Cecchina? Healer? Ana è il paradigma del supporto anche se…

Continuando la missione di ampliamento del già ricchissimo roster di HotS, Blizzard porta nella sua arena digitale l’apprezzatissima Ana, recente nuova comparsa di Overwatch, e da ora disponibile anche nel popolare MOBA Blizzard. Ana si presenta fin da subito come un champion davvero divertente da usare ed anche molto versatile. Come per Overwatch la sua natura è quella del supporto, che riveste efficientemente tanto nelle vesti di cecchino quanto di healer dalle limitate capacità. In questo senso parliamo di un support PURO, un eroe di utilità, che bilancia cura e danno per dare il massimo aiuto in lane, ma che, per contrasto, non è in grado di garantire né ingenti cure né ingenti danni. Se siete novellini che hanno appena scaricato il gioco, fate molta pratica prima di utilizzarla in partite serie, se invece siete tipi che bramano sempre di essere MVP, o comunque finire nella top 5 di fine partita, sappiate che sarà è quasi impossibile. Vediamo allora il perché.

Is a long way to the top…

In primis è necessario chiarire una cosa: Ana, per la sua natura non eccelle davvero in nulla. Dalla sua può contare su alcuni debuff interessanti, e su ovvie azioni di supporto, ma questa ibridazione non le permette, in fin dei conti, di eccellere. La scelta ricadrà su di lei, più che altro, per motivi di mera curiosità e non ci aspettiamo di vederla nelle più definite conformazioni del meta dei prossimi mesi, o anche solo del prossimo anno. Un esempio è il suo veleno (tratto passivo), che si rivelerà utile verso la fine della partita, riuscendo anche a fare un buon numero di danni, ma sarà comunque un qualcosa di imparagonabile a personaggi più apertamente sin o uno specialista, che potranno, anzi, immediatamente surclassarvi a inizio partita. Medesima cosa succederà qualora scegliate di puntare su una build specificatamente pensata per la cura, facilmente bistrattata da qualunque buon healer (soprattutto quelli che curano passivamente come Lucio o Alachiara), sicché le vostre speranze di finire tra i migliori giocatori della partita verranno immediatamente bruciate. Ma allora a cosa serve Ana?

Si tratta fondamentalmente di un eroe da affiancare, che dà il meglio di sé in accoppiata con un healer che sia in grado, per lo più da solo, di fornire il più delle cure utili al match. Una delle sue caratteristiche forti è sicuramente quella relativa alla sua Q, che sparando un colpo su di un alleato ne può curare 250 HP (aumenta del 4% ad ogni livello), trapassando i minion, e dunque curando direttamente il bersaglio. Il cooldown è inoltre bassissimo, appena 2 secondi, e diventa quindi uno spam a dir poco obbligato per il giocatore. Un’ottima accoppiata, in tal senso, potrebbe essere quella con Varyan, che potendo lanciarsi non curante del pericolo contro gli avversari, troverebbe in Ana un supporto notevole per il recupero degli HP. A contorno non è da sottovalutare neanche la potente granata da far innescare con il tasto W, che aumentando per 4 secondi le cure del 4%, permette un buff interessante alle doti da healer dell’affascinante cecchina di Overwatch. Vero è che il tutto finisce più o meno qui, e la situazione migliora solo marginalmente quando, passando al fattore “botte”, Ana può aiutare i suoi alleati ad eliminare gli eroi nemici con il suo veleno, le due Ulti, e la E: un dardo che per pochi secondi può far addormentare un nemico.

Per quanto riguarda le due R, abbiamo l’“Occhio di Horo”, che mette sul campo le impareggiabili doti da cecchino di Ana, utile per shottare i nemici con poca vita che scappano e curare alleati lontani, in qualsiasi punto della mappa, dato che è globale; e “Biostimolatore”, forse la migliore tra le due, e che permette di scegliere un alleato rigenerando 200 mana istantaneamente, aumentando per 8 secondi la potenza magica del 30% e velocizzando del 150% i cooldown delle spell. Può essere utilizzata in 2 modalità: difensiva e offensiva.

La mod. difensiva permette quindi di potenziare un tank particolarmente forte (come Muradin), che diventerà una vera e propria macchina da guerra in campo, obbligando quasi certamente il team avversario a focalizzarsi su di lui; quella offensiva dà invece man forte agli eroi di classe assassino, che specie se particolarmente potente e con grande mobilità (consiglieremmo: Macellaio, Illidan, Zeratul, o Valeera), potrà scegliere un preciso bersaglio, ucciderlo velocemente e creare un rapido scompenso tra le fila avversarie. Impagabile.

Talenti & build consigliate

E passiamo dunque alle abilità di Ana e, nello specifico, alle sue build. La nostra analisi ha più o meno identificato due filoni abbastanza chiari verso cui si è orientato il meta, e che vanno ovviamente a sovrapporsi a quelle che sono le due anime del personaggio, a metà tra cecchino e supporto. A differenza di quanto facciamo solitamente, e vista la particolare casistica data dal personaggio in sé, apriamo questa sezione direttamente con quelli che sono i talenti più interessanti, per poi concentraci su due build praticamente obbligate. I talenti da conoscere di Ana sono quindi i seguenti:

SHRIKE (Tratto Distintivo Passivo): Gli attacchi base somministrano una Dose alle unità nemiche, infliggendo 44 danni aggiuntivi in 5 s, e accumulandosi fino a 5 volte.

DARDO CURATIVO (Q): Scaglia un Dardo Curativo che cura il primo eroe alleato colpito di 250 Salute.

GRANATA BIOTICA (W): Lancia una granata nella zona selezionata. Gli eroi alleati colpiti rigenerano 175 Salute e ricevono un bonus del 25% alle cure per 4 s. I nemici colpiti subiscono 60 danni e ricevono il 100% di cure in meno per 2 s.

DARDO SOPORIFERO (E): Scaglia un dardo che addormenta il primo eroe nemico colpito, lasciandolo inabilitato per 3 s. L’effetto termina all’istante se il bersaglio subisce danni dopo i primi 0.5 s. Non può essere usato sui veicoli.

BIOSTIMOLATORE (R1): Potenzia un eroe alleato, rigenerando 200 Mana. Per i successivi 8 s, fornisce un bonus del 30% alla Potenza magica e i tempi di recupero delle abilità base scorrono il 150% più rapidamente. Non può essere usato su Ana.

OCCHIO DI HORO (R2): Ana si piazza in posizione di cecchino, e può sparare fino a 8 colpi con portata illimitata, verso il primo eroe alleato o nemico o la prima struttura nemica sulla sua traiettoria. Gli alleati rigenerano 300 Salute e i nemici subiscono 175 danni. Infligge il 50% di danni in meno alle strutture. Ana non può muoversi finché Occhio di Horo è attivo.

Come prima build iniziamo subito col prendere il talento “Caricatore Supplementare”, il quale, dopo aver somministrato il numero massimo di dosi per 5 volte, aumenterà il danno delle stesse del 50% e dopo una somministrazione pari a 15 volte, ci permetterà di attivare istantaneamente 3 cariche di dardo curativo, davvero utile per aiutare alleati in fughe dalla morte; insomma, un talento utile sia a livello offensivo che difensivo. Al livello 4 la scelta ricade su “Mirino di Precisione” che sbloccherà un talento attivo che trasformerà Ana in una sorta di Sgt. Hammer, aumentando la visuale di tiro del 112,4%, ma riducendone la velocità di movimento. Questo talento tramuterà la nostra eroina in una specie di torrenta e, con il raggiungimento della missione del primo talento, riusciremo anche a dare adeguato supporto alla squadra, pur mantenendo le giuste distanze. A seguire “Agente Ottenebrante” che consente ad ogni dose somministrata di applicare anche un debuff del 15% alla potenza magica, e ciò rende la skill passiva ancor più temibile.
Come ultima sceglieremo l’Occhio di Horo, che abbiamo già analizzato nel dettaglio prima e al 13 il talento “Siero della Velocità” ottimo per facilitare ingaggio o fuga agli alleati, dato che aumenterà la loro velocità di movimento del 25% per 2 secondi, se colpiti dal dardo curativo. Tier 6 è “Cecchino” che dà la botta finale alle cure di questa build, con un aumento del 5% alle cure di dardo curativo, fino ad un massimo del 50% per ogni volta che si colpisce un alleato con questa abilità. Qui in caso di mancato colpo, il bonus verrà azzerato. Questo non è l’ultimo dei talenti, ma è l’ultimo in quanto ad ulteriori buff su cure e abilità. Come vero ultimo talento “Lenti Personalizzate”, aumentando la portata degli attacchi base di Mirino di Precisione da 2 a 4, trasformando la nostra Ana in un vero e proprio cecchino onde chiudere in bellezza.

ana heroes of the storm

La seconda build, quella relativa ad un approccio più offensivo, si concentra soprattutto sull’abilità Granata Biotica, tant’è che il primo talento, “Calibrazione Granate”, è già un potenziamento per la nostra artiglieria esplosiva, e grazie ad esso – premesso l’aver colpito 10 eroi con la nostra W, che aumenterà i danni inflitti del 75% per ogni alleato o nemico colpito, e a 20 tiri andati a segno – aumenta l’effetto di Granata Biotica sugli alleati da 3 a 12 sec; inoltre, il raggio delle cure è esteso del 100% il che, ovviamente, non è mai male. In Tier 2 abbiamo invece “Bersagliamento”, che aumenta la portata della W del 275%, riducendo il cooldown dell’abilità di 4 sec, ma la Granata raggiungerà il bersaglio nel tempo di 4 sec.

Tier 3, come nella precedente build, è “Agente Ottenebrante” e come multi, invece dell’Occhio di Horo, questa volta utilizzeremo il Biostimolatore, parecchio utile, come già spiegato all’inizio dell’articolo. In seguito, al livello 13, Siero della Velocità e al livello dopo applicheremo l’ultimo potenziamento alla Granata, con “Echi Arcani”, aumentandone le cure del 30% per ogni alleato o eroe colpito. Arrivati a questo punto, la nostra granata sarà un’abilità temibile per i nemici e più che utile per i nostri alleati. Ultimo talento di questa seconda build è “Dosi Soporifere” che farà in modo di addormentare un eroe nemico per 2 secondi, una volta raggiunto il massimo di somministrazione delle dosi.

In conclusione Ana è praticamente un support per la squadra, che deve prestare completa dedizione al team, quasi inutile e, nella maggior pare dei casi, frustrante se giocato senza un team affiatato ed efficiente, e pertanto inutile in partite del tutto randomiche. Consigliata a giocatori più capaci ed esperti, con una squadra più concentrata sulla strategia che sulla mera forza bruta, Ana potrebbe dare persino delle soddisfazioni. Al di là di ciò fa il suo dovere solo con un approccio a distanza, del resto è un cecchino, o comunque affrontando la partita con la dovuta cautela, tenendo ben in mente che, in generale, i danni che è capace di infliggere sono molto scarsi. Nota a margine: molto bello il costume Shrike.