fonda sui Puyo Puyo, delle palline gelatinose e dagli occhietti simpatici, dotati di particolari colori: blu, rosso, verde e arancione. Lo scopo è creare file di almeno quattro colori corrispondenti per fare scoppiare le piccole sfere e aumentare lo score.

Due principi semplici, che si basano sui riflessi e sulla strategia, ma che vengono decisamente arricchiti in Puyo Puyo Tetris. Sega infatti non solo è riuscita a unire due titoli apparentemente diversi tra loro, ma è stata capace di aumentare la dose di sfida che caratterizza i due puzzle game, inserendo una serie di modalità di gioco che rendono il titolo particolarmente interessante.

Il menù, coloratissimo e piacevole alla vista, si divide in Adventure, Versus, Swap, Fusion, Big Bang, Party, e infine Tutorial, per garantire un agevole approccio a chi non è abituato a questa tipologia di gioco.
Ma andiamo per ordine: 
Adventure rappresenta la modalità storia, in cui faremo la conoscenza di personaggi dallo stile estroso, tipicamente nipponico. Tramite loro scopriremo come è nata la fusione tra il mondo di Tetris e quello di Puyo Puyo. La storia avanza attraverso le sfide tra questi personaggi. Esse sono molto varie: si va dalla classica gara a punteggio a sfide a tempo, giusto citarne qualcuna.


Versus si avvicina alla forma originale dei due titoli. Selezionando questa modalità, il giocatore decide se giocare in maniera classica a Tetris o a Puyo Puyo.
Swap che, da come si può intendere dal nome, implica un’alternanza basata su un timer tra i due puzzle game. Frenetica ed eccitante, aumenta incredibilmente il senso di sfida.
Fusion non è altro che la fusione di Tetris e Puyo Puyo nel vero senso del termine. Dall’alto cadranno sia tetramini che Puyo Puyo, i quali dovranno essere posizionati in maniera attenta e tattica in modo tale da creare ottime combo e non soccombere sotto la mole di elementi calanti dall’alto.
Big Bang si fonda più sui riflessi. Si tratta di una sfida in cui cade o un particolare tetramino o Puyo Puyo, e deve essere inserito nei pochi spazi disponibili per fare più combo possibili e distruggere l’intero muro di figure.
Party, ovvero una gara che segue le regole classiche dei due titoli, ma arricchita da vari power up che danno sale alla sfida.

Come ci si potrebbe aspettare, le modalità presentate raggiungono il loro massimo in multiplayer, sia in locale che online, fino a quattro giocatori. Ogni sfida non solo diventa una lotta contro il tempo, ma deve essere sfruttata per fare più combo possibili in modo da mandare malus al proprio avversario o avversari, che il più delle volte si traducono in improvvise barriere grigie che aumentano il rischio di game over.

Gli unici due aspetti negativi di Puyo Puyo Tetris riguardano la modalità storia e la colonna sonora. Partendo dalla prima, ogni sfida è preceduta da un dialogo – rigorosamente in inglese, così come il testo – tra i due personaggi che si affrontano. Uno scambio di battute prolisso, caricaturale, e quasi estenuante. Non si capisce il motivo di tutto ciò, considerando che Puyo Puyo Tetris è uno di quei titoli che basa tutto sulla giocabilità e sull’intrattenimento e non sulla storia. Probabilmente si tratta di una scelta per creare appeal anche verso un pubblico fatto di giovanissimi, ma che in realtà non dona nulla al gioco.

Il secondo elemento che lascia un po’ l’amaro in bocca è la colonna sonora: essa è composta da musiche pop-elettroniche dallo stile tipicamente nipponico. Come ci si potrebbe aspettare vi è anche la celebre theme di Tetris ri-arrangiata per l’occasione. Sono brani tutto sommato orecchiabili, ma che non enfatizzano la giocabilità, limitandosi a fare da semplice sottofondo.

Al di là delle precedenti critiche, bisogna precisare che queste non riguardano i punti di forza di Puyo Puyo Tetris, il quale, abbiamo detto, si rivela un titolo molto godibile, soprattutto se giocato in compagnia. La versione da noi provata per questa recensione è stata quella per PlayStation 4, ma il titolo è disponibile anche per Nintendo Switch.
Se sulla console Sony Puyo Puyo Tetris si è dimostrato appetibile, fluido e divertente, su Switch esso può esprimere al meglio la componente multiplayer, grazie alla natura ibrida dell’ultima console Nintendo. Considerando poi il prezzo abbordabile (30 euro su PS4, circa 40 su Switch sia in retail che in digitale), Puyo Puyo Tetris è un titolo perfetto per i nostalgici, per chi ha voglia di godersi una partita coinvolgente, per le nuove generazioni incuriosite dalle icone del passato, ma soprattutto per chi ama condividere la propria passione videoludica con gli altri.

Verdetto:


Puyo Puyo Tetris è un titolo geniale, perché riesce a fondere due giochi divenuti iconici in un unico prodotto davvero divertente e coinvolgente. Ha un’ottima giocabilità, e si rivela altamente godibile soprattutto in multiplayer. Gli unici due aspetti negativi riguardano la modalità storia e la colonna sonora, ma precisiamo che non vanno ad inficiare più di tanto il giudizio finale.

Lorena Rao
Deputy Editor, o direttigre se preferite, assieme a Luca Marinelli Brambilla. Scrivo su Stay Nerd dal 2017, per cui prendere parte delle redini è un’enorme responsabilità, perché Stay Nerd è un portale che punta a stimolare riflessioni e analisi trasversali sulla cultura pop a 360° tramite un’offerta editoriale più lenta e ragionata, svincolata dalle dure regole dell’internet che penalizzano la qualità. Il mio pane quotidiano sono i videogiochi, soprattutto di stampo storico. Probabilmente lo sapete già se ascoltate il nostro podcast Gaming Wildlife!