Riflessione sul nuovo lavoretto di JJ Abrams

SPOILER

Questo articolo è strapieno di spoiler, ce ne sono così tanti che è aerodinamicissimo. Se non avete visto il Film, allora smettete di leggere e distruggete il vostro PC. Poi correte al cinema a rimediare ai vostri errori. ADESSO.
Vi aspetto più tardi, quando potrete leggere quest’articolo.

Finalmente, con enorme ritardo rispetto alla popolazione generale, sono riuscito a vedere Star Wars Il risveglio della Forza. Andando al cinema, ero diviso in due. Una metà era calda ed emozionata: Star Wars, dopo tanti anni ritornava al cinema. Una delle cose più belle che potesse accadere. Tutta l’epopea della galassia lontana lontana stava per ripresentarsi, con il lustro tecnico che la tecnologia del 2015 si portava dietro. Niente poteva essere più bello.

L’altra metà, invece, era fredda e tremante. Star Wars, dopo tanti anni ritornava al cinema. Una delle cose più incerte che potesse accadere. Tutta l’epopea della galassia lontana lontana stava per ripresentarsi, con il lustro tecnico che la tecnologia del 2015 si portava dietro e forse solo quello. Niente poteva essere più brutto.

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Così ho attraversato la sala e ho preso posto al cinema. Mi sono intristito per davvero poi, quando hanno mandato il Trailer di Star Wars prima di proiettare Star Wars. Cioè, che cazzo! Sto qua apposta, non mi devi frantumare ancora con questo trailer: l’ho visto talmente tante volte che lo posso girare a memoria. Al massimo, se proprio vuoi fare una cosa bella, Signor Cinema, mandami un recap, un Previously On Star Wars, visto che ormai ci sono talmente tanti episodi che sta diventando una Serie Tv…

Tralasciamo queste bazzecole e saltiamo subito alla fine del film, perché quello che c’è in mezzo lo conoscete già. La cosa che mi ha sorpreso è l’Easter Egg finale: NON CI SONO EASTER EGG FINALI! Ed è una novità assoluta…

Uscendo dal cinema, ho notato che la mia metà fredda e tremante era ormai morta e sepolta, mentre l’entusiasmo caldo e avvolgente dell’altra parte di me stava rendendo il dopo film un’esperienza meravigliosa. Il film in quanto tale mi è piaciuto e pure tanto. Aveva velocità, potenza e epicità tali da renderlo un perfetto film medievale con le spade laser, mantenendo l’intento principale di Lucas di raccontare un family drama. Ci sono i combattimenti tra le astronavi, le esplosioni e le sparatorie, tutto confezionato ad arte per lasciare con la bocca aperta! Gli ingredienti per appassionarsi a questo episodio ci sono tutti, ma bisogna essere freddi e calcolatori e c’è necessità di guardare oltre la patina da colossal hollywoodiano e guardare davvero quel che ha combinato JJ.

Ha rifatto Episodio IV, con un po’ di riferimenti buttati qua e là agli altri due episodi degli anni ’80, mettendoci dentro personaggi femminili diversi e invertendo un po’ di equilibri che prima potevano essere più scontati.

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Seguitemi un attimo:

Esattamente come quarant’anni fa, un Droide con importanti informazioni cade nella mani di persone del tutto ignare delle battaglie e delle guerre che stanno per scoppiare. La protagonista possiede la Forza (anche se non lo sa) forse perché è di forzosi natali (magari è la figlia di Luke) e allo stesso modo, rimarrà invischiata nelle enormi macchinazioni fino ad arrivare in un pianeta disabitato per iniziare (FORSE) il suo addestramento. Abbiamo anche il conflitto PADRE FIGLIO, anche se in questo caso è rovesciato. Il papà (Han Solo) è il buono, mentre il figlio (Kylo Ren) è il cattivo. E la cosa interessante, ai fini narrativi, è che in parte questo conflitto viene risolto subito: su un proverbiale corridoio sospeso nel vuoto, Han e Kylo si fronteggeranno…

Le analogie tra episodio IV (o altri episodi della saga) e questo sono tantissime, tanto che si potrebbe dire che JJ Abrams abbia avuto paura e abbia deciso di andare sul sicuro, facendo un film che forse non dice niente di più di quello che era già stato seminato oltre trent’anni fa. Quindi JJ Abrams è uno stupido, pavido che si è messo al sicuro?

No.

JJ Abrams è un intelligentissimo figlio di puttana che sa perfettamente quello che fa. E lo ha fatto anche bene. JJ ha capito perfettamente che prima di poter raccontare la SUA versione di Star Wars doveva prendere per mano tutti i Fedelissimi della serie e far capire loro di non essere soli. Mettere in chiaro la sua posizione di totale amore nei confronti di Star Wars. L’intento della maggior parte di questo film è volutamente ed esclusivamente celebrativo. JJ sta dimostrando al mondo intero di aver fatto i compiti a casa, di poter gestire la pesantissima eredità perché la conosce fin troppo bene. In ogni inquadratura, in ogni scimmiottamento delle sequenze dei vecchi capolavori, in ogni location che sembra presa di sana pianta da altre pellicole, il regista dice: “So a che gioco stiamo giocando, e per fartelo capire, ripassiamo un po’ di regole base”. Lo ripete in continuazione e il suo piano diabolico potrebbe anche essere stato vincente. Molti vecchi fan sono stati letteralmente ipnotizzati dalle sue continue e pedisseque citazioni, tanto che alla fine questo episodio VII è più un Episodio IV con le Quote Rosa.

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Ma poi quando ormai sembra tutto così scontato, ecco che JJ inizia a prendere possesso della storia, della sua visione. E quindi, all’improvviso, Han Solo viene ucciso da suo figlio (considerate l’ironia di questo gesto: in Star Wars è sempre il figlio a uccidere il genitore, ma in questo caso l’effetto è distruttivo, non salvifico), Rei, la ragazza tosta, inizia a usare la Forza come se fosse una provetta Jedi senza addestramento, Kylo Ren, così cattivo, sicuro di sé e aggressivo, si dimostra un debole che ancora non è addestrato del tutto, impegnato in un compito forse più grande di lui.

Qui inizia il vero film di JJ Abrams, nell’esatto istante in cui tutte le citazioni finiscono e vengono inseriti piccoli indizi che stanno per far traballare alcune delle fondamenta della saga stessa. Queste cose mi sono piaciute tanto, mi hanno dato da pensare, mi hanno incuriosito ed è la cosa migliore che potesse succedere, perché il senso di queste sequenze è uno solo. JJ Abrams che dice: “Vi è piaciuto finora? Vi siete divertiti? Bravi, perché adesso giochiamo secondo le MIE REGOLE”

Il film per me non è affatto da buttare, o inferiore ad altri della serie. Anzi, date le sue continue analogie a quanto successo prima, alla fine resta un bel film, con una buona dose d’azione, tanto umorismo e un certo occhio di riguardo all’aspetto familiare che ha reso la saga famosa.

Molte cose sono rimaste in sospeso, ma anche questo fa parte del gioco: sono state getta le le basi per sviluppi della trama che vedremo nei prossimi film, o in qualche spin off animato, o in qualche fumetto. Sicuramente, quel che è iniziato con Episodio VII è qualcosa di magico e duraturo, qualcosa che potrebbe davvero portare un tremito di novità nella Forza.

Eugene Fitzherbert
Vittima del mio stesso cervello diversamente funzionante, gioco con le parole da quando ne avevo facoltà (con risultati inquietanti), coltivando la mia passione per tutto quello che poteva fare incazzare i miei genitori, fumetti e videogiochi. Con così tante console a disposizione ho deciso di affidarmi alla forza dell'amore. Invece della console war, sono diventato una console WHORE. A casa mia, complice la mia metà, si festeggia annualmente il Back To The Future Day, si collezionano tazze e t-shirt (di Star Wars e Zelda), si ascolta metal e si ride di tutto e tutti. 42.