In una recente intervista con Collider, tenutasi per parlare del lavoro svolto con la direzione di Altered Carbon, la sceneggiatrice Laeta Kalogridis ha avuto modo di parlare anche della popolare serie anime Sword Art Online che, stando a quanto ha dichiarato, non solo avrà un live action prodotto da Netflix ma gli attori protagonisti non subiranno il cosiddetto “whitewashing”.

“SAO è essenzialmente un franchise giapponese, nel quale Kirito e Asuna, i due protagonisti, sono giapponesi. Nello show televisivo saranno interpretati da attori asiatici. […] Parlandone con Netflix ci siamo trovati a pensarla allo stesso modo. Non sono interessati al whitewashing.”

“Per quanto concerne i personaggi secondari, visto che il gioco è stato pensato per coinvolgere giocatori di tutto il mondo, alcuni di essi saranno originari di altre parti del mondo, come Klein e Agil. Ai miei occhi è perfettamente ovvio che il gioco coinvolge il mondo intero, tuttavia Kirito e Asuna sono chiaramente giapponesi, di Tokyo se non ricordo male. È così che cercheremo di renderlo, perché questa è la storia così com’è stata concepita.”

Una ferma presa di posizione dunque, atta a cercare di non snaturare l’origine stessa di un franchise grande come quello di Sword Art Online che tra anime, manga e titoli videoludici, è stato capace di ritagliarsi una buona fetta di appassionati.

Fonte: CB

Federico Barcella
Romano di nascita, nerd per passione, amante di Final Fantasy, di Batman e dei Cavalieri dello Zodiaco. Parla poco ma ascolta e osserva molto, sente un’affinità smodata con i lupi e spera di rincarnarsi in uno di loro. Cede spesso alle tentazioni della rabbia con picchi che creano terremoti in Cina per l’Effetto Farfalla e odia la piega che sta prendendo l’Universo-Videoludico negli ultimi anni.