Capitan Tsubasa, e i suoi campi infiniti, non smetteranno mai di essere famosi

Shingo_Aoi01Forse non tutti sanno che ci sono due serie di Holly e Benji (Capitan Tsubasa in Giappone), che non sono mai state pubblicate in Europa. In una di queste compare un personaggio nuovo, tale Tomeya Akai.

Akai incontra Ruud Gullit (ve lo ricordate il campione olandese coi baffoni e le trecce ex calciatore del Milan di Sacchi? Beh, lui.) che si trova in Giappone per girare lo spot pubblicitario di una bevanda e, senza alcuna logica ad appoggiare tale evento, Akai gli fa da interprete. Durante le riprese del suddetto spot, Gullit insegna ad un altro ragazzo, Shingo Aoi (Rob Denton in Italia per chi se lo ricorda) un particolare dribbling. Il ragazzo impara la mossa e Akai si offre come volontario per testare questa finta. Risultato? Non riesce a fermarlo e fa una figura di merda. Ma colpo di scena! A quell’evento erano presenti degli osservatori di squadre della Serie A italiana! Quindi, sebbene non si sappia bene cosa abbiano visto di tanto speciale gli uomini-mercato della Sampdoria in un fesso che non riesce a fermare un ragazzino chi gli fa un dribbling, ad Akai viene offerto un provino nella squadra blucerchiata. Aoi, che di contro invece ha l’indiscutibile merito di aver superato uno sconosciuto giapponese con una finta insegnatagli da Gullit, va a giocare nell’Inter.
I due si rincontrano quindi in Italia, durante un Sampdoria – Inter. Stavolta Akai riesce a fermare la finta di Aoi e questa incredibile impresa gli vale la convocazione nella nazionale giapponese.
Si tratta di una storia di calcio indiscutibilmente meravigliosa e soprattutto plausibile. Purtroppo dalla FIFA non è arrivata l’autorizzazione per la pubblicazione in Europa a causa di problemi legati ai diritti d’immagine.
Ora, se questa perla vi ha incuriosito ci sono due opzioni: o siete amanti della serie o siete pazzi. Ma visto che le due cose spesso coincidono, abbiamo una buona notizia per entrambi: in occasione dei Mondiali di calcio 2014, il canale TV Boing riproporrà l’intera serie di Holly e Benji più quattro film d’animazione a loro dedicati, mai trasmessi finora in Italia.
Si tratta di quattro lungometraggi, realizzati tra il 1985 e il 1986 riguardanti le eroiche gesta della celebre nazionale giapponese, altro che Pikachu sulla maglia, in due film la nazionale giapponese affronterà in amichevole una selezione di giocatori europei. Un terzo film sarà dedicato alla preparazione in vista di una terza sfida contro l’Europa con numerosi flashback e rimandi alla serie animata, e un ultimo film che li vedrà protagonisti di un bizzarro campionato mondiale a quattro squadre (una sorta di best of, Giappone vs Resto del mondo).
E Aoi? Akai? La bevanda che sponsorizzava Gullit almeno era buona? Per queste ed altre risposte purtroppo al momento bisogna affidarsi unicamente al manga. E così probabilmente resteranno le cose, visto che ci sono voluti quasi trent’anni per pubblicare in Italia quei quattro film inediti. Ma tranquilli, quando arriverà il momento noi saremo lì a raccontarvelo. Per farci trovare pronti ci stiamo già allenando, chi sotto la neve, chi a tirare palloni in mezzo alle onde.
D’altronde si sa, il calcio non è uno sport per signorine.

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.