Botte, calci, violenza a volontà…

Il noto coro che tutti i maschi, e non solo probabilmente, hanno cantato una volta nella vita, basta a riassumere Redeemer, sforzo videoludico del russo Sobaka Studios. Ci troviamo di fronte ad un gioco rapido, breve e violento. Insomma, come la maggior parte degli scontri reali. Un picchiaduro con visuale dall’alto in 3D che, sicuramente, per alcuni frangenti ricorda God Of War, ma anche giochi di un’epoca più rètro. Scopriamolo per intero e più da vicino…

La trama che ti aspetti e la grafica che non ti aspetti

Vasily aveva una vita complicata. Questo prima di ritirarsi in un convento di monaci nascosto chissà dove tra le montagne. 20 anni di pace, serenità e un equilibrio ritrovato… distrutti in un attimo. Il passato violento del nostro protagonista verrà a bussare alla sua porta e non potremo fare altro che affrontarlo, un pugno alla volta. Ovviamente, il gioco non brilla per la sua trama, ma Redeemer non punta a quello, ma a ben altro.

Redeemer colpisce per il suo buon utilizzo dell’Unreal Engine, infatti qualora abbiate un computer performante potrete giocare con la grafica spinta al massimo, e le immagini vi daranno parecchie soddisfazioni. Ottimo lavoro per ombre e riflessi, ma soprattutto sulla fisica del gioco, davvero convincente, che darà l’impressione di veri impatti, sicuramente aiutata da un comparto sonoro brillante, non forse sotto il profilo delle musiche ma sicuramente per quanto riguarda gli effetti.

Come si mena: comandi e gameplay

Se volete giocare Redeemer privi di joystick, vi troverete di fronte a un’impresa mooolto ardua. Infatti, con mouse e tastiera sarà facile all’inizio ma progredendo diverrà sempre più difficile tenere testa ai numerosi nemici delle più varie tipologie. Pertanto, l’utilizzo di un joystick è l’ideale, tant’è che il gioco stesso si presenta con tasti pre-impostati confacenti lo stile del controller di casa Microsoft. Il feeling con il joystick risulta molto valido: i comandi non sono poi così complessi, ridotti al minimo necessario. Due tasti, uno per attacchi leggeri e uno per attacchi potenti, che intervallati tra loro daranno origine a diverse combo, e se tenuti premuti faranno eseguire a Vasily colpi poderosi in grado di spezzare le difese altrui. Vi è inoltre il tasto per mettersi in guardia e ridurre i danni nemici, che se premuto al giusto momento, permetterà anche di eseguire un contrattacco. Sarà inoltre possibile recuperare armi da fuoco e da brutale corpo a corpo per poter massacrare meglio i nemici, le seconde favorite dal numero limitato di munizioni.

Sarà comunque uno scontro ravvicinato da gestire con abilità e intelligenza, dato che pure in modalità normale (vi sono due livelli di difficoltà: normale e difficile) sarà questione di pochi attimi farsi scappare la situazione di mano e dover ricominciare il livello. Per sconfiggere i nemici si potrà usare anche l’ambiente: alcuni elementi scenici potranno essere usati per effettuare delle gustose e violente “fatality” sui nemici vicini. Inoltre, una volta inflitta una certa quantità di danno, i nostri avversari rimarranno per qualche secondo immobili e apparirà un’icona sopra la loro testa, questo ci permetterà di effettuare su di loro una violenta mossa finale. Piccola curiosità, la barra della vita del nostro personaggio si riempirà ad ogni morte ed esecuzione violenta ai danni dei nostri nemici.

Una tattica per capello

Nel corso del gioco incontreremo diverse tipologie di nemici, dai più disperati sgherri che ci si avventano addosso in preda alla disperazione, fino a tizi enormi in grado di procurarci enormi quantità di danno. Similmente ad altri giochi dove il corpo a corpo ha una grande importanza (God Of War e Batman Arkham, per fare due esempi), dovremo adattare la nostra tattica in base a chi ci troviamo di fronte, prestando attenzione negli scontri particolarmente numerosi per non farci cogliere impreparati. Saranno presenti anche delle specie di mini-boss e veri e propri boss, e dovremo capire noi come affrontare al meglio l’avversario di turno, sia esso un mezzo cyborg o un tizio enorme armato di lanciafiamme e assetato di sangue.

Verdetto:

Redeemer è un buon gioco, divertente, violento e con una grafica molto soddisfacente. La sua vera pecca risiede nella longevità, 5-6 ore saranno sufficienti a finirlo, e la modalità “orda” non è altro che una specie di arena, niente di più, niente di meno. Però è anche vero, che con il prezzo richiesto, essendo fan della violenza sfrenata, delle botte e del massacro, potrebbe essere il giusto compromesso.