Senza esclusione di colpi

Premessa. Se nei giochi cercate costantemente un certo livello di dettaglio nella grafica, lasciate perdere. Passate oltre e non vi verrà fatto alcun danno.
Se invece badate più alla sostanza che alla forma, Rocket Wars potrebbe davvero essere un gioco interessante per voi.

Il gioco, sviluppato da Archon Interactive, si presenta con una grafica che ricorda, forse volutamente, il classico arcade Space Asteroids. Ci ritroveremo così in un’arena di gioco con visuale 2D, governando una piccola astronave con un solo obiettivo: far fuori l’avversario.

Il titolo si basa infatti su una serie di battaglie contro altre navicelle, in modalità diverse, con lo scopo ultimo di sconfiggere uno o più nemici. Dovremo quindi volare per l’arena di gioco, raccogliere i potenziamenti che ci vengono offerti casualmente dalla CPU e utilizzarli per raggiungere la vittoria.

Al momento di iniziare una nuova partita, saremo chiamati per prima cosa a scegliere la modalità tra le tre disponibili. Avremo così la possibilità di optare per il Deathmacth, uno scontro tutti contro tutti dove bisognerà cercare di arrivare per primi a collezionare dieci punti; il Survivor, dove lo scopo sarà non esaurire le vite a disposizione; e, ancora, il Nuke King, una sorta di “re della montagna”, in cui dovremo collezionare punti allo scopo di mettere le mani su un armamento particolarmente potente che ci permetterà di “nuclearizzare” tutti i nemici.

I comandi sono estremamente semplici, ma il gioco rende bene esclusivamente con il pad: in questo, il modo in cui si è deciso di adattare l’uso di mouse e tastiera al gioco non è stato dei migliori. Se avete a disposizione un pad, saranno sufficienti tre tasti per comandare il nostro razzo (per poter sparare, usare i deflettori e i potenziamenti) e il comando analogico per muoverlo.

rocket wars recensione

Le battaglie di Rocket Wars sono disponibili da due a quattro giocatori. Per quanto un basso numero dei partecipanti non influisca negativamente sull’esperienza di gioco, vale la regola “più si è, meglio è”. Le battaglie multigiocatore sono un assoluto punto di forza di questo titolo, e costituiscono una splendida trovata per passare il tempo in allegria. Per quanto scontrarsi contro l’I.A. non sia assolutamente noioso, il consiglio per questo genere di gioco è sempre quello di trovarsi qualche amico per organizzare una serie di incontri.

Rocket Wars fa anche un largo uso dell’ironia: la distruzione di ogni navicella viene commentata con un messaggio da parte della CPU, ricordando in maniera abbastanza colorita in modo in cui siamo riusciti a far esplodere la nostra navetta o quella avversaria.

Sempre a questo tema, quando sarà finita la partita, il computer penserà bene di assegnarci diversi titoli in base ai nostri risultati. Verremo così soprannominati “Buckethead” se avremo avuto una pessima mira, “Pacifista” in caso di scarse uccisioni, “Wrecker” se abbiamo scelto di far esplodere i nostri nemici a forza di collisioni.

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Verdetto:

Rocket Wars è un titolo che diverte, senza grafiche eccelse, senza gameplay complessi. Con pochissimo, i ragazzi di Archon ci consegnano un prodotto capace di intrattenere i videogiocatori in maniera davvero divertente, permettendo loro di vivere un’esperienza di gioco esilarante, sotto tanti punti di vista. I comandi, semplicissimi, permetteranno di addentrarsi subito nella partita, confusionaria e colorata.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.