Gli episodi dei Simpson si sono susseguiti in tutti questi anni come una piacevole costante delle nostre vite, facendoci compagnia a pranzo, ben sapendo che la loro fine avrebbe significato il triste inizio dei compiti…

Quanti di voi, in un sintomatico attacco di nostalgia hanno pensato almeno una volta: “Basta, ora scatta il chiusone e mi rivedo tutte le puntate dei Simpson!” Ingenui, sappiamo che non lo fareste mai. Perché diciamoci la verità, non avete più 14 anni e il vostro poco tempo libero è già zeppo di Zombies, Super eroi  e Vampiri. Ecco quindi dai meandri della nostra memoria una lista di quelli che reputo essere i momenti migliori vissuti a Springfield, dateci sotto di rotellina del mouse ed esclamate anche voi: “Oddio si! Me lo ricordo! Questo era bellissimo!” Potete farlo, è tutto gratis.

10) Marge contro la Monorotaia “Marge Vs. The Monorail” (1993)

Screen-shot-2011-08-31-at-11.24.53-AMDopo che il signor Burns ha pagato alla città di Springfield una multa da  3 milioni di dollari per l’inquinamento della sua centrale nucleare, il Comune ha deciso di spendere tutto il denaro installando una monorotaia completamente inutile che passa per tutta la città. Spassosissima la canzone ripresa da tutti gli abitanti, “Monorotaia” cantata da Lyle Lanley, il tizio che è riuscito a fregare tutti riuscendo a vendere l’inutile mezzo alla città.

screen-shot-2011-09-18-at-7-05-37-pmL’episodio è stato scritto dal comico Conan O’Brien, si avverte infatti il suo senso dell’umorismo fortemente maniacale, con un crescendo di gag e battute così rapide che è facile perderne qualcuna la prima volta che si vede l’episodio. Vanta inoltre uno dei finali più divertenti di sempre con la telecamera che zooma su Springfield mostrando come in altri tempi la città è stata truffata  nella costruzione di altre cose senza valore. (Marge: “E quella fu l’unica follia della gente di Springfield mai intrapresa, tranne per il grattacielo fatto con i bastoncini dei ghiaccioli, la lente di ingrandimento alta 100 metri  e la scala mobile che porta da nessuna parte.”)

9) Chi ha sparato a Mister Burns “Who Shot Mister Burns?” (1995)

simpsons-mr-burns1-iconSorprendentemente, questo è l’unico episodio diviso in due parti che sia mai stato creato nell’intera serie e si rifa alle trame di una vecchia serie cult americana dal titolo “Chi ha sparato a JR?”. Nella prima parte viene presentato ogni singolo sospetto, con tutti i motivi abbastanza legittimi per cui avrebbero potuto sparare a Mister Burns (fantastico il motivo di Homer: “Perché non sa il mio nome”) seguiti a ruota da una serie di indizi lasciati: il corpo che indica Ovest e Sud sulla meridiana, la fondina della pistola vuota, tutti gli orologi fermi alle 3 del pomeriggio. Nella seconda parte invece gli autori sono magistrali a condurre lo spettatore verso una verità sempre più credibile, discolpando ogni singolo sospetto fino a svelare l’impensabile. Davvero uno dei migliori episodi, una lezione di televisione su come infilare una detective story appassionante, decine di gag esilaranti e contenuto di qualità in sole due puntate da 22 minuti ciascuna.

8) Il Nemico di Homer “Homer’s Enemy” (1997)

HomersEnemy-SargeMorton1Questo è uno degli episodi più famosi dei Simpson, ed è anche abbastanza unico nella storia della serie. In sostanza, “Nemico di Homer” ci chiede “Che cosa succederebbe se una persona reale fosse lasciata precipitare nel mondo dei Simpson, e avesse a che fare con un personaggio come Homer?” Quello che succede a Frank Grimes, o Grimey come amava essere chiamato, è un poderoso crollo mentale che lo porta ad uccidersi. Esilarante, giusto? In effetti si. Questo personaggio, anche se è comparso unicamente in questa puntata, sorprendentemente rimane impresso nella memoria collettiva di tutti, forse perché potremmo essere tranquillamente noi e non ci abbiamo mai pensato. Inquietante.

7) La città di New York contro Homer Simpson “The City of NY Vs. Homer Simpson” (1997)

The-city-of-new-york-vs-homer-simpson-9x01-10351L’automobile di Homer è stata inspiegabilmente parcheggiata sul piazzale del World Trade Center a New York e la famiglia Simpson deve andare a recuperarla. Il grande contrasto nella puntata: Marge, Bart e Lisa vivono tutte le parti migliori di New York, dai musical di Broadway, al giro in Central Park, incluso lo shopping sfrenato, al contrario Homer sperimenta il lato peggiore della città vedendosela con ausiliari del traffico, venditori ambulanti di misterioso Khlav kalash, rapinatori e la mancanza cronica di bagni pubblici della Grande Mela. (Homer: “That’s it. I’m getting out of this town alive if it kills me”).

6) E con Maggie tre “And Maggie Makes Three”(1995)

235px-Simpsons6x13All’inizio di questo episodio, Homer si licenzia dal suo lavoro alla centrale per realizzare il sogno di una vita: lavorare al Bowl-O-Rama. Poco dopo però Maude Flanders gli svela che Marge è di nuovo incinta. Homer sa che il suo lavoro non paga abbastanza per un’altra bocca da sfamare (“siamo condannati, ti dico che siamo condannati!”), così si licenzia e torna alla centrale nucleare, elemosinando letteralmente in ginocchio Mister Burns. Burns accetta il suo ritorno ad una condizione: Homer dovrà avere una targa nella sua postazione di lavoro con su scritto, “Non dimenticare: Sei qui per sempre.” Mentre Marge entra in travaglio, Homer è ancora arrabbiato per questo disastroso sviluppo, fino a quando Maggie per la prima volta afferra teneramente il pollice di Homer con la sua minuscola manina. L’episodio si conclude mostrando quello che da la forza ad Homer ogni giorno di alzarsi e di andare al lavoro: le foto di Maggie che coprono la placca di Mr. Burns in modo che sia solo visibile la scritta “Fallo per lei”. Commovente.

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5) Limone di Troia “Lemon of Troy” (1995)

Dopo che alcuni ragazzi dalla città rivale di Springfield, Shelbyville, rubano il leggendario albero di limone al confine tra leLemon_of_Troy_23 due cittadine, Bart, Milhouse, Nelson e Martin decidono di andare a riprenderselo. Quello che segue è un viaggio in territorio nemico che prende in giro le piccole rivalità cittadine spesso presenti in America, e una nemmeno troppo velata critica al nazionalismo americano nel suo complesso. Vedere Milhouse incontrare il suo sosia-nemesi, Bart lottare con numeri romani e una esilarante reinterpretazione della omerica storia del cavallo di Troia, rendono questo episodio uno dei più divertenti (spettacolare la scena del tizio che addenta un limone). Lo si trascura un po’ perché è andato in onda verso la fine della memorabile sesta stagione dei Simpson, ma “Limone di Troia” è veramente un gioiellino di puntata.

4) Il Misterioso viaggio di Homer “El Viaje de nuestro Homer” (1997)

Un episodio innovativo e molto “intrippante” (in tutti i sensi) che presenta alcune delle animazioni più bizzarre e oniriche mai viste in un cartone animato. Dopo che Homer  ad una fiera di paese fagocita un peperoncino creato in un manicomio del Guatemala, inizia a vagare per il deserto in uno stato di torpore semi mistico. Qui una serie di allucinazioni lo condurranno da uno strano animale, un buffo Coyote parlante, una sorta di spirito guida che lo farà riflettere sul suo rapporto con Marge e se davvero quest’ultima sia la sua vera anima gemella. Guardarlo da sbronzi o da sfatti è un’esperienza unica.

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3) Homer l’acchiappone “Homer Badman” (1994)

Gummivenus-ashley“Homer Badman” è uno di quei rari episodi televisivi che effettivamente migliora nel tempo, come il vino. La trama ruota intorno ad Homer, falsamente accusato di molestie sessuali alla baby sitter di famiglia, quando il suo unico intento era soltanto quello di staccare una caramella gommosa molto rara (a forma di Venere di Milo) dalla parte posteriore dei suoi jeans. Ne nasce una caccia alle streghe in cui i media si accampano fuori casa Simpson ritraendo il povero Homer come un pervertito tocca culi. Presa in giro lampante della stampa e del modo in cui abitualmente ignorano i fatti reali, qui gli autori dello show prendono di mira perfettamente anche i canali di notizie via cavo americani facendoli passare per  idioti senza scrupoli che vogliono solo storie succulente, poco importa se queste non siano vere.

2) Occhio per occhio, Dente per Dente “Last Exit to Springfield” (1993)LastMonkeys

Questo episodio è uno dei più ricchi in termini di contenuto e viene spesso indicato come uno dei migliori dell’intera serie. La storia vede Homer diventare il rappresentante sindacale dei lavoratori della centrale perché Mister Burns nega loro l’assicurazione dentale, e Lisa ha bisogno di un apparecchio per i denti. Magistrale la scena in cui Homer riesce a fraintendere tutto quello che Burns gli dice e tuttavia riesce a tirarne fuori un negoziato. Indimenticabile la scena del tour della magione di Burns: “Queste sono mille scimmie che lavorano a mille macchine da scrivere, ben presto avranno scritto la più grande opera che l’uomo abbia conosciuto! Vediamo: ‘Essere o non essere, questo è il bolema, se sia più giusto…’ “Bolema? Stupida scimmia! [La scimmia urla] Ah, sta zitta.”

Anche la sottotrama del dentista merita tantissimo, con un piccolo omaggio a Batman e il mitico Libro dei Sorrisi inglesi, usato dal dottore per spaventare il piccolo Ralph.i1dljRQKwyLDt

Gli omaggi e i riferimenti non si fermano qui, omaggiando anche Il Padrino, Yellow Submarine, il Grinch per raggiungere il climax con il più bel discorso di Nonno Simpson mai fatto “…il trucco è di raccontar loro delle storie inconcludenti. Per esempio una volta presi il traghetto per Shelbyville, mi occorreva un nuovo tacco per la scarpa, così decisi di andare a Morganville, che era il nome con cui veniva chiamato Shelbyville a quel tempo. Perciò mi legai una cipolla alla cintura come era di moda in quegli anni; ora, prendere il traghetto costava un nichelino, e a quei tempi su tutti i nichelini erano incise delle api… Si diceva “dammi cinque api per un quarto di dollaro”…allora dove eravamo? …Ah si, la cosa importante era che avevo una cipolla alla cintura come andava di moda a quel tempo… Le cipolle bianche non c’erano, a causa della guerra, le uniche in circolazione erano quelle grosse e gialle…”

Simpson allo stato puro, un episodio potente che mostra come qualche anno fa I Simpson fossero davvero la cosa migliore in circolazione.

1) Il Promontorio della Paura “Cape Feare” (1993)

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Comincio col dire che la scena qui sopra rimarrà ad imperitura memoria come una delle migliori di tutta la serie.

Ritengo questo episodio il migliore della serie, il prototipo ideale: una grandissima storia e delle battute veramente fantastiche. Trattasi di una brillante parodia del film Cape Fear nel quale Telespalla Bob si propone di uccidere Bart una volta per tutte. Questo porta la famiglia Simpson ad entrare nel programma di protezione testimoni dell’FBI vivendo su una casa galleggiante. Memorabili le battute sul sistema legale americano che permette ancora una volta a Telespalla Bob di uscire indenne fuori di prigione (Giurato: “Nessuno che parla tedesco potrebbe essere un uomo cattivo!”) oppure (il Commissario Winchester: “Telespalla Bob è privo di ogni decenza,  lo sapete come mi ha chiamato? Madama Winchester! “[ ridono tutti]Oh aspetta, adesso l’ho capita, è carina!“). Oppure “Avvocato: e quel tatuaggio che ha sul torace non dice forse “MUORI BART MUORI”?
Telespalla Bob: no! è tedesco! [fa vedere la scritta nel petto “DIE BART DIE”] Sta per “IL BART IL”!

Cape-Feare

Storica anche la gag nella quale il nostro Homer  non riesce a capire che il suo nuovo nome è Mr. Thompson (agente FBI:The_ThompsonsSalve, signor Thompson!” (Calpesta il piede di Homer due  volte) Homer, impassibile: “Mi sa che questo vuole parlare con lei.“) e quando cerca di calmare Bart dopo che Bob lo ha minacciato di morte (“Bart, Bart, vuoi vedere lamianuovamotosegaemascheradahokey?!?!“)

L’episodio in se non contiene momenti particolarmente commoventi ne drammatici ma questa è commedia allo stato puro e ne consiglio la visione anche in lingua originale per godere del sublime doppiaggio di Kelsey Grammer (Telespalla Bob).

Insomma, se già la quinta stagione aveva fatto il botto in termini di genialità e humor, Cape Feare riesce a spostare la bandierina ancora più in alto. Da vedere e rivedere con passione.