Arriva al cinema 5 cm al secondo, l’acclamato film d’animazione giapponese.

In Giappone, tradizione e modernità si inseguono costantemente nel corso degli anni, la prima cercando di mantenere il passo con la seconda molto più rapida. Talvolta questi due aspetti riescono a fondersi, dando vita a piccole perle come 5 cm al secondo, il film di Makoto Shinkai ora nelle sale italiane dal 13 al 15 maggio grazie a Nexodigital. Un lungometraggio che potremmo considerare come precursore di Your Name, al quale sicuramente ha spianato la strada rendendo note a tutti le qualità di Shinkai come regista e osservatore meticoloso delle circostanze della vita.

5 cm al secondo: L’amore di una vita

Come in Your Name, 5 cm al secondo ha per protagonisti una coppia di ragazzi di Tokyo, Takaki e Akari. Il loro rapporto d’amicizia comincia alle elementari ma, a causa del trasloco di Akari a Toshigi dopo il diploma, i due amici sono costretti a separarsi. Dopo aver mantenuto per sei mesi i contatti per lettera (siamo negli anni ’90 quando ha inizio la storia), anche Takaki dovrà trasferirsi a Kagoshima, aumentando già la lunga distanza creatasi tra lui e Akari. Per questo il ragazzo deciderà di andare a trovare l’amica un’ultima volta, realizzando così di essere innamorato di lei e di essere ricambiato. Il film sviluppa quindi il loro sentimento, portando ad un finale malinconico, sentimento molto più accentuato rispetto a Your Name.

Nonostante la distanza, il legame tra i due protagonisti sarà sempre palpabile dallo spettatore, che potrà immedesimarsi nel vissuto di entrambi: la sofferenza di un trasloco e del conseguente abbandono delle persone a noi care è qualcosa che in molti sperimentano e spesso tali relazioni non riescono a sopravvivere alla lontananza, lasciando un vuoto che sì, è possibile colmare, ma che talvolta ci porta a chiederci come sarebbero andate le cose se avessimo potuto agire diversamente. Nel caso di Takaki e Akari, l’esperienza di un amore praticamente impossibile li ha cambiati per sempre. In particolare Takaki, il quale sembra rimasto fermo con la mente a quella notte di neve passata con Akari prima della loro separazione.

5 cm al secondo

Emozioni sospese

5 cm al secondo è il film dell’amore incompiuto. Akari non è l’unica ragazza di cui sentiremo il punto di vista: la compagna di scuola di Takaki, Kanae, vorrebbe dichiararsi a lui ma fallisce nell’intento ogni volta, percependo che il ragazzo non è mai davvero presente e interessato a lei. Sono passati diversi anni dall’ultimo incontro con Akari, eppure i sentimenti di Takaki sono ancora evidenti, tanto che a Kanae riesce facilmente ciò che i giapponesi chiamano kuuki wo yomu, leggere l’aria, ovvero capire che nel cuore di Takaki non c’è posto per lei, anche dopo essergli stata accanto molto più della sua “rivale”.

Shinkai ci tiene a sottolineare questo momento, ponendo un’attenzione quasi maniacale sul silenzio e sull’ambiente che circonda i due ragazzi. Il passaggio di un camion diretto al centro spaziale della zona, l’inaspettato lancio del razzo, la pioggia incessante mentre i due viaggiano insieme in scooter, ogni cosa serve ad evidenziare le emozioni contrastanti della ragazza, fino a quando non realizza la verità. Il tempo passato assieme non è abbastanza da poter sostituire quello mai avuto con Akari e il non detto vale più di mille parole.

5 cm al secondo

Fiori di sakura e mono no aware

Per questo, l’incompleta espressione dei sentimenti di Kanae e Takaki susciterà una profonda e struggente malinconia, che trova spiegazione nel significato del titolo e nel complesso significato di mono no aware.

5 cm al secondo è, secondo quanto dice Akari, la velocità con cui i petali di ciliegio cadono durante il loro periodo di fioritura. Un’osservazione che la ragazza fa con un tono quasi premonitorio e esplicativo, poiché tutto il film scorre molto lentamente, conducendo tuttavia inesorabilmente al finale agrodolce che non tutti si aspetterebbero, così come la caduta dei fiori di ciliegio è inevitabile e delicatamente triste. Una figura retorica che, come sappiamo, è ricorrente nell’estetica giapponese.

Il fiore di ciliegio è una delle massime espressioni della caducità delle cose, il che suscita un altro concetto estetico fondamentale, il mono no aware. Un sentimento che vuole unire la bellezza dello stupore per un soggetto alla consapevolezza inconscia che ogni cosa è destinata a finire. Va da sé che è esattamente a questo che può ricondursi l’intera relazione tra la ragazza e Takaki, specialmente nella sua conclusione non molto diversa, se vogliamo, dall’opera che più esprime il mono no aware, la Storia di un tagliabambù con protagonista la principessa Kaguya.

5 cm al secondo

Una prova generale per Your Name

Shinkai dà prova del suo estro già in 5 cm al secondo, nonostante a livello tecnico si possa definire ancora acerbo rispetto a Your Name. D’altronde parliamo del 2007 come anno di distribuzione del lungometraggio e sicuramente nei successivi dieci anni, Shinkai ha potuto sviluppare tratto e tecniche registiche. Se nello stile di disegno la qualità di Your Name è di gran lunga superiore, in 5 cm al secondo i temi trattati, per quanto simili, sembrano essere più approfonditi a livello emotivo e psicologico. Non servono molte parole né spiegazioni per capire quanto distanza e tempo possano essere laceranti. La tensione che si crea tra i personaggi rimane alta fino alla fine, lasciandoci quasi stanchi e forse anche un po’ amareggiati. E questo è stato un bene per Shinkai. 5 cm al secondo forse era un banco di prova, un primo tentativo che serviva a condurci a qualcosa di ancor più maestoso, capace tuttavia di rendere importante e denso di significato anche ciò che non avverrà mai.

Alessia Trombini
Torinese, classe '94, vive dal 2014 a Treviso e si è laureata all'università Ca' Foscari di Venezia in lingua e cultura giapponese, con la fatica e il sudore degni di un samurai. Entra in Stay Nerd nel luglio 2018 e dal 2019 è anche host del podcast di Stay Nerd "Japan Wildlife". Spende e spande nella sua fumetteria di fiducia ed è appassionata di giochi da tavolo, tra i quali non manca di provare anche quelli a tema Giappone.