I’m more than a sniper…

Il nuovo capitolo della saga di cecchinaggio stealth targata CI Games ha appena offerto una beta accessibile agli utenti Steam per un periodo limitato di tempo.
Parliamo ovviamente di Sniper Ghost Warrior 3, e della beta che abbiamo avuto modo di provare in modo approfondito e dalla quale siamo usciti non propriamente soddisfatti.

Arriviamo subito al nocciolo della questione: questa versione ha sofferto di evidenti problemi tecnici in grado di compromettere drammaticamente l’esperienza di gioco. Nonostante i requisiti del nostro PC del tutto vicini a quelli consigliati e ben superiori ai minimi, non c’è stato verso di riuscire a sistemare le cose se non giocare al minimo del dettaglio, con un frame rate inadeguato e con cali fino a 12 fps.
Capirete da soli che testare un gioco in queste condizioni non è proprio il massimo. Siamo consapevoli che le beta non rappresentano il prodotto finito, ma nel caso specifico la situazione è stata decisamente peggiore rispetto agli standard delle beta moderne.

Il tempo di far abituare l’occhio all’altalenante comparto tecnico e ci ritroviamo nei panni di un cecchino scelto alla guida del suo fuoristrada, con l’obiettivo di trovare una grotta nascosta nella quale equipaggiarsi di tutto punto e scoprire i dettagli delle missioni che gli saranno affidate.
Il titolo si presenta in linea con gli FPS moderni, grazie a movimenti in stile parkour per raggiungere posizioni sopraelevate, ad un colpo d’occhio ricercato e un buon uso delle luci per ricreare un atmosfera quantomeno apprezzabile; tuttavia il senso di pesantezza dell’arma non rende moltissimo a schermo ed è ben lontano dagli standard settati da DICE fin dai tempi di Battlefield 4, elemento che smorza ulteriormente il grado d’immersione già del tutto compromesso dai cali di frame.

È evidente fin da subito che il crafting ricoprirà un ruolo importante, permettendoci di modificare in maniera minuziosa qualsiasi arma a nostra disposizione.

Nella beta ci verranno assegnati due incarichi da portare a termine: uccidere un leader separatista e sabotare un impianto di comunicazioni. In entrambi i casi la pianificazione della missione sarà di fondamentale importanza, e per farlo avremo a disposizione un drone avveniristico dotato di telecamere con il quale studieremo il campo di battaglia alla ricerca di nemici, oltre a scorte di armi ed elementi necessari ai fini della missione. Il tutto verrà contrassegnato, e rimarrà ben visibile quando ci muoveremo alla ricerca di una posizione favorevole per riuscire a liberarci la strada senza allarmare gli ignari nemici.
Se verremo scoperti sarà molto difficile uscire indenni dal contrattacco; l’IA nemica sembra essere molto ostica con manovre di accerchiamento quasi immediate e dalle quali non c’è via di scampo. Fortunatamente l’utilizzo del fucile da cecchino sarà soggetto a diverse condizioni ambientali, e riuscire a calibrarlo al meglio per centrare i bersagli al primo colpo rappresenterà un ulteriore sfida, donando una certa profondità al gameplay, che definire piatto è un regalo.
Come da consuetudine per giochi di questo tipo, troveremo un albero delle abilità da sbloccare attraverso il dispendio di punti esperienza accumulabili tramite le varie uccisioni, ed anche il drone subirà la sua bella dose di aggiornamenti per diventare ancora più letale e sfizioso. In tutta onestà non riusciamo a capacitarci dei problemi tecnici al netto della qualità grafica generale, decisamente nella norma di produzioni simili con già qualche anno sulle spalle e non proprio sopra la media.
Confidiamo in un lavoro di cesellamento prima della release definitiva, ma l’impressione generale è negativa ed anche con un buon frame rate Sniper Ghost Warriors 3 non aggiungerebbe nulla al genere. È chiaro che per goderne appieno si dovrà investire su un PC di alto livello, ma sarà questo il titolo che ci spingerà ad aggiornare le nostre configurazioni hardware? Onestamente no, manca l’appeal, il feeling e tutto sa dannatamente di già visto.