Emma Stone: le migliori interpretazioni dell’attrice

Emma Stone è una di quelle attrici che ha fatto tanta gavetta partendo da commedie e film banalotti per arrivare a lavorare con grandi registi, regalandoci performance eccezionali, superandosi anno dopo anno, film dopo film, fino ad arrivare all’Oscar del 2017, per La La Land, premio che l’ha definitivamente consacrata come una delle migliori della sua generazione.

Eppure che la ricordiamo poco più di 10 anni fa, nel 2007, quando da giovanissima si faceva apprezzare dal pubblico con il suo primo ruolo per il grande schermo, nella commedia Subxbad, di Greg Mottola, una divertente pellicola in cui figuravano anche gli sbarbati Jonah Hill, Micael Cera, Seth Rogen e Christopher Mintz-Plasse. Da lì in poi non ha praticamente mai smesso di recitare, inanellando un film dopo l’altro, fagocitata da molte commedie fino ad arrivare al tanto amato Benvenuti a Zombieland di Ruben Fleischer e successivamente Easy Girl di Will Gluck (2010), alzando il tiro e offrendoci una importante interpretazione, che le è valsa la conferma nello star system ad alti livelli, come dimostra The Help di Tate Tayler, girato solo un anno dopo e in cui ottiene ancora una volta il ruolo da protagonista.

Nel giro di poco più di 10 anni, la bella e brava attrice di Scottdale ha preso parte a oltre 20 film solo contando il grande schermo. Vediamo allora insieme quali sono state, per ora, alcune tra le sue migliori performance.

La La Land (di Damien Chazelle)

City of stars… Are you shining just for me? Un ritornello che in molti non riuscivano a fare a meno di cantare per giorni e giorni, pensando a quella risatina della Stone nella scena del pianoforte, una delle più forti ed iconiche di La La Land. Se abbiamo amato il masterpiece di Chazelle, in parte è anche perché Emma Stone ci ha letteralmente stregato, con una performance sublime, da brividi, in grado di scatenare ogni tipo di emozione, nel perfetto asse messo in piedi col compagno di scena, Ryan Gosling.

Un’interpretazione che, non a caso, le è valso il primo Premio Oscar, nonché la precedente Coppa Volpi a Venezia, e poi il Globe, il BAFTA, il Satellite Award e tutti gli altri premi a cascata. Perché era impossibile non premiare Emma Stone in un film del genere.

A rat-tat-tat on my heart…

Birdman (di Alejandro Gonzalez Inarritu)

Tra i tanti salti qualitativi che ci hanno permesso di apprezzare sempre di più, nel tempo, le doti attoriali della Stone, c’è di sicuro la performance in Birdman di Inarritu. Anche qui di certo aiutata da un capolavoro totale, a partire dalla regia e dalla sceneggiatura, senza contare il cast con cui ha dovuto lavorare, l’imprevedibile e distruttivo ruolo di Sam Thompson le riesce alla perfezione, regalandoci delle scene memorabili al fianco di un folle Edward Norton (Mike Shiner).

È una delle prime performance esplicitamente drammatiche di Emma Stone, che riesce a rendere assolutamente credibile e a tratti disturbante la sua tossicodipendenza e tutti i problemi dettati dal complicato rapporto paterno. Arriva infatti qui la sua prima candidatura agli Oscar, come attrice non protagonista.

Easy Girl (di Will Gluck)

Cambiamo genere e torniamo indietro nel tempo. Come accennato all’inizio, Easy Girl di Will Gluck è un film che fa un po’ da apripista alla futura carriera della Stone. Si tratta di una commedia che intrattiene bene lo spettatore e consente all’attrice di farsi le ossa in un ruolo da protagonista. Divertente, sarcastica e sempre sensuale anche quando cerca di non esserlo, Emma Stone fa collezione di pregi in un’opera certo non indimenticabile ma che ci fa apprezzare le sue capacità anche in una commedia nuda e cruda.

The Help (di Tate Taylor) 

Nel 2011 arriva il primo ruolo da protagonista in un film impegnato, sebbene caratterizzato da sfumature da commedia. Ispirato all’omonimo romanzo di Kathryn Stockett, amica d’infanzia del regista Tate Taylor, The Help affronta lo scomodo tema del razzismo e dell’integrazione nell’America degli anni ’60, e lo fa in maniera delicata ma inequivocabile, e in questo è determinante la grande prova di tutto il cast (Octavia Spencer ottiene un meritato Oscar), compresa la nostra protagonista Emma Stone. Al cospetto di un ruolo del genere, l’attrice si dimostra assolutamente in grado di gestire il tutto con coraggio, offrendo una performance credibile, emozionante e priva di sbavature.

La battaglia dei sessi (di J. Dayton e V. Faris)

Non potevamo non inserire in questa lista La battaglia dei sessi, pellicola del 2017 diretta da Jonathan Dayton e Valerie Faris, basata sulla storica partita di tennis del 20 settembre 1973 tra Bobby Riggs e Billie Jean King.

La riuscita di un film del genere si basa molto sull’interpretazione degli attori, e non è un caso che i coniugi registi abbiano scelto la coppia Carell-Stone, affidabili e in continua ascesa,
Attraverso un semplice match tennistico, i due interpreti riescono a mettere in mostra le sfumature caratteriali dei propri personaggi e, nel caso della Stone, i valori per cui gareggia, trasformando una partita in una sorta di lotta per l’uguaglianza e persino con se stessa.
Ennesima prova impeccabile per un’attrice che vorremmo continuare a vedere sempre sul grande schermo.

emma stone

La favorita (di Yorgos Lanthimos)

Chiudiamo i giochi con una delle più ammalianti interpretazioni di Emma Stone in assoluto: il recente (2018) La favorita, diretto da Yorgos Lanthimos. Tra i migliori film in lizza per gli Oscar del 2018, il lungometraggio del regista greco spicca nella Cerimonia con ben 10 nomination, sebbene poi si debba accontentare soltanto della statuetta per la migliore attrice protagonista ad Olivia Colman. Tra le candidature c’è anche quella per Emma Stone, come migliore attrice non protagonista, che però non riesce ad andare oltre. Un vero peccato, perché le sfumature di questo personaggio, subdolo e disposto a tutto per ottenere ciò che vuole confermano ancora una volta le incredibili doti attoriali della Stone.

interpretazioni emma stone

Abbiamo voluto omaggiare la Stone attraverso quelle che sono probabilmente alcune delle sue migliori interpretazioni, ma con estrema difficoltà ci siamo trovati costretti a lasciar fuori da questa breve lista di performance altrettanto eccezionali. Dai due film di Woody Allen ai The Amazing Spider-Man di Webb, dove ci ha regalato, se non altro, la miglior Gwen Stacy.
Quello che è certo è che Emma Stone non ne sbaglia una.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.