L’Indagatore in televisione

Dobbiamo ancora riprenderci, ve lo diciamo subito. Da quando è stata data la notizia che era in cantiere un adattamento della celebre creatura di Tiziano Sclavi, noi di Stay Nerd abbiamo passato questi ultimi giorni in totale fibrillazione, a cullarci tra ipotesi, suggestioni e sogni di vario genere. Anche tra ansie e preoccupazioni, ad essere onesti, perché dopo il tremendo Dead of the Night del 2011 è difficile rimanere completamente sereni in vista di un’operazione di questo tipo. Ma le varie rassicurazioni dei vertici della Bonelli e della loro intenzione di dare vita ad un Universo Televisivo, ci fanno tuttavia ben sperare sulla bontà del progetto. Tuttavia, ci teniamo a dare qualche piccolo suggerimento, elencando dieci storie che vorremo trasposte sul piccolo schermo.

Attenzione: data la vastità dell’intera epopea dylaniata, abbiamo selezionato albi provenienti unicamente dalla serie regolare, lasciando al momento da parte speciali, almanacchi, color fest, giganti e numeri speciali. Naturalmente si tratta di una lista opinabile e personale.

10 – L’alba dei morti viventi

Ovviamente ancora non sappiamo come verranno strutturate le 10 puntate previste, se seguiranno una trama orizzontale oppure verticale, ma questa avventura, quella che ha dato vita all’intera saga, è imprescindibile. Anche perché qui c’è già tutto il DNA della serie: citazionismo, horror, zombie, splatter, freddure (Groucho), belle donne in difficoltà (Sybil Browning), Dylan e soprattutto lui, Xabaras, la grande nemesi, una delle figure più sfuggenti e misteriose mai create, che non deve assolutamente mancare nella futura trasposizione. Pensare ad un Dylan Dog senza il suo arcinemico è impossibile.

 

 

9 – Cagliostro!

Albo datato marzo del 1988, Cagliostro! rappresenta una delle poche trasferte nella carriera di Dylan, oltre che uno dei numeri dove vengono introdotti due personaggi memorabili come il gatto magico Cagliostro e la strega Kim, entrambi destinati a tornare più di una volta dalle parti di Craven Road. In più, vista l’ambientazione americana, sarebbe l’ideale per introdurre un altro dei più famosi eroi bonelliani: Martin Mystère, il Detective dell’Impossibile, che fa effettivamente una fugace comparsa nell’albo.

8 – Memorie dell’Invisibile

Inimitabile capolavoro delle origini realizzato dalla coppia Sclavi-Casertano, oltre ad la ciliegina sulla torta nella nostra top ten, Memorie dall’Invisibile è forse l’albo che ha definitivamente consacrato Dylan Dog nell’olimpo del fumetto italiano. La triste e malinconica storia dell’Invisibile, la comparsa di una delle più memorabili fidanzate del nostro eroe, Bree Daniels, e una serie di efferati omicidi che vedono coinvolti una schiera di personaggi in bilico tra la solitudine e la follia. Specialmente, sarebbe bello vedere in azione l’assassino in impermeabile, una figura diventata iconica nella lunga saga dell’Indagatore.


7 – Morgana

Come si può mettere in scena Xabaras senza inserire anche il suo ritorno, sull’albo numero 25 datata ottobre 1988? Forse una delle storie più surreali mai scritte da Sclavi e superbamente illustrate da Angelo Stano, un’opera ai limiti del sogno e dell’incubo in cui è impossibile capire dove finisca la realtà e cominci la fantasia. Una pietra miliare del fumetto che si meriterebbe un adattamento altrettanto memorabile, magari con un’attrice di spessore nei panni della dolce e indecifrabile Morgana. E una bizzarra vecchietta come Madame Trelkovski, perché no?

6 – Il buio

Numero 34 della serie regolare, uscito nel luglio del 1989, è rimasto nella memoria dei lettori per essere stato l’albo d’esordio di un autore che avrebbe dato tanto alla testata: Claudio Chiaverotti, da allora una delle penne più prolifiche dell’intera Bonelli. Inoltre quest’albo tetro e spaventoso presentò uno straordinario avversario: Mana Cerace. Vedere lui e Dylan combattere come ai vecchi tempi, fuori dalla carta, sarebbe un sogno ad occhi aperti per tutti i fan e permetterebbe a questo incredibile villain di mietere nuove vittime tra gli spettatori.

5 – Golconda!

Tra tutti i capolavori sfornati da Tiziano Sclavi nel corso degli anni, Golconda è forse il più pazzesco, il più impensabile, il più sensato nel suo nonsense. Pensato come un moderno Hellzapoppin a fumetti, è la vicenda di un centinaio d’anime riportate casualmente in vita, del Diavolo che riceve telefonate inopportune, di un occhio in tandem e di uomini con le bombette capaci di autentiche estinzioni di massa. Probabilmente sarebbe molto complicato da girare e richiederebbe un intenso uso di effetti speciali, ma Golconda merita una seconda vita in televisione per condurci un’altra volta ascoltare i “Demoni” all’Inferno.

4 – Gente che scompare

Uscito nella agosto del 1991 e realizzato da Tiziano Sclavi per i disegni di Gianluigi Coppola, il numero 59 della serie regolare è forse uno dei meno noti dei primi cento ma ha un merito fondamentale: quello di aver introdotto il negozio Safarà e il suo proprietario Hamlin, un altro degli avversari storici dell’Indagatore dell’Incubo. Inoltre, dopo averlo visto nell’ottimo fan film Vittima degli Eventi sarebbe bello vederlo anche nella serie TV.

 

3 – Partita con la Morte

Classico dei classici, questa vicenda scritta da Claudio Chiaverotti e illustrata dal grande Corrado Roi uscita nel marzo 1992, ispirata a Il Settimo Sigillo di Ingmar Bergman, negli anni si è guadagnata lo status di storia perfetta. Perché è perfetta, splendida e curata in ogni particolare questo scontro tra Dylan, Harvey Button e La Morte. Senza contare che vedere La Morte, l’amica/nemica del nostro Indagatore, comparire nella serie sarebbe un sogno per tutti i fan.

2 – Il prezzo della morte

Facciamo adesso un bel salto temporale di diversi anni, arrivando agli inizi del duemila. Un po’ per completezza e un po’ per variare il registro, non sarebbe male vedere nella serie una delle migliori storie gialle di Dylan Dog. E allora perché non quel numero intrigante e pieno di mistero, scritto da Paola Barbato e illustrato da Giovanni Freghieri?


dylan dog1 – Mater Morbi

Capolavoro dell’attuale curatore Roberto Recchioni, questo albo ha introdotto una figura capace di rivaleggiare con tanti dei grandi avversari di Dylan: Mater Morbi, protagonista anche della storia speciale del trentennale del 2016. Un’altra figura che meriterebbe una versione sul piccolo schermo e che speriamo possa seriamente essere presa in considerazione nella serie TV. Senza contare che, vista la fama che ha avuto questa storia all’estero, non dovrebbe mancare nel prodotto internazionale che aspira a realizzare la Bonelli.

E voi, quali storie vorreste vedere? Fatecelo sapere nei commenti!

Elia Munaò
Elia Munaò, nato (ahilui) in un paesino sconosciuto della periferia fiorentina, scrive per indole e maledizione dall'età di dodici anni, ossia dal giorno in cui ha scoperto che le penne non servono solo per grattarsi il naso. Lettore consumato di Topolino dalla prima giovinezza, cresciuto a pane e Pikappa, si autoproclama letterato di professione in mancanza di qualcosa di redditizio. Coltiva il sogno di sfondare nel mondo della parola stampata, ma per ora si limita a quella della carta igienica. Assiduo frequentatore di beceri luoghi come librerie e fumetterie, prega ogni giorno le divinità olimpiche di arrivare a fine giornata senza combinare disastri. Dottore in Lettere Moderne senza poter effettuare delle vere visite a domicilio, ondeggia tra uno stato esistenziale e l'altro manco fosse il gatto di Schrödinger. NIENTE PANICO!