Un capolavoro annunciato?

La società Skaven è una tirannia moderata dall’assassinio.

Studioso degli Skaven, assassinato dagli uomini ratto.

Sapete qual’è un grosso problema, dopo aver sfornato un capolavoro in qualche ambito? Beh, è ripetersi. E il team di sviluppo della rinomatissima serie Total War ce l’ha fatta. Ce l’ha fatta eccome! Ci troviamo di fronte ad un gioco talmente vasto e incredibile, che risulta difficile parlarne in maniera concisa. Vediamo di procedere per gradi.

Grafica, musica e ruggiti.

Il picco di grafica, raggiungibile da Total War Warhammer 2 è incredibile. Se il vostro PC lo sostiene, potrete vedere migliaia di unità sullo schermo, con relative azioni e movimenti perfettamente gestiti in una qualità grafica da far sbalordire chiunque per il contesto. Deliziosa la scelta delle musiche e la cura dei dettagli, giusto per fare un esempio: quando i nostri soldati si muoveranno in formazione attraverso un bosco, potremo notare la fanteria scansare gli alberi, per poi riavvicinarsi e rimettersi prontamente in posizione. Sarà stupendo veder decollare dei poveri lancieri di turno quando caricati da unità possenti (stegandonti o rattogri, o perché no, un drago!). Ma la cosa forse più apprezzabile del titolo, è forse l’ottimizzazione del suo motore,  che permette di giocarci degnamente anche se le vostre risorse hardware sono leggermente sotto ai requisiti minimi. 

4 Nuove Razze.

Il Background del cosiddetto Warhammer Fantasy è, alla pari del mondo del 40’000 un mondo enorme, vasto e incredibile. Nel background ci sono decine e decine di razze protagoniste e decine di razze a fare da “sfondo”. Se siete appassionati del genere Fantasy, e non lo conoscete, fatevi un favore e informatevi. Ad ogni modo, T.W. Warhammer 2 porta sui nostri PC ben quattro nuove razze giocabili che possono essere unite a quelle del primo capitolo per rendere la campagna giocabile con la nostra fazione prediletta. Soffermiamoci un attimo sul certosino lavoro fatto per portare nel mondo di gioco queste nuove 4 fazioni. Per primi, gli Alti Elfi sono sicuramente la forza più tipica che possiamo usare. Disciplinati, onesti e con un’ottima pletora di truppe specialistiche da assoldare e molti maghi. Questa fazione è sicuramente la più “classica” di questo nuovo capitolo che vede la loro terra natia Ulthuan presa di mira da innumerevoli minacce. Starà a loro mantenere l’equilibrio del mondo in assetto, difendendo il loro vortice magico, che impedisce al Chaos di dilagare oltremodo. Vi sono poi gli antichi uomini lucertola, guidati in guerra dai Sauri Anziani o dai buffi (solo di vista) Slann. Questi ultimi sono maghi dal potere quasi divino. Ma non fatevi ingannare, gli uomini lucertola, forti di diversi rituali e di un esercito composto da mortali bestie a sangue freddo possono orientarsi benissimo in qualsiasi direzione, magia, tiro o corpo a corpo. Arriviamo dunque alle due fazioni “cattive” di questo capitolo. Se sono presenti i difensori di Ulthuan sicuramente, non potevano mancare i loro perversi, sadici e violenti cugini: gli Elfi Oscuri. Giocare con questa fazione vi costringerà a depredare, attaccare e schiavizzare chiunque non si inginocchi al vostro cospetto.

Letali, violenti e implacabile, questa fazione regalerà diverse emozioni, come la possibilità di vagare per l’intera mappa grazie alle Arche Nere (delle città galleggianti) per portare distruzione e disperazione in luoghi altrimenti lontani. Per ultimi, vi sono loro, gli uomini ratto i cosiddetti Skaven. Questa è la fazione forse più peculiare e tragicomica tra tutti gli eserciti. Giocare con gli Skaven è un’impresa ardua, in quanto la loro stessa natura li porta ad avere tragici problemi interni. Defezioni nel bel mezzo di una battaglia, tradimenti, tentativi di assassinio saranno all’ordine del giorno nell’orda murina. Ma se saprete mantenere in equilibrio i vostri skaven, avrete due-tre volte più tentativi del nemico per tentare di sopraffarlo. Squisita e curatissima la ricerca per ognuna delle fazioni sopra elencate. Ogni edificio, ogni scelta, e ogni dialogo calzeranno perfettamente all’interno del B.G. di Warhammer.

Questa volta, si va a Sud.

Come accennato prima, la mastodontica campagna si svolge nel sud del mondo di Warhammer. Protagoniste quindi Lustria, la zona di Naggaroth e dell’Ulthuan. La campagna è davvero qualcosa di incredibile, coinvolgente, appagante e veramente longeva. Per portare a compimento il vostro obiettivo ultimo saranno necessarie non meno di una ventina di ore (a difficoltà facile) e il numero è destinato a salire se si cerca una strada meno semplice. Nonostante la possibilità di scegliere la difficoltà, anche in modalità facile non sarà tutto immediato, dando tempo ai novizi di imparare le arti della guerra, senza trovarsi di fronte alla cosiddetta “pappa pronta”. L’obiettivo di tutte le razze è l’enorme tornado warp che gli Alti Elfi proteggono da millenni. Lo scopo di ogni fazione non ve lo svelerò, impegnatevi e scopritelo, gustandovi nel frattempo degli ottimi filmati di intermezzo, divinamente disegnati, che mantengono anch’essi una completa fedeltà al B.G.

Un tattico che è anche un gestionale 

Total War è un gioco che impegna una sola parola: tattica. Sia essa incentrata sull’ambito bellico, quello di movimento o quello dello sviluppo di un fiorente (o marcescente, nel caso di alcune fazioni) impero. Sarà impossibile dissolvere il legame tra gestione dei nostri insediamenti e le nostre scelte militari. Tutto influirà sul corso del gioco, dalla zona dove appoggiamo i piedi al momento della battaglia, fino alla regione in cui combattiamo. Clima, venti magici (che influenzano i maghi) e zone dalla mappa ci forniranno bonus o malus. Sarà possibile far gestire gli scontri all’intelligenza artificiale che non sbaglierà un colpo. Il caso infatti si abbatterà su di noi solo se lo scontro è impari, se le vostre quotazioni di vittoria sono accettabili vincerete sempre. Dove sta la casualità in questo? In quante truppe perderete per ottenere la vittoria. Il sistema di combattimento è ben rodato, il ché porta il giocatore a familiarizzarci in poco, anche se bisogna ammettere che per i più novizi, non sarà subito facile carpire al meglio l’immensa mole di possibilità che il gioco ci offre. Ritirate tattiche, il morale, il fiancheggiamento, tutto è lecito e valido in Total War: Warhammer 2. Non scoraggiatevi se all’inizio sarete in difficoltà, col tempo e l’esperienza avrete grandi soddisfazioni. Oppure, se volete giocare la vostra campagna in maniera più “gestionale” potreste decidere di far svolgere gli scontri al computer. Ma ehi, a quel punto la battaglia sarà sempre certa, e questo cava un po’ di pepe alla situazione no? E a proposito di pepe, non pensate che andrà sempre tutto liscio come l’olio. Durante l’esperienza di gioco, il mondo attorno a voi muterà in maniera improvvisa, portando svantaggi o vantaggi. Ogni fazione potrebbe trovarsi di fronte problemi improvvisi o finire all’improvviso sotto una buona stella.

Verdetto

C’è ben poco altro da dire: ci troviamo di fronte ad un vero e proprio capolavoro del genere militare-tattico in ottica fantasy. Le pecche sono quasi impossibili da trovare in questo ultimo sforzo dei ragazzi di The Creative Assembly. Forse, una pecca c’è davvero, una volta presi dal gioco, sarà difficile staccarcisi. Ma non sono questi, i giochi migliori?