“La corazzata Pontemkin è una cagata pazzesca!” (cit.)

E così, dopo una breve attesa, arriva puntuale come l’influenza il nuovo film sui Transformers che, dopo i pezzentissimi risultati del terzo capitolo, arriva nelle sale con aspettative di per sé già basse. Immaginiamo che ogni film risponda ad una domanda, probabilmente quella di questo Transfomers 4 sarebbe “possiamo andare più in basso?”. “Si diamine!” avrà tuonato Michael Bay ed infatti una volta usciti dal cinema non sentirete altro che un vuoto. Un vuoto generato dall’aver appena buttato 165 minuti della vostra vita.

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Sarebbe semplice partire con questa recensione parlando della trama. Sarebbe facile se parlassimo di un film che HA una trama, ma se di per sé si può riassumere ogni script dei film di Michael Bay con le onomatopee dei suoi botti, con Transformers 4 la cosa è ancora più triste. Non solo perché i botti sono di meno (e vabè, ci sta), ma soprattutto perché di trama non se ne vede l’ombra. O meglio: se siete una banda di ragazzini delle medie, brufolosi e con un sogno di robottoni nel cuore, allora potreste anche apprezzare il tentativo di imbastire l’ennesima scazzottata tra robot con contorno di esplosioni e momenti “mhe”, ma se la vostra età è un po’ più alta (diciamo che, per intenderci, basta un “primo anno di liceo”), allora le cose potrebbero non essere così piacevoli. Intendiamoci, non è che siamo contro i film scemi sui robottoni, ed anzi abbiamo letteralmente AMATO Pacific Rim, ma quello che Del Toro ha capito, e Bay invece no, è che uno deve avere il buon gusto di lasciare sceme le cose sceme, e serie le cose serie. Transformers, in questo, ha sempre peccato… e se 7 anni fa uno se li poteva anche sorbire gli spiegoni motivazionali di Optimus Prime, oggi semplicemente ne abbiamo le guglie piene. Dai su! Non dite il contrario!

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Che resta a sto punto? Ci sono i combattimenti e i dialoghi. Sui primi vale fare un appunto di merito (anche se pare incredibile), in quanto gli scontri sono facilmente leggibili, e non si ha più quel’impressione di non riuscire a seguire/capire cosa cappero stia succedendo sullo schermo. Certo, si tratta sempre dei robot che volteggiano nell’aria a suon di spari e capriole, ma in questo quarto film qualcuno deve finalmente aver capito che la gente aveva il mal di testa, e dato che dobbiamo subirci ben 165 minuti di NULLA, avere un minimo di “ordine” non guasta alla vista, già di per sé affaticata dagli occhialetti 3D. Per il resto abbiamo rumorose scazzottate e le tipiche esplosioni alla Bay (pare che in Transformers, tra uberman militari e robot abbiano tutti UNA MIRA INUTILE), andando anche a creare delle situazioni incredibilmente ridicole su una scala da “siamo stanchi delle stragi create dai combattimenti dei Transformers” a “ma che ci fotte, facciamo esplodere tutto!”. A ciò si aggiunge ovviamente la performance del cast che, nella sua parte più squisitamente action, è impersonata dai muscoli di Mark Wahlberg. Qui nei panni di padresinglescienziatofallitonontoccatemiafigliaoptimusaiutamitu. Ora, non è che non vogliamo bene a Mark, che nei panni di Max Payne ci era persino piaciuto… è che proprio il tutto non è credibile, ed anche il set di comprimari (figlia + fidanzatino belloccio) non convince e non ha mordente. Si salva, ma giusto per poco, Stanley Tucci, qui relegato a Steve Jobs dei poveri e protagonista di alcuni teatrini “cinesi” stereotipati e stupidi. Perché si, Transformes 4 è una co-produzione cinese, per cui non mancheranno volate di telecamera in stile reclame Alpitour, e alcune uscite che sembrerebbero voler dire al pubblico “oh è figa la Cina!”…anche se è curioso come poi sia il mercato cinese (nel film) a dare vita ai tarocchi dei Trasformers (diavolo di un Bay!).

Transformers 4 - foto-11

Ricollegandoci al discorso “cast”, i dialoghi sono una delle esperienze più sceme della cinematografia, tanto che è molto difficile nel corso del film non interrogarsi (spesso) sul perché i personaggi dicano o facciano determinate cose. No davvero, vi inviteremmo a vedere il film solo per fare un confronto con i vostri occhi! La combinazione malevola di script farlocco e dialoghi scemi, in cui, tra le altre cose, si cerca sempre di infilare a forza quell’ironia alla “Marvel movie” di cui, tuttavia, non si ha la stessa consapevolezza, rende l’esperienza di Transformers 4 un teatrino di idiozie che difficilmente qualche trasformazione o l’arrivo dei Dinobot riuscirà a farvi dimenticare.

Transformers-4-l’Era-dell’Estinzione

Tolto quanto sopra, cosa resta di Transformers 4? Il trailer… il trailer e poco più. Il che riassume perfettamente quanto dobbiate investire su questo film: il tempo del trailer! Transfomers 4 (a cui, purtroppo, pare seguirà un quinto capitolo), è l’ennesimo rantolo stanco di un brand cinematografico che, purtroppo, continua a incassare denaro. Ignoriamo il perché una certa fetta di pubblico e stampa continui a lusingare i robot di Bay, ormai palesemente incapaci di reggere il gioco dello schermo, e persino prolissi quel tanto che basta a far crollare quel poco entusiasmo che certe scene sanno generare.

TRANSFORMERS: AGE OF EXTINCTION