ATTENZIONE! Il seguente articolo può contenere SPOILER su Star Wars: gli ultimi Jedi: se non avete ancora visto la pellicola sconsigliamo di proseguire con la lettura.

Tra i personaggi che hanno accompagnato i fan di Star Wars nella lunga attesa de Gli Ultimi Jedi c’è sicuramente il leader Supremo Snoke. L’identità di questo personaggio è stata oggetto di teorie e supposizioni più o meno credibili da parte dei fan, oltre che di una nutrita serie di immagini ironiche.

Ecco perché il modo in cui è uscito di scena nel corso dell’episodio VIII sembra aver lasciato l’amaro in bocca alla maggior parte dei fan. Troppe sono le domande lasciate insolute, prima tra tutte quale sia stato il suo addestramento nella Forza e come sia giunto in contatto con il Lato Oscuro.

A rispondere, almeno parzialmente, a questa domande ci pensa ora il romanzo del film “Gli Ultimi Jedi”. Alcune delle notizie sono state fornite dallo stesso Rian Johnson, quindi possono considerarsi a tutti gli effetti canoniche.

Apprendiamo così che Snoke avrebbe conosciuto la Forza da giovane, imparando a diffidare delle visioni donate da essa in quanto mutevoli. Nel tempo ha compreso come poterle sfruttare, ma solo acquisendo saggezza con l’avanzare dell’età. Non è chiaro chi sia stato il suo maestro. Sappiamo tuttavia che in passato lui e Luke riuscirono a entrare in contatto, anche se probabilmente il maestro Jedi ignorava la vera natura di Snoke.

La caduta di Palpatine e il “protocollo Cenere” richiesto dall’Imperatore, ovvero la distruzione totale dell’Impero per poterlo ricostruire da zero, sono stati il momento di svolta della vita di Snoke. Il futuro Leader Supremo avrebbe lasciato che i suoi rivali lo sottovalutassero, sterminandoli uno dopo l’altro e sfruttando quindi il vuoto di potere lasciato da Darth Sidious per aumentare la propria influenza e consolidare la propria leadership. Snoke prese potere dopo la battaglia di Jakku, decapitando l’elite imperiale e lasciando in vita solo il generale Hux.

Prese con sé Kylo Ren cercando di fare in modo che voltasse completamente le spalle alla Luce. Per quanto pensasse a Ben Solo come un giovane destinato a un grande futuro ha progressivamente perso fiducia in lui, proprio per la sua incapacità di sanare il suo conflitto tra Luce e Oscurità. Verso Rey  il Leader Supremo non aveva realmente dei piani che andassero oltre il suo omicidio, nonostante la considerasse dotata di potenziale. Snoke riconosce che Rey avrebbe potuto essere una valida allieva.

(Fonte: DorkSideOfTheForce.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.