Belli gli scarafaggioni

Franz Kafka è certamente uno degli scrittori più noti vissuti a cavallo tra l’800 e il ‘900, e dubitiamo che esista qualcuno che non abbia letto almeno La metamorfosi.
Lo sviluppatore russo Delis Galanin, dopo aver realizzato un titolo basato sulle tragedie di Shakespeare, ha deciso di continuare a seguire la sua passione per la letteratura cercando di trasporre in videogioco l’immaginario dello scrittore praghese. Recentemente abbiamo parlato di un altro videogame tratto dall’opera di un grande scrittore, che ci è anche piaciuto molto, ovvero Memoranda, basato sui libri di Murakami Haruki, ma il risultato conseguito da The Franz Kafka Videogame è piuttosto diverso: nonostante si tratti di un prodotto piacevole e con un buon carattere, ci troviamo di fronte ad un titolo breve e di certo non irrinunciabile, che si sarebbe adattato meglio ad uno smartphone che agli schermi del computer.

Il dottor K. è uno psicologo con alle spalle un amore infelice, che verrà chiamato fuori dal suo studio con una lettera, e si ritroverà in un viaggio per raggiungere l’America attraverso alcune situazioni totalmente surreali. Ovviamente si tratta solo di un pretesto per mettere in scena una serie di enigmi, nonostante la storia raccontata sia simpatica ma soprattutto abbastanza sopra le righe da essere accostabile all’immaginario e alle situazioni descritte da Kafka.

The Franz Kafka Videogame è quindi un puzzle game, dove ogni schermata, rigorosamente fissa, presenta un enigma da risolvere per passare al quadro successivo, oltre ad essere una tappa del viaggio del dottor K., fondendo quindi in un certo senso la narrazione con il gameplay. Se vi aspettavate un’avventura grafica à la Monkey Island, come potrebbe in realtà sembrare ad una prima occhiata, sappiate che qui ci troviamo di fronte ad un qualcosa di più vicino a Samorost e ai lavori di Amanita Design.

the franz kafka videogame

Fatta questa dovuta precisazione, dobbiamo però constatare come gli enigmi siano piuttosto ben riusciti, cervellotici in modo giusto e mai impossibili da risolvere con un po’ di riflessione e spirito di osservazione. In caso il giocatore rimanga proprio bloccato, c’è sempre a disposizione un tasto che, ogni tot minuti, concede un nuovo suggerimento per aiutare nella prosecuzione dell’avventura. Avventura che, va detto, dura decisamente poco, intorno alle tre ore a voler essere generosi.
Proprio per tutti questi fattori appena elencati, avremmo gradito una versione del gioco per smartphone. Avere un titolo del genere sempre in tasca, con la possibilità anche in brevi lassi di tempo di provare a risolvere un determinato puzzle, per poi rimettere lo smartphone in tasca e magari continuare a pensarci mentre si fa altro, riprendendo velocemente il telefono per concludere l’enigma, sarebbe stato forse il modo migliore per fruire del gioco. Purtroppo però The Franz Kafka Videogame è disponibile unicamente per computer.

Passando al fattore estetico, The Franz Kafka Videogame è tanto semplice quanto piacevole. Come già detto, si tratta di un puzzle game con schermate fisse, ne consegue che gli elementi animati di fronte ai nostri occhi siano veramente pochini. Nonostante questo però, le sprite sono molto graziose e ben animate, così come i fondali, adeguatamente tratteggiati nella loro semplicità. Si respira un’aria assai primo novecentesca cliccando in giro per gli stage del gioco, anche e forse soprattutto grazie alla colonna sonora in stile cabaret che accompagna il povero K. per le sue avventure.

Verdetto:

The Franz Kafka Videogame non è male, ma probabilmente è uscito sulla piattaforma sbagliata. Si tratta di un gioco piccolo, semplice e breve, con enigmi ben realizzati e un’atmosfera piacevole, che sicuramente avrebbe trovato il suo mondo ideale sullo schermo di uno smartphone, o di un tablet. Su PC invece risulta un po’ fuori posto, purtroppo. Si tratta comunque di un titolo economico, poco meno di 10€ su Steam. Se proprio vi piace l’aspetto estetico, e siete sicuri di cosa state per acquistare, sicuramente i piccoli puzzle ideati da Dalis Galanin non vi deluderanno.

Luca Marinelli Brambilla
Nato a Roma nel 1989, dal 2018 riveste la carica di Direttore Editoriale di Stay Nerd. Laureato in Editoria e Scrittura dopo la triennale in Relazioni Internazionali, decide di preferire i videogiochi e gli anime alla politica. Da questa strana unione nasce il suo interesse per l'analisi di questo tipo di opere in una prospettiva storico-politica. Tra i suoi interessi principali, oltre a quelli già citati, si possono trovare i Gunpla, il tech, la musica progressive, gli orsi e le lontre. Forse gli orsi sono effettivamente il suo interesse principale.